La ricerca si propone di indagare la frontiera tra Stati Uniti e Messico, in particolare l'"espacio fronterizo" tra Arizona e Sonora nella seconda metà  del Novecento. Le trasformazioni attuali hanno imposto all'attenzione degli studiosi la ridefinizione dello spazio globale, i suoi confini e i processi di formazione delle identità  culturali. La frontiera tra Messico e Stati Uniti ਠun punto di vista privilegiato per comprendere come le forme di appropriazione dei territori si intreccino con i confini, materiali e immateriali, che agiscono sui corpi dei migranti. Gli storici nordamericanisti e sudamericanisti individuano diverse tipologie di frontiere che hanno formato il continente americano attraverso un movimento di occupazione delle terre, dispiegatosi in molteplici "cicli di produzione" del capitale, l'applicazione di strategie difensive e offensive per il controllo del territorio e l'integrazione dei soggetti "altri? che lo vivono. L'incontro tra due colonialismi differenti sulla frontiera mette al centro delle trasformazioni storiche la popolazione e i processi di razializzazione che definiscono la formazione dell'identità  nazionale. Nel panorama tardo novecentesco degli studi sulla frontiera, le ricerche dei Border e Cultural Studies focalizzano la loro attenzione sulle proprietà  simboliche del confine e i processi di separazione e gerarchizzazione dei migranti da entrambi i lati della linea. Tale apparato critico ਠla cornice teorica all'interno della quale ਠpossibile leggere le trasformazioni storiche occorse dalla guerra tra Messico e U.S.A. (1848) fino alla firma del trattato del NAFTA/TLCAN (1994). Tale arco temporale ਠl'oggetto di studio della prima parte della ricerca, utile a dar conto dei pi๠importanti processi storici che legano il Messico e gli Stati Uniti d'America: la colonizzazione e la rivoluzione messicana, le diverse politiche migratorie che si impongono sui migranti, fino alle deportazioni a seguito della Grande Depressione e i reimpatri a opera del governo messicano. La Seconda Guerra Mondiale ਠl'occasione in cui viene avviato un programma di importazione della forza? lavoro negli U.S.A., il Programa Bracero, che comporta numerosi attriti tra i migranti e i messico-­americani, spesso contrapposti nei conflitti sul lavoro. L'imponente operazione di deportazione nel 1954 (Operation Wetback) segna la possibilità  di una nuova coesione tra il movimento dei chicano per i diritti civili e le associazioni in sostegno dei migranti. L'installazione delle maquiladora lungo il confine dal 1964 segna irreversibilmente lo spazio della frontiera mutandone la geografia, mentre la firma del trattato NAFTA/TLCAN sancisce la libera circolazione delle merci e l'Operation Gatekeeper istituisce la completa militarizzazione del confine. La seconda parte della ricerca si concentra sullo studio della frontiera tra Arizona e Sonora, in particolare dei diversi cicli produttivi (miniere, terra e lavoro migrante nelle maquiladoras) con particolare attenzione agli effetti del capitalismo desertico nella border town di Nogales. Ad ognuna di queste "frontiere vive? si associa una particolare rappresentazione dei corpi migranti, cifra delle violente discriminazioni a cui sono sottoposti in uno spazio in cui i soggetti vivono continuamente in-­between. Sin dagli anni Ottanta, l'imposizione di un confine militarizzato e di una guerra a bassa intensità  stravolge le reti affettive dei migranti, le loro pratiche di vita quotidiana e segna irreversibilmente la frontiera. Le strategie di resistenza dei migranti e la loro capacità  di alimentare un tessuto culturale permettono di mantenere vivo questo spazio nonostante le linee militarizzate, le tratte dello sfruttamento e i corridoi della produzione. Questo paesaggio migratorio compone una complessa regione transnazionale che non si esaurisce mai nella linea o in due nazionalità  distinte, ma vive in un espacio fronterizo dove corpi differenti sono tradotti in una storia comune.

Espacio fronterizo : confini, migrazione e conflitti tra Arizona e Sonora

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2013

Abstract

La ricerca si propone di indagare la frontiera tra Stati Uniti e Messico, in particolare l'"espacio fronterizo" tra Arizona e Sonora nella seconda metà  del Novecento. Le trasformazioni attuali hanno imposto all'attenzione degli studiosi la ridefinizione dello spazio globale, i suoi confini e i processi di formazione delle identità  culturali. La frontiera tra Messico e Stati Uniti ਠun punto di vista privilegiato per comprendere come le forme di appropriazione dei territori si intreccino con i confini, materiali e immateriali, che agiscono sui corpi dei migranti. Gli storici nordamericanisti e sudamericanisti individuano diverse tipologie di frontiere che hanno formato il continente americano attraverso un movimento di occupazione delle terre, dispiegatosi in molteplici "cicli di produzione" del capitale, l'applicazione di strategie difensive e offensive per il controllo del territorio e l'integrazione dei soggetti "altri? che lo vivono. L'incontro tra due colonialismi differenti sulla frontiera mette al centro delle trasformazioni storiche la popolazione e i processi di razializzazione che definiscono la formazione dell'identità  nazionale. Nel panorama tardo novecentesco degli studi sulla frontiera, le ricerche dei Border e Cultural Studies focalizzano la loro attenzione sulle proprietà  simboliche del confine e i processi di separazione e gerarchizzazione dei migranti da entrambi i lati della linea. Tale apparato critico ਠla cornice teorica all'interno della quale ਠpossibile leggere le trasformazioni storiche occorse dalla guerra tra Messico e U.S.A. (1848) fino alla firma del trattato del NAFTA/TLCAN (1994). Tale arco temporale ਠl'oggetto di studio della prima parte della ricerca, utile a dar conto dei pi๠importanti processi storici che legano il Messico e gli Stati Uniti d'America: la colonizzazione e la rivoluzione messicana, le diverse politiche migratorie che si impongono sui migranti, fino alle deportazioni a seguito della Grande Depressione e i reimpatri a opera del governo messicano. La Seconda Guerra Mondiale ਠl'occasione in cui viene avviato un programma di importazione della forza? lavoro negli U.S.A., il Programa Bracero, che comporta numerosi attriti tra i migranti e i messico-­americani, spesso contrapposti nei conflitti sul lavoro. L'imponente operazione di deportazione nel 1954 (Operation Wetback) segna la possibilità  di una nuova coesione tra il movimento dei chicano per i diritti civili e le associazioni in sostegno dei migranti. L'installazione delle maquiladora lungo il confine dal 1964 segna irreversibilmente lo spazio della frontiera mutandone la geografia, mentre la firma del trattato NAFTA/TLCAN sancisce la libera circolazione delle merci e l'Operation Gatekeeper istituisce la completa militarizzazione del confine. La seconda parte della ricerca si concentra sullo studio della frontiera tra Arizona e Sonora, in particolare dei diversi cicli produttivi (miniere, terra e lavoro migrante nelle maquiladoras) con particolare attenzione agli effetti del capitalismo desertico nella border town di Nogales. Ad ognuna di queste "frontiere vive? si associa una particolare rappresentazione dei corpi migranti, cifra delle violente discriminazioni a cui sono sottoposti in uno spazio in cui i soggetti vivono continuamente in-­between. Sin dagli anni Ottanta, l'imposizione di un confine militarizzato e di una guerra a bassa intensità  stravolge le reti affettive dei migranti, le loro pratiche di vita quotidiana e segna irreversibilmente la frontiera. Le strategie di resistenza dei migranti e la loro capacità  di alimentare un tessuto culturale permettono di mantenere vivo questo spazio nonostante le linee militarizzate, le tratte dello sfruttamento e i corridoi della produzione. Questo paesaggio migratorio compone una complessa regione transnazionale che non si esaurisce mai nella linea o in due nazionalità  distinte, ma vive in un espacio fronterizo dove corpi differenti sono tradotti in una storia comune.
2013
it
Categorie ISI-CRUI::Scienze politiche e sociali::Social Work & Social Policy
confini
frontiere
Messico
Scienze politiche e sociali
Settori Disciplinari MIUR::Scienze politiche e sociali::STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE
USA
Università degli Studi Roma Tre
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/244210
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA3-244210