Lo studio non si propone una ricostruzione completa del Grande Scisma d'Occidente che dal 1378 divise la Cristianità in due obbedienze, ma intende esplorare i fatti che hanno immediatamente preceduto la convocazione del concilio di Pisa (1409) e cogliere elementi di complessità e sfumature che possano contribuire a rinnovare il modello esegetico che si è imposto a partire dal fondamentale "Das Generalkonzil im großen abendländischen Schisma" di F. P. Bliemetzrieder del 1904: nei primi due capitoli, dai fatti del biennio 1406/1408, attraverso la narrazione che cardinali e contendenti al papato ne fecero, vengono isolati alcuni argomenti legittimanti per trovarne nel secondo capitolo un comune denominatore nella produzione giuridica cronologicamente più vicina e soprattutto in quei pareri che più concedevano alla dimensione ecclesiologica. Il terzo capitolo è dedicato al concilio nella sua prassi e come manifestazione empirica degli assunti giuridico-ecclesiologici; infine, l’ultima parte approfondisce la questione della riforma che impegnò le sedute conciliari successive all’elezione di Alessandro V.
Auctor autem Christus erit et Spiritus Sanctus La legittimazione del Concilio di Pisa (1409): una nuova prospettiva
GUIDI, MICHELA
2023
Abstract
Lo studio non si propone una ricostruzione completa del Grande Scisma d'Occidente che dal 1378 divise la Cristianità in due obbedienze, ma intende esplorare i fatti che hanno immediatamente preceduto la convocazione del concilio di Pisa (1409) e cogliere elementi di complessità e sfumature che possano contribuire a rinnovare il modello esegetico che si è imposto a partire dal fondamentale "Das Generalkonzil im großen abendländischen Schisma" di F. P. Bliemetzrieder del 1904: nei primi due capitoli, dai fatti del biennio 1406/1408, attraverso la narrazione che cardinali e contendenti al papato ne fecero, vengono isolati alcuni argomenti legittimanti per trovarne nel secondo capitolo un comune denominatore nella produzione giuridica cronologicamente più vicina e soprattutto in quei pareri che più concedevano alla dimensione ecclesiologica. Il terzo capitolo è dedicato al concilio nella sua prassi e come manifestazione empirica degli assunti giuridico-ecclesiologici; infine, l’ultima parte approfondisce la questione della riforma che impegnò le sedute conciliari successive all’elezione di Alessandro V.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/216425
URN:NBN:IT:UNIPI-216425