Nella scuola della società  globalizzata, se si considera ciascun individuo come portatore di una †˜cultura', un percorso educativo-didattico non puಠche essere inter-culturale, si ਠscelto cosଠdi centrare il focus del lavoro sulla classe e, soprattutto, su chi ne ha in carico la gestione. Nello specifico, a motivare l'attività  di ricerca sono stati i seguenti interrogativi: quali riferimenti pratici, gnoseologici e assiologici possono rivelarsi funzionali per gli insegnanti in servizio (e in formazione) impegnati nelle odierne classi †˜globali'? Provando a delineare alcune possibili risposte agli interrogativi sovraesposti, il progetto di ricerca ਠstato articolato in quattro parti. Nella prima parte, attraverso tre esemplificazioni, si sono evidenziate le principali caratteristiche che permettono di qualificare, in senso deweyano, come democratica una pratica formativa. Offrendo agli studenti opportunità  per riflettere e condizioni per esperienze in grado di prepararli, come futuri adulti, a vivere e ad agire in modo responsabile in un mondo che diventerà , prima o poi, il loro mondo, si ਠscelta l'educazione democratica per il valore aggiunto che puಠapportare a un percorso scolastico di qualsiasi ordine e grado. Nella seconda parte, utilizzando il paradigma costruttivista, in particolare il costruttivismo socio-culturale, attraverso i lavori di Gardner e Bruner si ਠproposto per i docenti impegnati in classi multiculturali un modus operandi dinamico, pluri-centrato sul gruppo classe e centripeto rispetto a ogni singolo allievo, rifuggendo al contempo da qualunque senso di reificata identità . L'inter-cultura presuppone il considerare ogni studente soprattutto come espressione di un'unicità , al di là  di quelle che possono essere le appartenenze categoriali attribuite. Nel terzo capitolo, presentando tre diverse tipologie di spazi di apprendimento (closed space, why space, further space) caratterizzati da un diverso grado di democraticità  inter-culturale, si ਠintrodotto il concetto di libertà -per. Se l'inter-cultura presuppone la democrazia, ai discenti dovrebbe essere data la possibilità  di muoversi, all'interno di setting educativo-didattici diversi, per imparare †" apprendendo †" a confrontarsi con l'†˜autorità '. Nell'ultima parte, riguardante la ricerca di una prospettiva assiologica, indagando il concetto di umanità  in ambito formativo, attraverso il lavoro di Maslow su quelli che l'autore considera i bisogni fondamentali per un essere umano, l'argomentazione ha avuto per oggetto l'idea di umanità  come un a-priori situazionale possibile, un orizzonte di senso (morale/etico) attraverso il quale l'insegnante puಠrelazionarsi a ogni discente come a un dato (di vita) vissuto bisognoso, per comprendersi, di essere compreso.

Insegnamento e intercultura. Pratiche, condizioni, valori: coordinate possibili

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2015

Abstract

Nella scuola della società  globalizzata, se si considera ciascun individuo come portatore di una †˜cultura', un percorso educativo-didattico non puಠche essere inter-culturale, si ਠscelto cosଠdi centrare il focus del lavoro sulla classe e, soprattutto, su chi ne ha in carico la gestione. Nello specifico, a motivare l'attività  di ricerca sono stati i seguenti interrogativi: quali riferimenti pratici, gnoseologici e assiologici possono rivelarsi funzionali per gli insegnanti in servizio (e in formazione) impegnati nelle odierne classi †˜globali'? Provando a delineare alcune possibili risposte agli interrogativi sovraesposti, il progetto di ricerca ਠstato articolato in quattro parti. Nella prima parte, attraverso tre esemplificazioni, si sono evidenziate le principali caratteristiche che permettono di qualificare, in senso deweyano, come democratica una pratica formativa. Offrendo agli studenti opportunità  per riflettere e condizioni per esperienze in grado di prepararli, come futuri adulti, a vivere e ad agire in modo responsabile in un mondo che diventerà , prima o poi, il loro mondo, si ਠscelta l'educazione democratica per il valore aggiunto che puಠapportare a un percorso scolastico di qualsiasi ordine e grado. Nella seconda parte, utilizzando il paradigma costruttivista, in particolare il costruttivismo socio-culturale, attraverso i lavori di Gardner e Bruner si ਠproposto per i docenti impegnati in classi multiculturali un modus operandi dinamico, pluri-centrato sul gruppo classe e centripeto rispetto a ogni singolo allievo, rifuggendo al contempo da qualunque senso di reificata identità . L'inter-cultura presuppone il considerare ogni studente soprattutto come espressione di un'unicità , al di là  di quelle che possono essere le appartenenze categoriali attribuite. Nel terzo capitolo, presentando tre diverse tipologie di spazi di apprendimento (closed space, why space, further space) caratterizzati da un diverso grado di democraticità  inter-culturale, si ਠintrodotto il concetto di libertà -per. Se l'inter-cultura presuppone la democrazia, ai discenti dovrebbe essere data la possibilità  di muoversi, all'interno di setting educativo-didattici diversi, per imparare †" apprendendo †" a confrontarsi con l'†˜autorità '. Nell'ultima parte, riguardante la ricerca di una prospettiva assiologica, indagando il concetto di umanità  in ambito formativo, attraverso il lavoro di Maslow su quelli che l'autore considera i bisogni fondamentali per un essere umano, l'argomentazione ha avuto per oggetto l'idea di umanità  come un a-priori situazionale possibile, un orizzonte di senso (morale/etico) attraverso il quale l'insegnante puಠrelazionarsi a ogni discente come a un dato (di vita) vissuto bisognoso, per comprendersi, di essere compreso.
2015
it
Democrazia
Insegnamento
Libertà 
Multiculturalità 
Settori Disciplinari MIUR::Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche::DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
Umanità 
Università degli Studi del Molise
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/243867
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMOL-243867