Il presente lavoro di dottorato si propone di indagare le complesse relazioni tra biodiversità  e nutrizione, con particolare riguardo a due fenomeni: da un lato la crescente e inarrestabile perdita di biodiversità  a tutti i livelli (specifico, ecosistemico, agrario) e dall'altro il paradosso alimentare per il quale crescono in tutto il mondo sottonutrizione ed obesità  che rappresentano i due principali problemi legati al cibo. L'agricoltura moderna ha reso la produzione di cibo indipendente dai limiti degli ecosistemi locali attraverso l'uso di input prelevati altrove. L'uso di fertilizzanti di sintesi ha favorito l'introduzione di specie e varietà  non autoctone, ad alta resa ma altamente dipendenti da questi input, come pure l'introduzione di razze ibride per le quali non si ricorre pi๠al foraggio prodotto localmente ma a fonti nutrizionali completamente estranee, non solo ai luoghi di allevamento ma anche alla stessa fisiologia animale. La grande disponibilità  di combustibile fossile che ha caratterizzato l'economia del secolo scorso ha anche comportato l'intensificarsi dei processi di trasformazione e di manipolazione degli alimenti, come anche dei trasporti a lunga distanza delle merci prodotte. I sistemi di produzione e distribuzione alimentare hanno reso disponibili quantità  crescenti di cibo a prezzi sempre pi๠bassi, soprattutto nei paesi sviluppati e indipendentemente dalla disponibilità  locale di risorse naturali. L'urbanizzazione ha poi reso il consumatore sempre meno consapevole dei legami tra risorsa naturale e cibo; infine, la globalizzazione ha reso sempre pi๠omogeneo il modello alimentare nei paesi di tutto il mondo, senza risparmiare nessun contesto socio-culturale. La complessità  e la molteplicità  di aspetti coinvolti suggeriscono di avere un approccio olistico nell'analisi del sistema agroalimentare, cercando in tal modo di costruire un percorso logico ed operativo in grado di evidenziare le connessioni (se ve ne sono) tra la biodiversità  e la nutrizione umana; in particolare si vuole capire se una perdita di biodiversità  e di agrodiversità  puಠinfluire negativamente sulla disponibilità  alimentare, sia in termini quantitativi (sottonutrizione) e sia in termini qualitativi (carenze nutrizionali ed obesità ). Pertanto, nel presente studio si descrive il percorso metodologico che, partendo da un'attenta analisi della letteratura, passa attraverso la costruzione di una banca dati e la strutturazione di un modello dinamico, con il duplice obiettivo di individuare le relazioni pi๠significative tra le numerose variabili in gioco e di restituire una valutazione quali-quantitativa dei flussi che tra di esse si realizzano.

Biodiversità  e nutrizione: un modello dinamico per l'analisi quali-quantitativa dei sistemi agroalimentari

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2013

Abstract

Il presente lavoro di dottorato si propone di indagare le complesse relazioni tra biodiversità  e nutrizione, con particolare riguardo a due fenomeni: da un lato la crescente e inarrestabile perdita di biodiversità  a tutti i livelli (specifico, ecosistemico, agrario) e dall'altro il paradosso alimentare per il quale crescono in tutto il mondo sottonutrizione ed obesità  che rappresentano i due principali problemi legati al cibo. L'agricoltura moderna ha reso la produzione di cibo indipendente dai limiti degli ecosistemi locali attraverso l'uso di input prelevati altrove. L'uso di fertilizzanti di sintesi ha favorito l'introduzione di specie e varietà  non autoctone, ad alta resa ma altamente dipendenti da questi input, come pure l'introduzione di razze ibride per le quali non si ricorre pi๠al foraggio prodotto localmente ma a fonti nutrizionali completamente estranee, non solo ai luoghi di allevamento ma anche alla stessa fisiologia animale. La grande disponibilità  di combustibile fossile che ha caratterizzato l'economia del secolo scorso ha anche comportato l'intensificarsi dei processi di trasformazione e di manipolazione degli alimenti, come anche dei trasporti a lunga distanza delle merci prodotte. I sistemi di produzione e distribuzione alimentare hanno reso disponibili quantità  crescenti di cibo a prezzi sempre pi๠bassi, soprattutto nei paesi sviluppati e indipendentemente dalla disponibilità  locale di risorse naturali. L'urbanizzazione ha poi reso il consumatore sempre meno consapevole dei legami tra risorsa naturale e cibo; infine, la globalizzazione ha reso sempre pi๠omogeneo il modello alimentare nei paesi di tutto il mondo, senza risparmiare nessun contesto socio-culturale. La complessità  e la molteplicità  di aspetti coinvolti suggeriscono di avere un approccio olistico nell'analisi del sistema agroalimentare, cercando in tal modo di costruire un percorso logico ed operativo in grado di evidenziare le connessioni (se ve ne sono) tra la biodiversità  e la nutrizione umana; in particolare si vuole capire se una perdita di biodiversità  e di agrodiversità  puಠinfluire negativamente sulla disponibilità  alimentare, sia in termini quantitativi (sottonutrizione) e sia in termini qualitativi (carenze nutrizionali ed obesità ). Pertanto, nel presente studio si descrive il percorso metodologico che, partendo da un'attenta analisi della letteratura, passa attraverso la costruzione di una banca dati e la strutturazione di un modello dinamico, con il duplice obiettivo di individuare le relazioni pi๠significative tra le numerose variabili in gioco e di restituire una valutazione quali-quantitativa dei flussi che tra di esse si realizzano.
2013
it
Biodiversità 
Obesità 
Settori Disciplinari MIUR::Scienze agrarie e veterinarie::ECONOMIA ED ESTIMO RURALE
Sistemi agroalimentari
Sottonutrizione
Università degli Studi del Molise
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/232298
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMOL-232298