La ricerca è orientata ad indagare le questioni di imputazione che si pongono a fronte di eventi dannosi caratterizzati da una realizzazione progressiva o a lungo termine dell’offesa, perpetrati nel contesto di attività produttive svolte da organizzazioni complesse. I settori criminologici di interesse sono l’esposizione a sostanze tossiche e l'inquinamento ambientale progressivo. Si tratta di proiezioni offensive che rappresentano manifestazioni paradigmatiche dello scenario di crisi del diritto penale contemporaneo, nel rapporto tra rischio, complessità, organizzazione. L'indagine muove dai profili empirico-criminologici dei c.d. danni a distanza, caratterizzati dalla problematica interazione tra il fattore temporale e la dominante collettiva, per poi mettere a fuoco i limiti degli strumenti di tutela penale previsti dal nostro ordinamento, mediante l'analisi dei tentativi giurisprudenziali di "flessibilizzazione" delle tradizionali categorie di imputazione penale - posizione di garanzia, causalità, colpa - e la disamina critica delle teorie dottrinali elaborate per superare le problematiche applicative in tali settori. La “sovraesposizione dell'individuo come referente privilegiato di responsabilità penale” e la “disfunzionalità e inadeguatezza manifestate dall'attuale paradigma di diritto penale di evento dannoso o pericoloso” rendono necessaria una riflessione in merito alla direzione politico-criminale da intraprendere per innovare i modelli di tutela esistenti. Nell'ultima parte della tesi, valorizzando gli spunti emersi dall'approfondimento in chiave comparatistica degli strumenti adottati in alcuni ordinamenti europei, ci si sofferma su possibili soluzioni che risultino praticabili dal punto di vista probatorio-processuale, efficaci sul piano della tutela e rispettose dei principi di garanzia della materia penale. La ricerca di modelli alternativi di intervento interessa sia il piano della responsabilità individuale, sia il versante del rimprovero rivolto agli enti collettivi. A venire in rilievo sono, da un lato, l’esigenza di implementare paradigmi di anticipazione dell’intervento penale; dall’altro, l’opportunità di considerare forme di responsabilizzazione “ad hoc” delle corporation.

Proiezioni offensive lungo-latenti e organizzazioni complesse: un’indagine sui profili di responsabilità penale tra teoria, prassi e prospettive di riforma

SAVARINO, ALICE
2023

Abstract

La ricerca è orientata ad indagare le questioni di imputazione che si pongono a fronte di eventi dannosi caratterizzati da una realizzazione progressiva o a lungo termine dell’offesa, perpetrati nel contesto di attività produttive svolte da organizzazioni complesse. I settori criminologici di interesse sono l’esposizione a sostanze tossiche e l'inquinamento ambientale progressivo. Si tratta di proiezioni offensive che rappresentano manifestazioni paradigmatiche dello scenario di crisi del diritto penale contemporaneo, nel rapporto tra rischio, complessità, organizzazione. L'indagine muove dai profili empirico-criminologici dei c.d. danni a distanza, caratterizzati dalla problematica interazione tra il fattore temporale e la dominante collettiva, per poi mettere a fuoco i limiti degli strumenti di tutela penale previsti dal nostro ordinamento, mediante l'analisi dei tentativi giurisprudenziali di "flessibilizzazione" delle tradizionali categorie di imputazione penale - posizione di garanzia, causalità, colpa - e la disamina critica delle teorie dottrinali elaborate per superare le problematiche applicative in tali settori. La “sovraesposizione dell'individuo come referente privilegiato di responsabilità penale” e la “disfunzionalità e inadeguatezza manifestate dall'attuale paradigma di diritto penale di evento dannoso o pericoloso” rendono necessaria una riflessione in merito alla direzione politico-criminale da intraprendere per innovare i modelli di tutela esistenti. Nell'ultima parte della tesi, valorizzando gli spunti emersi dall'approfondimento in chiave comparatistica degli strumenti adottati in alcuni ordinamenti europei, ci si sofferma su possibili soluzioni che risultino praticabili dal punto di vista probatorio-processuale, efficaci sul piano della tutela e rispettose dei principi di garanzia della materia penale. La ricerca di modelli alternativi di intervento interessa sia il piano della responsabilità individuale, sia il versante del rimprovero rivolto agli enti collettivi. A venire in rilievo sono, da un lato, l’esigenza di implementare paradigmi di anticipazione dell’intervento penale; dall’altro, l’opportunità di considerare forme di responsabilizzazione “ad hoc” delle corporation.
5-lug-2023
Italiano
crisi del diritto penale d'evento
danni lungo-latenti
esposizione a sostanze tossiche
inquinamento ambientale progressivo
organizzazioni complesse
reato di pericolo
responsabilità degli enti collettivi
responsabilità penale
Gargani, Alberto
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Relazione_attivit_triennio_pubblicazioni_Savarino.pdf

non disponibili

Dimensione 789.55 kB
Formato Adobe PDF
789.55 kB Adobe PDF
Sintesi_della_tesi_di_dottorato_Alice_Savarino.pdf

embargo fino al 07/07/2026

Dimensione 87.03 kB
Formato Adobe PDF
87.03 kB Adobe PDF
Tesi_dottorale_Alice_Savarino.pdf

embargo fino al 07/07/2026

Dimensione 3.14 MB
Formato Adobe PDF
3.14 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/215848
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-215848