Performance analysis e social research nello sport. Un nuovo indice di performance per il mondo del calcio

This doctoral research aims to thoroughly investigate the relationship between psychophysical well-being and athletic performance, with a specific focus on Italian football. In a context where performance is traditionally associated with technical and tactical variables, this study seeks to restore centrality to the subjective dimensions of the sporting experience, exploring the role of psychological, relational, and motivational factors in shaping competitive performance. The study adopts a mixed-methods approach, structured on two levels: a quantitative component, based on the analysis of sports statistics extracted from the Wyscout platform, and a qualitative component, involving semi-structured interviews and self-administered questionnaires. The total sample consists of 102 football players, divided into three groups active in professional and amateur clubs across Serie C, Serie D, and lower-tier leagues. The results highlight a positive correlation between perceived well-being—measured through indicators such as emotional balance, personal satisfaction, and intrinsic motivation—and athletic performance, with significant differences between players reporting high levels of psychological well-being and those experiencing stress, anxiety, or motivational disconnection. Notably, players with higher well-being scores exhibited greater consistency in performance, fewer fluctuations in individual statistics, and more minutes played on the field. However, the research also identifies certain methodological limitations, including the modest sample size, the lack of longitudinal data across multiple seasons, and limited access to performance statistics for amateur players due to restrictions inherent in the Wyscout platform. Despite these constraints, the study represents an initial exploratory attempt to model the well-being–performance relationship systemically within the Italian football context. From an applied perspective, the findings suggest the need to implement structured tools within football clubs for monitoring players’ psychological well-being, alongside emotional training programs and career development support. Further avenues of development include the use of advanced technologies—such as wearable devices, artificial intelligence systems, and neurophysiological measurements—to enhance data collection and support a sustainable performance model centered on individual care and long-term athletic health. In conclusion, this dissertation seeks to move beyond a purely technical-athletic view of sports practice, promoting a performance culture that recognizes athlete well-being as a fundamental and enabling component for achieving stable, durable, and qualitatively meaningful results over time.

La presente ricerca di dottorato si propone di analizzare in profondità il legame tra benessere psicofisico e performance sportiva, con un focus specifico sul calcio italiano. In un contesto in cui la prestazione è tradizionalmente associata a variabili tecnico-tattiche, questa indagine intende restituire centralità alle dimensioni soggettive dell’esperienza sportiva, esplorando il ruolo delle componenti psicologiche, relazionali e motivazionali nella costruzione della performance agonistica. Lo studio adotta un approccio metodologico misto, articolato su due livelli: una componente quantitativa, basata sull’analisi di dati statistici sportivi estratti dalla piattaforma Wyscout, e una componente qualitativa, fondata su interviste semi-strutturate e questionari autosomministrati. Il campione totale analizzato è composto da 102 calciatori suddivisi in 3 gruppi attivi tra società professionistiche e dilettantistiche in Serie C, Serie D e Dilettanti. I risultati evidenziano una correlazione positiva tra livelli di benessere percepito (valutato tramite indicatori come equilibrio emotivo, soddisfazione personale e motivazione intrinseca) e performance sportiva, con differenze significative tra i calciatori che dichiarano elevati livelli di benessere psicologico e coloro che manifestano stress, ansia o disconnessione motivazionale. In particolare, i giocatori con punteggi alti nelle dimensioni del benessere mostrano una maggiore continuità di rendimento, minori oscillazioni nelle statistiche individuali e una maggiore presenza in campo. Tuttavia, la ricerca evidenzia anche alcune criticità metodologiche, tra cui la ridotta numerosità del campione, l’impossibilità di raccogliere dati longitudinali su più stagioni e l’accessibilità limitata alle statistiche dei calciatori dilettanti a causa delle restrizioni della piattaforma Wyscout. Nonostante ciò, lo studio rappresenta un primo tentativo esplorativo di modellizzare in chiave sistemica la relazione tra benessere e prestazione nel contesto calcistico italiano. Dal punto di vista applicativo, i risultati della ricerca indicano l’opportunità di introdurre nei club calcistici strumenti strutturati per il monitoraggio del benessere psicologico, accompagnati da percorsi di formazione emotiva e di accompagnamento alla carriera. Ulteriori prospettive di sviluppo emergono dall’impiego di tecnologie avanzate, quali dispositivi wearable, sistemi di intelligenza artificiale e misurazioni neurofisiologiche, che consentirebbero di affinare la raccolta dati e sostenere un modello di performance sportiva fondato su principi di sostenibilità e cura della persona. In sintesi, la tesi intende favorire il superamento di una concezione esclusivamente tecnico-atletica della pratica sportiva, proponendo una cultura della performance in cui il benessere dell’atleta sia riconosciuto come componente essenziale e strutturale, capace di sostenere risultati stabili, duraturi e qualitativamente significativi nel tempo