Tra X e XIII secolo nelle città di Lucca e di Pisa si assiste a un ritorno dell’utilizzo della pietra come materiale da costruzione. L’obiettivo di questa ricerca è stato tentare di individuare quali logiche e quali fenomeni socioculturali determinarono questo cambiamento, chi furono i protagonisti di questa intensa fase di trasformazione e chi detenne il controllo dei rinnovati cicli di produzione della pietra. Il lavoro, suddiviso in sette capitoli, ha permesso di ricostruire le forme in cui si articolò e si trasformò il controllo di questa importante risorsa leggendola attraverso i tempi e i modi in cui fu estratta, trasportata, lavorata e impiegata nell’edilizia residenziale, religiosa e pubblica. Nel primo capitolo viene presentato un inquadramento sulla storia degli studi delle pietre impiegate nell’edilizia pisana e lucchese. Segue un paragrafo dedicato all’archeologia delle cave medievali in cui sono esaminate le potenzialità e i limiti dell’indagine archeologica dei siti estrattivi. Per rendere agevole l’archiviazione e la gestione dei dati è stato realizzato un database connesso a un sistema GIS che permettesse di correlare e interrogare i dati raccolti in modo semplice e con una rappresentazione grafica: nel secondo capitolo ne viene descritta la struttura. Nel terzo e nel quarto capitolo sono delineate le caratteristiche geografiche e geologiche del territorio e quelle petrografiche, fisico-meccaniche e di degrado dei litotipi impiegati nell’edilizia medievale. Nel quinto capitolo, partendo dall’analisi dei dati forniti dalle fonti scritte edite ed inedite, viene ricostruito in che modo avvennero la gestione e la pianificazione dell’attività estrattiva e del trasporto della pietra. Ad un primo censimento delle cave seguono l’individuazione della proprietà, delle forme di amministrazione e delle figure professionali coinvolte nell’organizzazione e nel funzionamento di una cava di pietra. Nel sesto capitolo sono individuate e descritte le aree di approvvigionamento sfruttate nel Medioevo. Infine, nel settimo capitolo sono analizzati i materiali impiegati nell’edilizia residenziale, in quella religiosa e pubblica delle due città. Nelle conclusioni sono discussi i risultati ottenuti elaborando dei quadri di sintesi per le due città tenendo conto delle logiche che condizionarono lo sviluppo dell’edilizia in pietra con la conseguente riattivazione di cicli produttivi complessi, e a come queste stesse logiche cambiarono nel tempo in base a una serie di variabili.

“Dominare la pietra”. Controllo e gestione delle risorse lapidee tra potere pubblico e privato nella Toscana nord-occidentale (X-XIII sec.)

TUMBIOLO, GIUSEPPE
2023

Abstract

Tra X e XIII secolo nelle città di Lucca e di Pisa si assiste a un ritorno dell’utilizzo della pietra come materiale da costruzione. L’obiettivo di questa ricerca è stato tentare di individuare quali logiche e quali fenomeni socioculturali determinarono questo cambiamento, chi furono i protagonisti di questa intensa fase di trasformazione e chi detenne il controllo dei rinnovati cicli di produzione della pietra. Il lavoro, suddiviso in sette capitoli, ha permesso di ricostruire le forme in cui si articolò e si trasformò il controllo di questa importante risorsa leggendola attraverso i tempi e i modi in cui fu estratta, trasportata, lavorata e impiegata nell’edilizia residenziale, religiosa e pubblica. Nel primo capitolo viene presentato un inquadramento sulla storia degli studi delle pietre impiegate nell’edilizia pisana e lucchese. Segue un paragrafo dedicato all’archeologia delle cave medievali in cui sono esaminate le potenzialità e i limiti dell’indagine archeologica dei siti estrattivi. Per rendere agevole l’archiviazione e la gestione dei dati è stato realizzato un database connesso a un sistema GIS che permettesse di correlare e interrogare i dati raccolti in modo semplice e con una rappresentazione grafica: nel secondo capitolo ne viene descritta la struttura. Nel terzo e nel quarto capitolo sono delineate le caratteristiche geografiche e geologiche del territorio e quelle petrografiche, fisico-meccaniche e di degrado dei litotipi impiegati nell’edilizia medievale. Nel quinto capitolo, partendo dall’analisi dei dati forniti dalle fonti scritte edite ed inedite, viene ricostruito in che modo avvennero la gestione e la pianificazione dell’attività estrattiva e del trasporto della pietra. Ad un primo censimento delle cave seguono l’individuazione della proprietà, delle forme di amministrazione e delle figure professionali coinvolte nell’organizzazione e nel funzionamento di una cava di pietra. Nel sesto capitolo sono individuate e descritte le aree di approvvigionamento sfruttate nel Medioevo. Infine, nel settimo capitolo sono analizzati i materiali impiegati nell’edilizia residenziale, in quella religiosa e pubblica delle due città. Nelle conclusioni sono discussi i risultati ottenuti elaborando dei quadri di sintesi per le due città tenendo conto delle logiche che condizionarono lo sviluppo dell’edilizia in pietra con la conseguente riattivazione di cicli produttivi complessi, e a come queste stesse logiche cambiarono nel tempo in base a una serie di variabili.
21-feb-2023
Italiano
cave medievali
Lucca
materiali lapidei
Pisa
Cantini, Federico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/215953
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-215953