Engines of sustainable development : architecture for highway service areas

Highway service areas are isolated from both urban centers and rural or peri-urban areas. At the same time, they are highly connected to the network of high-speed road mobility. This peculiar condition of hyper-technological remoteness allows roadside commercial buildings to become a field for architectural experimentation. This research aims to demonstrate the uniqueness of such an architectural type, by uncovering how the service area emerged and evolved, as well as the influence exerted on its development by the dynamics of political power with regard to infrastructure, advertising, and commercial interests, and to outline potential future developments of this architectural and landscape model. Methodologically, the research conducts a dual reading of highway buildings: first, in their individuality as object-images, particularly through the study of the history of roadside architecture; and second, as a system of elements that punctuate the journey of the traveler through the landscape, in order to understand whether these places, simultaneously connected to and distant from urban life, can become catalysts for an evolution in architectural design. The rapid evolution of this building type, catalyzed by consumer society and for which a well-defined genesis can be identified, makes it a suitable subject for rigorous typological analysis. The research is organized into three sections, each relating to a different time frame: Retrospective, Transition Atlas, and Prospective. The first part, Retrospective, is a study of the origins of roads designed specifically for motor traffic and of highways. The geographical focus is on Italy and Germany in the period between the two world wars. The Transition Atlas aims to construct a typology and characterization of service areas in Italy, providing a mapping of their evolution and distribution across the territory, with particular attention to some relevant cases. The Prospective section is aimed at defining a more structured context in terms of language and approach to the technological and spatial design of service areas, from an architectural and landscape point of view, while considering the major transformations taking place in the field of automotive mobility, with reference to environmental, energy, and ecological aspects. The study highlights the particular nature of highway service stations, offering a historical, typological, and prospective analysis of a relatively young, although relevant, architectural type.

Le aree di servizio autostradali sono isolate sia dai centri urbani che dalle zone rurali o periurbane. Allo stesso tempo, sono altamente collegate alla rete di mobilità stradale ad alta velocità. Questa peculiare condizione di iper-tecnologica lontananza consente agli edifici commerciali lungo le autostrade di diventare un campo di sperimentazione architettonica. La presente ricerca mira a dimostrare l'unicità di questo tipo di architettura, scoprendo come è nata e si è evoluta l'area di servizio, nonché l'influenza esercitata sul suo sviluppo dalle dinamiche del potere politico in materia di infrastrutture, pubblicità e interessi commerciali, e a delineare i potenziali sviluppi futuri di questo modello architettonico e paesaggistico. Dal punto di vista metodologico, la ricerca conduce una doppia lettura degli edifici autostradali: in primo luogo, nella loro individualità come oggetti-immagini, in particolare attraverso lo studio della storia dell'architettura lungo le strade; in secondo luogo, come sistema di elementi che scandiscono il viaggio del viaggiatore attraverso il paesaggio, al fine di comprendere se questi luoghi, contemporaneamente connessi e distanti dalla vita urbana, possano diventare catalizzatori di un'evoluzione nella progettazione architettonica. La rapida evoluzione di questo tipo di edificio, incentivata dalla società dei consumi e per la quale è possibile identificare una genesi ben definita, lo rende un soggetto adatto ad un'analisi tipologica rigorosa. La ricerca è organizzata in tre sezioni, ciascuna relativa a un diverso arco temporale: Retrospettiva, Atlante delle Transizioni e Prospettiva. La prima parte, Retrospettiva, è uno studio delle origini delle strade progettate specificamente per il traffico motorizzato e delle autostrade. L'attenzione geografica è rivolta all'Italia e alla Germania nel periodo tra le due guerre mondiali. L'Atlante delle Transizioni mira a costruire una tipologia e una caratterizzazione delle aree di servizio in Italia, fornendo una mappatura della loro evoluzione e distribuzione sul territorio, con particolare attenzione ad alcuni casi rilevanti. La sezione Prospettiva mira a definire un contesto più strutturato in termini di linguaggio e approccio alla progettazione tecnologica e spaziale delle aree di servizio, dal punto di vista architettonico e paesaggistico, tenendo conto delle grandi trasformazioni in atto nel campo della mobilità automobilistica, con riferimento agli aspetti ambientali, energetici ed ecologici. Lo studio evidenzia la particolarità delle stazioni di servizio autostradali, offrendo un'analisi storica, tipologica e prospettica di un tipo architettonico di recente formazione, ma rilevante.