La tesi si propone di definire quale sia il valore dell’oratio pro Milone di Cicerone come fonte storica degli eventi che vanno dalla morte di Clodio (18 gennaio del 52 a. C.) al processo contro Milone (8 aprile del 52 a. C.). Il metodo di indagine riprende le linee indicate da Andrew Lintott nel suo saggio Cicero as Evidence. A Historian’s Companion (Oxford 2008), applicate però ad un’unica opera ciceroniana: le testimonianze offerte dalla pro Milone sono raccolte, analizzate e confrontate con le testimonianze delle altre fonti, prima fra tutte il commento di Quinto Asconio Pediano (I sec. d. C.) allo scopo sia di individuare i dati storici sia di cogliere il processo di selezione e manipolazione a cui questi dati vengono sottoposti da Cicerone. La tesi si articola in tre parti: nella prima vengono presentati i protagonisti degli eventi storici trattati e gli autori delle fonti (Cicerone, Milone, Metello Scipione, Asconio); la seconda parte contiene il testo (con apparato critico) e la traduzione della pro Milone e del commento di Asconio alla Miloniana; la terza parte (Punti di luce) è dedicata più specificamente al tema centrale della tesi, con una focalizzazione su alcuni argomenti chiave (la ricostruzione della pugna Bovillana e della morte di Clodio; la localizzazione del delitto; il funerale di Clodio; la rappresentazione dell’accusa all’interno della Miloniana; i riferimenti alla “gente comune” nella pro Milone; la discussione di un dettaglio assente in Cicerone). Seguono infine due appendici, la prima contenente una prosopografia essenziale, e la seconda dedicata ad un graffito di Terracina che sembra alludere alla morte di Clodio.
La pro Milone come fonte storica
GALLI, LUCIA
2025
Abstract
La tesi si propone di definire quale sia il valore dell’oratio pro Milone di Cicerone come fonte storica degli eventi che vanno dalla morte di Clodio (18 gennaio del 52 a. C.) al processo contro Milone (8 aprile del 52 a. C.). Il metodo di indagine riprende le linee indicate da Andrew Lintott nel suo saggio Cicero as Evidence. A Historian’s Companion (Oxford 2008), applicate però ad un’unica opera ciceroniana: le testimonianze offerte dalla pro Milone sono raccolte, analizzate e confrontate con le testimonianze delle altre fonti, prima fra tutte il commento di Quinto Asconio Pediano (I sec. d. C.) allo scopo sia di individuare i dati storici sia di cogliere il processo di selezione e manipolazione a cui questi dati vengono sottoposti da Cicerone. La tesi si articola in tre parti: nella prima vengono presentati i protagonisti degli eventi storici trattati e gli autori delle fonti (Cicerone, Milone, Metello Scipione, Asconio); la seconda parte contiene il testo (con apparato critico) e la traduzione della pro Milone e del commento di Asconio alla Miloniana; la terza parte (Punti di luce) è dedicata più specificamente al tema centrale della tesi, con una focalizzazione su alcuni argomenti chiave (la ricostruzione della pugna Bovillana e della morte di Clodio; la localizzazione del delitto; il funerale di Clodio; la rappresentazione dell’accusa all’interno della Miloniana; i riferimenti alla “gente comune” nella pro Milone; la discussione di un dettaglio assente in Cicerone). Seguono infine due appendici, la prima contenente una prosopografia essenziale, e la seconda dedicata ad un graffito di Terracina che sembra alludere alla morte di Clodio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/219613
URN:NBN:IT:UNIPI-219613