Il sito di Contraguda (Perfugas, SS) si sviluppa in un arco crono-culturale compreso tra la nascita della facies San Ciriaco e il sorgere della matura esperienza Ozieri (seconda metà del V mill. a.C. - primo quarto del IV mill. a.C.). Oltre ad una ricca industria fittile (esemplificativa dei repertori ceramici dei gruppi San Ciriaco e Ozieri), il sito si caratterizza per la mole delle produzioni litiche. Queste, incentrate sui litotipi disponibili localmente noti come “selce di Perfugas”, si differenziano tra loro per investimento tecno-economico e prodotti ricercati. A partire dai livelli di occupazione San Ciriaco, si registra la messa in opera di più catene operative, diversificate ma accomunate da un basso investimento tecno-economico, da una similare gestione dei débitage e dagli stessi prodotti scheggiati (vari e generici, mai standardizzati, principalmente schegge). Nel momento di passaggio dal San Ciriaco all'Ozieri, il litocomplesso si arricchisce di una nuova catena operativa: questa, incentrata sui litotipi di migliore qualità disponibili localmente, prevede un débitage specializzato, altamente standardizzato, incentrato sull'ottenimento di grandi lame, lame e lamelle tramite pressione. La produzione in questione diviene, nel corso della matura occupazione Ozieri, il focus produttivo; i débitage registrati nel San Ciriaco, continuando a persistere, vanno invece a testimoniare il legame filetico (quantomeno materiale) tra le due facies.
Il sito di Contraguda (Perfugas - SS). Le produzioni in pietra scheggiata di facies San Ciriaco e Ozieri da contesto abitativo: un contributo alla conoscenza del Neolitico della Sardegna.
LAI, ANDREA
2023
Abstract
Il sito di Contraguda (Perfugas, SS) si sviluppa in un arco crono-culturale compreso tra la nascita della facies San Ciriaco e il sorgere della matura esperienza Ozieri (seconda metà del V mill. a.C. - primo quarto del IV mill. a.C.). Oltre ad una ricca industria fittile (esemplificativa dei repertori ceramici dei gruppi San Ciriaco e Ozieri), il sito si caratterizza per la mole delle produzioni litiche. Queste, incentrate sui litotipi disponibili localmente noti come “selce di Perfugas”, si differenziano tra loro per investimento tecno-economico e prodotti ricercati. A partire dai livelli di occupazione San Ciriaco, si registra la messa in opera di più catene operative, diversificate ma accomunate da un basso investimento tecno-economico, da una similare gestione dei débitage e dagli stessi prodotti scheggiati (vari e generici, mai standardizzati, principalmente schegge). Nel momento di passaggio dal San Ciriaco all'Ozieri, il litocomplesso si arricchisce di una nuova catena operativa: questa, incentrata sui litotipi di migliore qualità disponibili localmente, prevede un débitage specializzato, altamente standardizzato, incentrato sull'ottenimento di grandi lame, lame e lamelle tramite pressione. La produzione in questione diviene, nel corso della matura occupazione Ozieri, il focus produttivo; i débitage registrati nel San Ciriaco, continuando a persistere, vanno invece a testimoniare il legame filetico (quantomeno materiale) tra le due facies.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/216276
URN:NBN:IT:UNIPI-216276