Il presente elaborato affronta il tema dei rapporti interpositori nel diritto del lavoro ed è strutturato in due parti. La prima parte è dedicata alla ricostruzione della fattispecie interpositoria vietata e si compone di due capitoli. Il primo capitolo intende proporre una ricostruzione storica dei fenomeni interpositori, mentre nel secondo capitolo, al fine di verificare quale sia, nell’ordinamento attuale, la definizione di interposizione illecita e tentare di delinearne i confini rispetto alle legittime forme di decentramento, la trattazione si concentra sulla nozione di appalto, in quanto essa rappresenta il “confine esterno” dei processi di esternalizzazione, prevedendo limiti definitori oltrepassati i quali la fattispecie negoziale diviene senza dubbio illecita. L’indagine, pertanto, si focalizza sugli indici di genuinità dell’appalto, individuati dal primo comma dell’art. 29, d.lgs. 276/2003, nell’ambito di una ricostruzione che tiene conto, da un lato, del dibattito sul tipo contrattuale del lavoro subordinato e, dall’altro, dei più recenti fenomeni di decentramento produttivo e coordinamento industriale tra imprese, posti in essere anche attraverso strumenti giuridici diversi dall’appalto. La seconda parte della tesi, nella quale si prende in considerazione l’articolato sistema di garanzie dei lavoratori coinvolti nei fenomeni interpositori, si compone di tre capitoli. Il primo offre una riflessione sul funzionamento della regola della parità di trattamento, predisposta a tutela di soggetti che, a diverso titolo, assicurano un’attività lavorativa indiretta. Il secondo, invece, si concentra sulla responsabilità solidale, che, ad oggi, costituisce la tecnica di tutela più diffusa nell’ambito dei rapporti interpositori, nonché sulla questione relativa alla possibile estensione dell’ambito applicativo di tale forma di tutela anche a situazioni contrattuali diverse dall’appalto ma che si pongono in linea di contiguità con tale fattispecie negoziale.Il terzo, infine, prende in considerazione alcune ulteriori forme di tutela che, seppur elaborate per essere adottate all’interno delle così dette catene globali del valore, potrebbero trovare applicazione anche nell’ambito di fenomeni interpositori che si sviluppano nello stesso territorio, al fine garantire sistemi di decentramento virtuosi ed evitare fenomeni di illegalità spesso riconducibili a fattispecie interpositorie vietate.

I rapporti interpositori nel diritto del lavoro. Problemi qualificatori e sistema di garanzie.

GRASSO, FRANCESCA
2022

Abstract

Il presente elaborato affronta il tema dei rapporti interpositori nel diritto del lavoro ed è strutturato in due parti. La prima parte è dedicata alla ricostruzione della fattispecie interpositoria vietata e si compone di due capitoli. Il primo capitolo intende proporre una ricostruzione storica dei fenomeni interpositori, mentre nel secondo capitolo, al fine di verificare quale sia, nell’ordinamento attuale, la definizione di interposizione illecita e tentare di delinearne i confini rispetto alle legittime forme di decentramento, la trattazione si concentra sulla nozione di appalto, in quanto essa rappresenta il “confine esterno” dei processi di esternalizzazione, prevedendo limiti definitori oltrepassati i quali la fattispecie negoziale diviene senza dubbio illecita. L’indagine, pertanto, si focalizza sugli indici di genuinità dell’appalto, individuati dal primo comma dell’art. 29, d.lgs. 276/2003, nell’ambito di una ricostruzione che tiene conto, da un lato, del dibattito sul tipo contrattuale del lavoro subordinato e, dall’altro, dei più recenti fenomeni di decentramento produttivo e coordinamento industriale tra imprese, posti in essere anche attraverso strumenti giuridici diversi dall’appalto. La seconda parte della tesi, nella quale si prende in considerazione l’articolato sistema di garanzie dei lavoratori coinvolti nei fenomeni interpositori, si compone di tre capitoli. Il primo offre una riflessione sul funzionamento della regola della parità di trattamento, predisposta a tutela di soggetti che, a diverso titolo, assicurano un’attività lavorativa indiretta. Il secondo, invece, si concentra sulla responsabilità solidale, che, ad oggi, costituisce la tecnica di tutela più diffusa nell’ambito dei rapporti interpositori, nonché sulla questione relativa alla possibile estensione dell’ambito applicativo di tale forma di tutela anche a situazioni contrattuali diverse dall’appalto ma che si pongono in linea di contiguità con tale fattispecie negoziale.Il terzo, infine, prende in considerazione alcune ulteriori forme di tutela che, seppur elaborate per essere adottate all’interno delle così dette catene globali del valore, potrebbero trovare applicazione anche nell’ambito di fenomeni interpositori che si sviluppano nello stesso territorio, al fine garantire sistemi di decentramento virtuosi ed evitare fenomeni di illegalità spesso riconducibili a fattispecie interpositorie vietate.
31-mag-2022
Italiano
contratto di appalto
contratto di somministrazione
decentramento produttivo
interposizione di manodopera
parità di trattamento
processi di due diligence
rapporti di subfornitura
responsabilità sociale d'impresa
responsabilità solidale
tecniche di tutela dei lavoratori
Albi, Pasqualino
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/215918
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-215918