Il presente studio si propone di indagare il mutamento delle strategie competitive dei partiti italiani nell’arco temporale che si estende dal 1994 ad oggi. La principale domanda di ricerca riguarda l’esistenza di un possibile legame tra il modo in cui i partiti si organizzano e l’enfasi che attribuiscono nei programmi alle questioni che, elezione dopo elezione, affiorano nel dibattito pubblico. Muovendo da alcuni presupposti dell’istituzionalismo organizzativo contemporaneo, proponiamo una visione dei partiti come una tipologia complessa di organizzazione multidimensionale, coinvolta in un rapporto di reciproca influenza con l’ambiente esterno. I risultati ottenuti mostrano come la quantità di risorse finanziarie a disposizione e l’equilibrio di potere interno influenzino in misura significativa le scelte in materia di salienza effettuate dai partiti e come il potere delle variabili organizzative sia più predittivo di quello delle variabili sistemiche. Il presente studio mira a superare la teoria della convergenza dei partiti, secondo la quale tutti i partiti che agiscono in un determinato contesto politico finiscono per adottare i medesimi modelli organizzativi e i medesimi criteri di competizione sulle issues. In antitesi a tale approccio contestualista, questo lavoro suggerisce che non esista un unico modello perseguito da tutti i partiti allo stesso modo, ma che partiti organizzati in modo diverso adottino diverse strategie competitive.
L'impatto dell'organizzazione partitica sulla issue salience. Uno studio diacronico del caso italiano (1994-2022)
DE SANTIS, LAVINIA
2025
Abstract
Il presente studio si propone di indagare il mutamento delle strategie competitive dei partiti italiani nell’arco temporale che si estende dal 1994 ad oggi. La principale domanda di ricerca riguarda l’esistenza di un possibile legame tra il modo in cui i partiti si organizzano e l’enfasi che attribuiscono nei programmi alle questioni che, elezione dopo elezione, affiorano nel dibattito pubblico. Muovendo da alcuni presupposti dell’istituzionalismo organizzativo contemporaneo, proponiamo una visione dei partiti come una tipologia complessa di organizzazione multidimensionale, coinvolta in un rapporto di reciproca influenza con l’ambiente esterno. I risultati ottenuti mostrano come la quantità di risorse finanziarie a disposizione e l’equilibrio di potere interno influenzino in misura significativa le scelte in materia di salienza effettuate dai partiti e come il potere delle variabili organizzative sia più predittivo di quello delle variabili sistemiche. Il presente studio mira a superare la teoria della convergenza dei partiti, secondo la quale tutti i partiti che agiscono in un determinato contesto politico finiscono per adottare i medesimi modelli organizzativi e i medesimi criteri di competizione sulle issues. In antitesi a tale approccio contestualista, questo lavoro suggerisce che non esista un unico modello perseguito da tutti i partiti allo stesso modo, ma che partiti organizzati in modo diverso adottino diverse strategie competitive.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/218193
URN:NBN:IT:UNIPI-218193