La tesi indaga le forme di rappresentazione dello spazio nella narrativa breve di Max Aub (Parigi, 1903 – Città del Messico, 1972) e Ramón J. Sender (Huesca, Aragona, 1901 – San Diego, California, 1982). Nel contesto della letteratura dell’esilio repubblicano spagnolo viene pertanto preso in esame un duplice apparato teorico, la cui intersezione, spesso concepita in termini autoescludenti, è ancora poco studiata: quello della narrativa breve e quello delle teorie sullo spazio, con una particolare attenzione per il concetto di eterotopia. Dopo una premessa teorico-metodologica, si analizza un ampio corpus di opere degli autori selezionati che, combinando il criterio cronologico con quello tematico, consente di delineare un ventaglio di filoni di studio. Si osservano le geografie dell’autoctonia e quelle del nuovo mondo, sospese tra mito e storia e capaci di conferire presenza tangibile allo spazio rappresentato. Inoltre, si esplora la nozione di limbo come luogo costitutivo e strutturante sia dei protagonisti delle narrazioni che dell’istanza autoriale. Chiudono la tesi alcune evocazioni della Guerra Civile dall’esilio e due racconti di "despedida" che presentano significativi margini di sovrapposizione. Scissi tra terre diverse e solo in parte assimilabili, Aub e Sender ricavano, attraverso la scrittura, un angolo dove far coesistere simultaneamente spazi contraddittori e alternativi a quelli reali, per tentare di riaffermare il proprio luogo nel mondo.
Fuera de lugar. La representación del espacio en la narrativa breve de Max Aub y Ramón J. Sender
MORO, ANGELA
2022
Abstract
La tesi indaga le forme di rappresentazione dello spazio nella narrativa breve di Max Aub (Parigi, 1903 – Città del Messico, 1972) e Ramón J. Sender (Huesca, Aragona, 1901 – San Diego, California, 1982). Nel contesto della letteratura dell’esilio repubblicano spagnolo viene pertanto preso in esame un duplice apparato teorico, la cui intersezione, spesso concepita in termini autoescludenti, è ancora poco studiata: quello della narrativa breve e quello delle teorie sullo spazio, con una particolare attenzione per il concetto di eterotopia. Dopo una premessa teorico-metodologica, si analizza un ampio corpus di opere degli autori selezionati che, combinando il criterio cronologico con quello tematico, consente di delineare un ventaglio di filoni di studio. Si osservano le geografie dell’autoctonia e quelle del nuovo mondo, sospese tra mito e storia e capaci di conferire presenza tangibile allo spazio rappresentato. Inoltre, si esplora la nozione di limbo come luogo costitutivo e strutturante sia dei protagonisti delle narrazioni che dell’istanza autoriale. Chiudono la tesi alcune evocazioni della Guerra Civile dall’esilio e due racconti di "despedida" che presentano significativi margini di sovrapposizione. Scissi tra terre diverse e solo in parte assimilabili, Aub e Sender ricavano, attraverso la scrittura, un angolo dove far coesistere simultaneamente spazi contraddittori e alternativi a quelli reali, per tentare di riaffermare il proprio luogo nel mondo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/216611
URN:NBN:IT:UNIPI-216611