L'auto-monitoraggio (self-monitoring) rientra nel pi๠ampio ambito delle strategie di auto-regolazione, competenza trasversale, questa, che facilita la gestione autonoma del proprio processo di apprendimento e che rende l'individuo capace di "imparare a imparare". à© una strategia che grazie a un controllo costante sul percorso di apprendimento promuove e sviluppa consapevolezza nel soggetto che la pratica. Componenti essenizali dell'auto-monitoraggio sono l'auto-osservazione o auto-valutazione, l'auto-registrazione del comportamento target, unitamente alla rappresentazione grafica dei risultati. Esistono, oggi, due tipologie di auto-monitoraggio particolarmente utilizzate in ambito educativo e sulle quali la ricerca si sta maggiormente focalizzando: auto-monitoraggio dell'attenzione (SMA-self-monitoring of attention, Hallahan e Sapona, 1983) e auto-monitoraggio della performance (SMP-self-monitoring of performance, Reid e Harris, 1989). Entrambe le procedure mirano ad incrementare nei soggetti, specifi aspetti del comportamento attentivo (comportamento on-task) e migliorare la performance scolastica, sia in termini di accuratezza che di velocità . Lo studio indaga gli effetti dell'applicazione delle procedure di auto-monitoraggio, sia SMA che SMP, sul comportamento on-task e sulla performance scolastica in matematica (operazioni e problemi aritmetici) di alunni della scuola primaria, in un contesto di classe. Si valuta, inoltre, se una metodologia cosଠcentrata sull'alunno puಠinfluenzare anche variabili meta-cognitive, come lo stile attributivo, in una direzione funzionale all'apprendimento. I dati raccolti indicano che le procedure di auto-monitoraggio possono influenzare positivamente i fattori monitorati e possono essere facilmente applicate anche durante il normale svolgimento della lezione senza compromettere lo stile della classe.
Effetti dell'auto-monitoraggio su bambini della scuola primaria
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2009
Abstract
L'auto-monitoraggio (self-monitoring) rientra nel pi๠ampio ambito delle strategie di auto-regolazione, competenza trasversale, questa, che facilita la gestione autonoma del proprio processo di apprendimento e che rende l'individuo capace di "imparare a imparare". à© una strategia che grazie a un controllo costante sul percorso di apprendimento promuove e sviluppa consapevolezza nel soggetto che la pratica. Componenti essenizali dell'auto-monitoraggio sono l'auto-osservazione o auto-valutazione, l'auto-registrazione del comportamento target, unitamente alla rappresentazione grafica dei risultati. Esistono, oggi, due tipologie di auto-monitoraggio particolarmente utilizzate in ambito educativo e sulle quali la ricerca si sta maggiormente focalizzando: auto-monitoraggio dell'attenzione (SMA-self-monitoring of attention, Hallahan e Sapona, 1983) e auto-monitoraggio della performance (SMP-self-monitoring of performance, Reid e Harris, 1989). Entrambe le procedure mirano ad incrementare nei soggetti, specifi aspetti del comportamento attentivo (comportamento on-task) e migliorare la performance scolastica, sia in termini di accuratezza che di velocità . Lo studio indaga gli effetti dell'applicazione delle procedure di auto-monitoraggio, sia SMA che SMP, sul comportamento on-task e sulla performance scolastica in matematica (operazioni e problemi aritmetici) di alunni della scuola primaria, in un contesto di classe. Si valuta, inoltre, se una metodologia cosଠcentrata sull'alunno puಠinfluenzare anche variabili meta-cognitive, come lo stile attributivo, in una direzione funzionale all'apprendimento. I dati raccolti indicano che le procedure di auto-monitoraggio possono influenzare positivamente i fattori monitorati e possono essere facilmente applicate anche durante il normale svolgimento della lezione senza compromettere lo stile della classe.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/232739
URN:NBN:IT:UNIPR-232739