Il presente lavoro di dottorato ha visto due principali obiettivi: dapprima, lo studio dell’incidenza delle sostanze d’abuso e dell’alcol in soggetti deceduti in conseguenza di un sinistro stradale e, successivamente, lo studio delle cosiddette Nuove Sostanze Psicoattive (NPS), in particolare dei cannabinoidi sintetici e degli oppioidi sintetici, nella matrice salivare. Il lavoro di ricerca si è affiancato all’attività laboratoristica ed in particolar modo ha riguardato l’ottenimento e il mantenimento della certificazione ISO 9001. Capitolo 1 Questa parte di tesi si propone di valutare l’incidenza dell’alcol e delle sostanze stupefacenti nei decessi causati da incidenti stradali. Contestualmente è stata effettuata l’elaborazione di tutti i dati epidemiologici raccolti. Dapprima si è valutata una casistica decennale (2009-2019) che ha considerato tutti i tipi di mezzi stradali coinvolti in un sinistro con esito fatale. Successivamente, l’attenzione è stata posta solo sui soggetti deceduti coinvolti in sinistro stradale alla guida di un motociclo o di un ciclomotore. In quest’ultimo caso il periodo di tempo considerato (1989-2019) è stato ampliato con l’intento di comprendere un numero maggiore di casi che hanno coinvolto solamente queste due tipologie di mezzo stradale. Capitolo 2 Il secondo capitolo è focalizzato sullo studio di due tra le principali classi di nuove sostanze psicoattive: i cannabinoidi sintetici e gli oppioidi sintetici, nel fluido orale. La saliva è una matrice gradualmente divenuta popolare come campione biologico alternativo al sangue per la rilevazione di farmaci e sostanze d’abuso. Relativamente ai cannabinoidi sintetici, l’obiettivo primario ha riguardato l’applicazione di un metodo analitico precedentemente validato dal laboratorio, su campioni di fluido orale raccolti da soggetti in cura presso il Servizio per le Dipendenze Patologiche (SerDP) di Parma, allo scopo di rilevare un’eventuale positività a questa classe di sostanze. Si è trattato del primo tentativo di rilevare una classe di NPS in una popolazione di soggetti a rischio nella regione Emilia Romagna e, in generale, uno fra i primi studi in Italia per quanto riguarda il riscontro di NPS in soggetti non deceduti o non ospedalizzati per fenomeni acuti. Il lavoro iniziato con la saliva è poi proseguito con la validazione di un metodo analitico per il rilevamento nel fluido orale di sostanze appartenenti ad un’altra classe di NPS, gli oppioidi sintetici, ed in particolare il fentanyl e il butyrylfentanyl (BF). Capitolo 3 Il terzo capitolo tratta un tema di primaria importanza per un laboratorio altamente specializzato, come quello di tossicologia forense: la qualità. Il Laboratorio di Tossicologia Forense è un laboratorio di chimica analitica al quale viene richiesta affidabilità̀ e garanzia della qualità̀ della prestazione erogata. Il Laboratorio ha iniziato il proprio percorso di qualità nel 2021 ottenendo la prima certificazione ISO 9001. Nei tre anni successivi, è stato coinvolto in 2 verifiche ispettive intermedie, prima dell’ultima avvenuta a luglio 2024 in cui è stato definito il rinnovo della certificazione stessa. Come dottoranda ho visto nascere questo progetto e ho contribuito a tutte le fasi che si sono susseguite per il mantenimento di questo importante traguardo. Capitolo 4 Il quarto capitolo è dedicato alle conclusioni finali dell’intero elaborato di tesi. Viene evidenziato l’importante ruolo che la tossicologia forense riveste nell’analisi delle sostanze d’abuso e di alcol in soggetti che si pongono alla guida di un mezzo su strada. Inoltre, vengono evidenziate le potenzialità della saliva come matrice biologica alternativa al sangue, in grado di fornire informazioni in merito all’attualità d’uso di una sostanza sia in campo forense che clinico.

Il ruolo del Laboratorio di Tossicologia Forense nello studio e nell’individuazione di sostanze d’abuso

sara, dagoli
2025

Abstract

Il presente lavoro di dottorato ha visto due principali obiettivi: dapprima, lo studio dell’incidenza delle sostanze d’abuso e dell’alcol in soggetti deceduti in conseguenza di un sinistro stradale e, successivamente, lo studio delle cosiddette Nuove Sostanze Psicoattive (NPS), in particolare dei cannabinoidi sintetici e degli oppioidi sintetici, nella matrice salivare. Il lavoro di ricerca si è affiancato all’attività laboratoristica ed in particolar modo ha riguardato l’ottenimento e il mantenimento della certificazione ISO 9001. Capitolo 1 Questa parte di tesi si propone di valutare l’incidenza dell’alcol e delle sostanze stupefacenti nei decessi causati da incidenti stradali. Contestualmente è stata effettuata l’elaborazione di tutti i dati epidemiologici raccolti. Dapprima si è valutata una casistica decennale (2009-2019) che ha considerato tutti i tipi di mezzi stradali coinvolti in un sinistro con esito fatale. Successivamente, l’attenzione è stata posta solo sui soggetti deceduti coinvolti in sinistro stradale alla guida di un motociclo o di un ciclomotore. In quest’ultimo caso il periodo di tempo considerato (1989-2019) è stato ampliato con l’intento di comprendere un numero maggiore di casi che hanno coinvolto solamente queste due tipologie di mezzo stradale. Capitolo 2 Il secondo capitolo è focalizzato sullo studio di due tra le principali classi di nuove sostanze psicoattive: i cannabinoidi sintetici e gli oppioidi sintetici, nel fluido orale. La saliva è una matrice gradualmente divenuta popolare come campione biologico alternativo al sangue per la rilevazione di farmaci e sostanze d’abuso. Relativamente ai cannabinoidi sintetici, l’obiettivo primario ha riguardato l’applicazione di un metodo analitico precedentemente validato dal laboratorio, su campioni di fluido orale raccolti da soggetti in cura presso il Servizio per le Dipendenze Patologiche (SerDP) di Parma, allo scopo di rilevare un’eventuale positività a questa classe di sostanze. Si è trattato del primo tentativo di rilevare una classe di NPS in una popolazione di soggetti a rischio nella regione Emilia Romagna e, in generale, uno fra i primi studi in Italia per quanto riguarda il riscontro di NPS in soggetti non deceduti o non ospedalizzati per fenomeni acuti. Il lavoro iniziato con la saliva è poi proseguito con la validazione di un metodo analitico per il rilevamento nel fluido orale di sostanze appartenenti ad un’altra classe di NPS, gli oppioidi sintetici, ed in particolare il fentanyl e il butyrylfentanyl (BF). Capitolo 3 Il terzo capitolo tratta un tema di primaria importanza per un laboratorio altamente specializzato, come quello di tossicologia forense: la qualità. Il Laboratorio di Tossicologia Forense è un laboratorio di chimica analitica al quale viene richiesta affidabilità̀ e garanzia della qualità̀ della prestazione erogata. Il Laboratorio ha iniziato il proprio percorso di qualità nel 2021 ottenendo la prima certificazione ISO 9001. Nei tre anni successivi, è stato coinvolto in 2 verifiche ispettive intermedie, prima dell’ultima avvenuta a luglio 2024 in cui è stato definito il rinnovo della certificazione stessa. Come dottoranda ho visto nascere questo progetto e ho contribuito a tutte le fasi che si sono susseguite per il mantenimento di questo importante traguardo. Capitolo 4 Il quarto capitolo è dedicato alle conclusioni finali dell’intero elaborato di tesi. Viene evidenziato l’importante ruolo che la tossicologia forense riveste nell’analisi delle sostanze d’abuso e di alcol in soggetti che si pongono alla guida di un mezzo su strada. Inoltre, vengono evidenziate le potenzialità della saliva come matrice biologica alternativa al sangue, in grado di fornire informazioni in merito all’attualità d’uso di una sostanza sia in campo forense che clinico.
The role of the Forensic Toxicology Laboratory in the study and identification of substances of abuse
9-mag-2025
ITA
tossicologia
droghe
alcol
medicinali
MEDS-25/A
rossana, cecchi
Università degli Studi di Parma. Dipartimento di Medicina e chirurgia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/213402
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPR-213402