L’oggetto della mia ricerca sono i saggi personali, cioè quei discorsi che mescolano argomentazione, racconto e autorappresentazione del sé. Sono scritture ragionative sulle quali si innestano aneddoti e riflessioni private dell’autore e dove ciò che più conta è il gesto con cui l’io prende la parola. Per saggi personali intendo testi argomentativi in cui l’autore-locutore ragiona su di sé, sul mondo e sul rapporto sé-mondo attraverso le vicende di un autore-personaggio che riflette, ricorda e commenta le sue esperienze e letture e instaura con il lettore un patto di credibilità fondato sulla parzialità del suo punto di vista di individuo che ha fatto esperienze e ricerche. Analizzate le forme dell’argomentazione attraverso la Retorica di Aristotele e posto l’archetipo nel saggismo idiosincratico e soggettivo di Montaigne, si ritrovano i germi di una certa tendenza all’esibizione del sé e alla narrativizzazione del saggio nei testi di cinque intellettuali secondo-novecenteschi: Ortese, Levi, Pasolini, Sciascia, Ginzburg. La seconda parte della tesi è occupata dalla definizione della forma del saggio personale contemporaneo. Attraverso l’analisi di autori significativi (Trevi, Pascale, Moresco, Pecoraro, Pincio, Magrelli e altri), si prende in esame: la persona che parla, l’autorappresentazione e la postura del saggista; i modi del discorso saggistico (il dialogismo, le strategie del commento testuale, la gestione delle coordinate di spazio e tempo).
Prove del sé. Forme del saggio personale contemporaneo
GHERSI, GIORGIA
2023
Abstract
L’oggetto della mia ricerca sono i saggi personali, cioè quei discorsi che mescolano argomentazione, racconto e autorappresentazione del sé. Sono scritture ragionative sulle quali si innestano aneddoti e riflessioni private dell’autore e dove ciò che più conta è il gesto con cui l’io prende la parola. Per saggi personali intendo testi argomentativi in cui l’autore-locutore ragiona su di sé, sul mondo e sul rapporto sé-mondo attraverso le vicende di un autore-personaggio che riflette, ricorda e commenta le sue esperienze e letture e instaura con il lettore un patto di credibilità fondato sulla parzialità del suo punto di vista di individuo che ha fatto esperienze e ricerche. Analizzate le forme dell’argomentazione attraverso la Retorica di Aristotele e posto l’archetipo nel saggismo idiosincratico e soggettivo di Montaigne, si ritrovano i germi di una certa tendenza all’esibizione del sé e alla narrativizzazione del saggio nei testi di cinque intellettuali secondo-novecenteschi: Ortese, Levi, Pasolini, Sciascia, Ginzburg. La seconda parte della tesi è occupata dalla definizione della forma del saggio personale contemporaneo. Attraverso l’analisi di autori significativi (Trevi, Pascale, Moresco, Pecoraro, Pincio, Magrelli e altri), si prende in esame: la persona che parla, l’autorappresentazione e la postura del saggista; i modi del discorso saggistico (il dialogismo, le strategie del commento testuale, la gestione delle coordinate di spazio e tempo).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/216011
URN:NBN:IT:UNIPI-216011