This research examines the role of torture prevention mechanisms in the context of the administrative detention of third countries nationals, adopting a multi-level approach that encompasses both international and national dimensions. The initial section of the study examines the international legal and institutional framework, with a view to reconstructing the origins and functioning of existing prevention mechanisms at global and regional levels, as well as their interrelations. Subsequently, the focus shifts to the European Union, wherein the research maps administrative detention facilities for foreign nationals in Member States and analyses the role of prevention mechanisms in these contexts. By examining the recommendations issued by supranational mechanisms, the research develops a standard for detention conditions and a shared methodology for monitoring visits. This allows for the assessment of the effectiveness of the mandates of National Preventive Mechanisms (NPMs) in relation to border geography and the erosion of democratic safeguards. The second part of the study examines the structure and evolution of Italian NPM, the Garante Nazionale dei Diritti delle Persone Private della Libertà (GNPL), focusing on the 2020 reform and the legislative gaps that undermine its independence. The research provides a mapping of administrative detention facilities in Italy and an examination of the legislation and practices governing the detention of foreign nationals, viewed through the lens of the GNPL’s activities. The third part of the study is concerned with the remedies available to detained foreign nationals who wish to challenge the conditions of their detention. It analyses the recently introduced complaint mechanism to the GNPL. The study acknowledges the shortcomings of this mechanism as an effective remedy and, from a comparative perspective, examines the judicial protections granted to detained foreign nationals in other Member States. The thesis concludes with a critical reflection on the future role of NPMs considering recent developments in EU law, including the New Pact on Migration and Asylum and the reform of the Schengen Borders Code. It highlights the centrality of prevention mechanisms in safeguarding the rights of detained third countries nationals and the importance of ensuring the mechanisms’ autonomy and independence.

La ricerca analizza il ruolo dei meccanismi preventivi della tortura nel contesto della detenzione amministrativa degli stranieri, in una prospettiva multilivello che spazia dall’ambito internazionale a quello nazionale. La prima parte del lavoro esamina il quadro giuridico e istituzionale internazionale, ricostruendo l’origine ed il funzionamento dei meccanismi di prevenzione esistenti a livello globale e regionale e le loro interrelazioni. Successivamente, l’attenzione si concentra sull’Unione Europea, mappando i luoghi di detenzione amministrativa degli stranieri negli Stati membri e analizzando il ruolo dei meccanismi preventivi in tali contesti. Attraverso l’esame delle raccomandazioni dei meccanismi sovranazionali, viene elaborato uno standard delle condizioni di trattenimento e una metodologia condivisa delle visite di monitoraggio, valutando l’effettività del mandato dei meccanismi nazionali di prevenzione (NPM) e il loro rapporto con la geografia di frontiera e l’erosione delle garanzie democratiche. La seconda parte della ricerca approfondisce il contesto nazionale, analizzando la struttura e l’evoluzione del NPM italiano, il Garante Nazionale dei Diritti delle Persone Private della Libertà (GNPL), con particolare attenzione alla riforma del 2020 e alle lacune legislative che ne compromettono l’indipendenza. In modo speculare alla prima parte, è fornita una mappatura dei luoghi di detenzione amministrativa in Italia, ed esaminata la legislazione e la prassi del trattenimento degli stranieri attraverso il prisma dell’attività del GNPL. La terza parte del lavoro si focalizza sui rimedi a disposizione degli stranieri trattenuti per contestare le condizioni di detenzione, analizzando lo strumento del reclamo al GNPL di recente introdotto nell’ordinamento. Constatata l’inadeguatezza di tale strumento come rimedio effettivo, si esplorano, in chiave comparatistica, le tutele giurisdizionali assicurate agli stranieri trattenuti in altri Stati membri. L’elaborato si conclude con una riflessione critica sul futuro ruolo dei NPM alla luce delle recenti evoluzioni del diritto dell’Unione, tra cui il nuovo Patto su Immigrazione e Asilo e la riforma del Codice di frontiere Schengen, evidenziando la centralità dei meccanismi preventivi nella tutela dei diritti degli stranieri trattenuti, e l’importanza di garantire che questi possano operare in piena autonomia e indipendenza.

Il ruolo dei meccanismi di prevenzione della tortura nella detenzione amministrativa degli stranieri

PORCHIA, MARILU'
2025

Abstract

This research examines the role of torture prevention mechanisms in the context of the administrative detention of third countries nationals, adopting a multi-level approach that encompasses both international and national dimensions. The initial section of the study examines the international legal and institutional framework, with a view to reconstructing the origins and functioning of existing prevention mechanisms at global and regional levels, as well as their interrelations. Subsequently, the focus shifts to the European Union, wherein the research maps administrative detention facilities for foreign nationals in Member States and analyses the role of prevention mechanisms in these contexts. By examining the recommendations issued by supranational mechanisms, the research develops a standard for detention conditions and a shared methodology for monitoring visits. This allows for the assessment of the effectiveness of the mandates of National Preventive Mechanisms (NPMs) in relation to border geography and the erosion of democratic safeguards. The second part of the study examines the structure and evolution of Italian NPM, the Garante Nazionale dei Diritti delle Persone Private della Libertà (GNPL), focusing on the 2020 reform and the legislative gaps that undermine its independence. The research provides a mapping of administrative detention facilities in Italy and an examination of the legislation and practices governing the detention of foreign nationals, viewed through the lens of the GNPL’s activities. The third part of the study is concerned with the remedies available to detained foreign nationals who wish to challenge the conditions of their detention. It analyses the recently introduced complaint mechanism to the GNPL. The study acknowledges the shortcomings of this mechanism as an effective remedy and, from a comparative perspective, examines the judicial protections granted to detained foreign nationals in other Member States. The thesis concludes with a critical reflection on the future role of NPMs considering recent developments in EU law, including the New Pact on Migration and Asylum and the reform of the Schengen Borders Code. It highlights the centrality of prevention mechanisms in safeguarding the rights of detained third countries nationals and the importance of ensuring the mechanisms’ autonomy and independence.
31-mar-2025
Italiano
La ricerca analizza il ruolo dei meccanismi preventivi della tortura nel contesto della detenzione amministrativa degli stranieri, in una prospettiva multilivello che spazia dall’ambito internazionale a quello nazionale. La prima parte del lavoro esamina il quadro giuridico e istituzionale internazionale, ricostruendo l’origine ed il funzionamento dei meccanismi di prevenzione esistenti a livello globale e regionale e le loro interrelazioni. Successivamente, l’attenzione si concentra sull’Unione Europea, mappando i luoghi di detenzione amministrativa degli stranieri negli Stati membri e analizzando il ruolo dei meccanismi preventivi in tali contesti. Attraverso l’esame delle raccomandazioni dei meccanismi sovranazionali, viene elaborato uno standard delle condizioni di trattenimento e una metodologia condivisa delle visite di monitoraggio, valutando l’effettività del mandato dei meccanismi nazionali di prevenzione (NPM) e il loro rapporto con la geografia di frontiera e l’erosione delle garanzie democratiche. La seconda parte della ricerca approfondisce il contesto nazionale, analizzando la struttura e l’evoluzione del NPM italiano, il Garante Nazionale dei Diritti delle Persone Private della Libertà (GNPL), con particolare attenzione alla riforma del 2020 e alle lacune legislative che ne compromettono l’indipendenza. In modo speculare alla prima parte, è fornita una mappatura dei luoghi di detenzione amministrativa in Italia, ed esaminata la legislazione e la prassi del trattenimento degli stranieri attraverso il prisma dell’attività del GNPL. La terza parte del lavoro si focalizza sui rimedi a disposizione degli stranieri trattenuti per contestare le condizioni di detenzione, analizzando lo strumento del reclamo al GNPL di recente introdotto nell’ordinamento. Constatata l’inadeguatezza di tale strumento come rimedio effettivo, si esplorano, in chiave comparatistica, le tutele giurisdizionali assicurate agli stranieri trattenuti in altri Stati membri. L’elaborato si conclude con una riflessione critica sul futuro ruolo dei NPM alla luce delle recenti evoluzioni del diritto dell’Unione, tra cui il nuovo Patto su Immigrazione e Asilo e la riforma del Codice di frontiere Schengen, evidenziando la centralità dei meccanismi preventivi nella tutela dei diritti degli stranieri trattenuti, e l’importanza di garantire che questi possano operare in piena autonomia e indipendenza.
ANNONI, Alessandra
FIORAVANTI, Cristiana
DE CRISTOFARO, Giovanni
Università degli studi di Ferrara
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/220153
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIFE-220153