This doctoral thesis aims to re-examine the evidence of Italic and Late Italic sigillata in Rome, through the study of four unpublished archaeological contexts and a collection of 531 stamped bases, housed at the Gregorian Etruscan Museum in the Vatican. The first context examined originated from an excavation during the construction of Metro C, located a few meters from the Aurelian Walls, and revealed a stratigraphy with two alternating phases: an earlier agricultural phase (late 1st century BC - early 1st century AD) and a later inhabited phase (1st century AD -early 2nd century AD). The second urban context involved the excavation of a large quarry, which cut through Republican-era agricultural layers. The quarry's fill provided valuable evidence of materials circulating during the Claudian-Neronian period. The third context is a suburban villa (Villa della Piscina) on the northeastern outskirts of the city, where stratigraphies from the Flavian and Hadrianic periods were investigated. Finally, Italic sigillata from an area within the La Celsa kiln complex, located in the northern quadrant of Rome, were examined. Following an analysis of the contexts of origin and a preliminary cataloging of all artifacts recovered from the investigated stratigraphies, all Italic and Late Italic sigillata fragments were extracted. These fragments were then studied in depth, including: division into production areas based on ceramic body observation, typological comparisons where possible, analysis of epigraphic (stamps and graffiti) and decorative features, and graphic and photographic documentation. Selected finds were sampled for archaeometric and archaeomagnetic analyses. The artifacts from the Vatican collection were primarily analyzed as an epigraphic assemblage, yielding insights into the internal operations of the workshops. This study of unpublished materials was supplemented by a review of published research.

La tesi di dottorato presentata nasce con l’obiettivo principale di realizzare un riesame delle attestazioni di sigillata italica e tardo italica a Roma, attraverso lo studio di quattro contesti archeologici inediti e una collezione di 531 fondi bollati, conservata presso il Museo Gregoriano Etrusco in Vaticano. Il primo dei contesti in studio proviene da uno scavo per la realizzazione della Metro C, a pochi metri dalle Mura Aureliane, e consiste in una stratigrafia che vede alternate due fasi: una più antica a vocazione agricola (fine I a.C. – inizi I d.C.) ed una leggermente successiva (I d.C. – inizi II d.C.), abitativa. Anche nel secondo caso si tratta di un’indagine urbana e consiste principalmente nello scavo di una grande cava, che taglia livelli agricoli di età repubblicana, il cui riempimento ha offerto un’importante testimonianza dei materiali in circolazione in età claudio neroniana. Il terzo dei contesti invece, è una villa suburbana (Villa della Piscina) nella periferia nord-orientale della città. Di questo sito sono stati indagate le stratigrafie relative all’età flavia e adrianea. Infine, è stata oggetto di studio la sigillata italica proveniente da un’area all’interno del complesso di fornaci de La Celsa, nel quadrante settentrionale di Roma. In seguito ad uno studio dei contesti di provenienza e ad una catalogazione preliminare di tutti i reperti rinvenuti nelle stratigrafie indagate, sono stati estrapolati tutti i frammenti in sigillata italica e tardo italica. Questi ultimi sono stati oggetto di uno studio approfondito: divisione in aree di produzione sulla base dell’osservazione del corpo ceramico, confronti tipologici quando possibile, studio dell’apparato epigrafico (bolli e graffiti) e decorativo, documentazione grafica e fotografica. Alcuni reperti selezionati sono stati campionati al fine di realizzare analisi archeometriche e archeomagnetiche. I reperti della collezione vaticana, invece, sono stati analizzati soprattutto in quanto collezione epigrafica, ottenendo informazioni relative soprattutto al funzionamento interno delle officine. Allo studio dell’inedito si è affiancato un riesame dell’edito.

Nuovi dati sulla sigillata italica a Roma: produzione, commercio, consumo, apparati decorativi ed epigrafici

Arbolino, Elena
2025

Abstract

This doctoral thesis aims to re-examine the evidence of Italic and Late Italic sigillata in Rome, through the study of four unpublished archaeological contexts and a collection of 531 stamped bases, housed at the Gregorian Etruscan Museum in the Vatican. The first context examined originated from an excavation during the construction of Metro C, located a few meters from the Aurelian Walls, and revealed a stratigraphy with two alternating phases: an earlier agricultural phase (late 1st century BC - early 1st century AD) and a later inhabited phase (1st century AD -early 2nd century AD). The second urban context involved the excavation of a large quarry, which cut through Republican-era agricultural layers. The quarry's fill provided valuable evidence of materials circulating during the Claudian-Neronian period. The third context is a suburban villa (Villa della Piscina) on the northeastern outskirts of the city, where stratigraphies from the Flavian and Hadrianic periods were investigated. Finally, Italic sigillata from an area within the La Celsa kiln complex, located in the northern quadrant of Rome, were examined. Following an analysis of the contexts of origin and a preliminary cataloging of all artifacts recovered from the investigated stratigraphies, all Italic and Late Italic sigillata fragments were extracted. These fragments were then studied in depth, including: division into production areas based on ceramic body observation, typological comparisons where possible, analysis of epigraphic (stamps and graffiti) and decorative features, and graphic and photographic documentation. Selected finds were sampled for archaeometric and archaeomagnetic analyses. The artifacts from the Vatican collection were primarily analyzed as an epigraphic assemblage, yielding insights into the internal operations of the workshops. This study of unpublished materials was supplemented by a review of published research.
14-mag-2025
Italiano
La tesi di dottorato presentata nasce con l’obiettivo principale di realizzare un riesame delle attestazioni di sigillata italica e tardo italica a Roma, attraverso lo studio di quattro contesti archeologici inediti e una collezione di 531 fondi bollati, conservata presso il Museo Gregoriano Etrusco in Vaticano. Il primo dei contesti in studio proviene da uno scavo per la realizzazione della Metro C, a pochi metri dalle Mura Aureliane, e consiste in una stratigrafia che vede alternate due fasi: una più antica a vocazione agricola (fine I a.C. – inizi I d.C.) ed una leggermente successiva (I d.C. – inizi II d.C.), abitativa. Anche nel secondo caso si tratta di un’indagine urbana e consiste principalmente nello scavo di una grande cava, che taglia livelli agricoli di età repubblicana, il cui riempimento ha offerto un’importante testimonianza dei materiali in circolazione in età claudio neroniana. Il terzo dei contesti invece, è una villa suburbana (Villa della Piscina) nella periferia nord-orientale della città. Di questo sito sono stati indagate le stratigrafie relative all’età flavia e adrianea. Infine, è stata oggetto di studio la sigillata italica proveniente da un’area all’interno del complesso di fornaci de La Celsa, nel quadrante settentrionale di Roma. In seguito ad uno studio dei contesti di provenienza e ad una catalogazione preliminare di tutti i reperti rinvenuti nelle stratigrafie indagate, sono stati estrapolati tutti i frammenti in sigillata italica e tardo italica. Questi ultimi sono stati oggetto di uno studio approfondito: divisione in aree di produzione sulla base dell’osservazione del corpo ceramico, confronti tipologici quando possibile, studio dell’apparato epigrafico (bolli e graffiti) e decorativo, documentazione grafica e fotografica. Alcuni reperti selezionati sono stati campionati al fine di realizzare analisi archeometriche e archeomagnetiche. I reperti della collezione vaticana, invece, sono stati analizzati soprattutto in quanto collezione epigrafica, ottenendo informazioni relative soprattutto al funzionamento interno delle officine. Allo studio dell’inedito si è affiancato un riesame dell’edito.
SORICELLI, Gianluca
DI VIRGILIO, Francesca
Università degli studi del Molise
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/214023
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMOL-214023