Secondo dati recenti, per il 63% delle specie animali protette lo stato di conservazione è considerato sfavorevole. La tutela della biodiversità, quindi, rappresenta una delle sfide globali più attuali e la lotta alle malattie infettive ne è un elemento cardine. Negli ultimi anni, gli episodi di emergenza e riemergenza di agenti patogeni nell’uomo e negli animali hanno subito un forte incremento a livello globale, rappresentando una delle principali minacce per la salute pubblica e mettendo a repentaglio la salute umana, quanto quella degli animali domestici, da produzione e selvatici, e la biodiversità. La fauna selvatica ricopre un ruolo chiave in questo fenomeno e se da una parte partecipa alla circolazione dei patogeni e ne favorisce la diffusione sul territorio, dall’altra contribuisce alla loro precoce identificazione, comportandosi come una sentinella di ciò che accade negli ecosistemi in cui vive. Il nostro lavoro ha indagato la presenza di agenti patogeni virali in mammiferi selvatici all'interno di due aree di studio nel centro Italia, che differiscono per il grado di interconnessione tra uomo- animali domestici - selvatici. La metodologia proposta prevede l'utilizzo di campioni raccolti in maniera non invasiva e l'applicazione sinergica di tecniche molecolari convenzionali e di nuova generazione. Sono stati raccolti un totale di 84 campioni fecali. Questi, in un primo momento, sono stati testati mediante PCR per le principali specie virali identificate nelle popolazioni selvatiche europee. A seguire, sono stati analizzati utilizzando tecniche di metagenomica secondo la metodica shot-gun. La PCR ha mostrato positività a Canine Adenovirus-1, Adenovirus spp, Mamastrovirus spp, Canine parvovirus, Bocavirus spp, Kobuvirus spp, Coronavirus spp e Bopivirus. 16 specie virali, appartenenti a 9 generi. I risultati ottenuti evidenziano la presenza nella popolazione selvatica di studio di numerosi agenti patogeni, inclusi virus non ancora segnalati in quella specie o non ancora in Italia, sottolineando l’importanza di intraprendere azioni di monitoraggio nella fauna selvatica e la validità della metodologia proposta.

RICERCA DI AGENTI PATOGENI DELLA FAUNA SELVATICA ATTRAVERSO TECNICHE MOLECOLARI CLASSICHE E DI METAGENOMICA APPLICATE A CAMPIONI BIOLOGICI ANIMALI

PACINI, MARIA IRENE
2023

Abstract

Secondo dati recenti, per il 63% delle specie animali protette lo stato di conservazione è considerato sfavorevole. La tutela della biodiversità, quindi, rappresenta una delle sfide globali più attuali e la lotta alle malattie infettive ne è un elemento cardine. Negli ultimi anni, gli episodi di emergenza e riemergenza di agenti patogeni nell’uomo e negli animali hanno subito un forte incremento a livello globale, rappresentando una delle principali minacce per la salute pubblica e mettendo a repentaglio la salute umana, quanto quella degli animali domestici, da produzione e selvatici, e la biodiversità. La fauna selvatica ricopre un ruolo chiave in questo fenomeno e se da una parte partecipa alla circolazione dei patogeni e ne favorisce la diffusione sul territorio, dall’altra contribuisce alla loro precoce identificazione, comportandosi come una sentinella di ciò che accade negli ecosistemi in cui vive. Il nostro lavoro ha indagato la presenza di agenti patogeni virali in mammiferi selvatici all'interno di due aree di studio nel centro Italia, che differiscono per il grado di interconnessione tra uomo- animali domestici - selvatici. La metodologia proposta prevede l'utilizzo di campioni raccolti in maniera non invasiva e l'applicazione sinergica di tecniche molecolari convenzionali e di nuova generazione. Sono stati raccolti un totale di 84 campioni fecali. Questi, in un primo momento, sono stati testati mediante PCR per le principali specie virali identificate nelle popolazioni selvatiche europee. A seguire, sono stati analizzati utilizzando tecniche di metagenomica secondo la metodica shot-gun. La PCR ha mostrato positività a Canine Adenovirus-1, Adenovirus spp, Mamastrovirus spp, Canine parvovirus, Bocavirus spp, Kobuvirus spp, Coronavirus spp e Bopivirus. 16 specie virali, appartenenti a 9 generi. I risultati ottenuti evidenziano la presenza nella popolazione selvatica di studio di numerosi agenti patogeni, inclusi virus non ancora segnalati in quella specie o non ancora in Italia, sottolineando l’importanza di intraprendere azioni di monitoraggio nella fauna selvatica e la validità della metodologia proposta.
11-feb-2023
Italiano
fauna selvatica
malattie infettive
metagenomica
PCR
virus
Mazzei, Maurizio
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-216061