The European Union and the Responsibility to Protect: halting and preventing international core crimes within the Common Foreign and Security Policy

Almost 20 years after that the United Nations and its member States committed to uphold the Responsibility to Protect, the uncertainties about its legal status remain unresolved. The European Union has consistently emphasised its support to the Responsibility to Protect since its inception, both internally and in other international fora. As an international legal person and global actor willing to take a more active stance in tackling the commission of mass atrocity crimes worldwide, it possesses significant potential to implement the Responsibility to Protect. In particular, the Common Foreign and Security Policy provides a wide array of tools at the European Union’s disposal to halt and prevent international core crimes in third States. Given this framework, the present work aims to appraise the European Union’s contribution in clarifying the legal status of the Responsibility to Protect through its preventive and reactive engagement under the Common Foreign and Security Policy. It also intends to assess if and how the European Union’s implementation of the Responsibility to Protect contributes to enhancing international law obligations stemming from the commission of serious jus cogens violations.

A quasi 20 anni dal riconoscimento della Responsabilità di Proteggere da parte delle Nazioni Unite e dei suoi Stati Membri, la sua natura giuridica resta ancora oggetto di dibattito. L’Unione Europea ha fornito il proprio sostegno alla Responsabilità di Proteggere fin dalla sua nascita, sia internamente che a livello internazionale. In quanto soggetto dotato di personalità giuridica e attore globale impegnato nella lotta contro i crimini internazionali, l’Unione Europea possiede un potenziale significativo per attuare la Responsabilità di Proteggere. In particolare, la Politica Estera e di Sicurezza Comune mette a disposizione dell’Unione una vasta gamma di strumenti utili per prevenire e reprimere crimini internazionali commessi negli Stati terzi. All’interno di tale contesto, il presente lavoro analizza il contributo fornito dall’Unione Europea nel chiarire la natura giuridica della Responsabilità di Proteggere attraverso le azioni preventive e repressive adottate nell’ambito della Politica Estera e di Sicurezza Comune. La ricerca si propone inoltre di valutare se, e secondo quali modalità, l’attuazione della Responsabilità di Proteggere da parte dell’Unione Europea contribuisca a rafforzare gli obblighi di diritto internazionale derivanti dalla commissione di gravi violazioni di norme imperative di diritto internazionale.