Negli ultimi anni si ਠassistito alla crescita costante dell'esigenza, da parte delle autorità cosଠcome dei singoli individui, di incrementare la sicurezza contro le frodi; in particolare per quanto riguarda quella legata all'autenticità e alla provenienza garantita degli oggetti. I sistemi di sicurezza tradizionali sono realizzati, quasi esclusivamente, con delle tecnologie che con il tempo possono diventare semplici ed economiche, ciಠgrazie agli sviluppi tecnologici dei mercati; pertanto quello che ora potrebbe essere considerato come antieconomico e complesso puಠdivenire con il tempo oggetto d'interesse per eventuali frodi; inoltre un bene durevole, col trascorrere del tempo, potrebbe acquistare un valore tale per cui l'utilizzo di tecnologie di duplicazione, inizialmente costose, diventano economicamente convenienti. Affinchà© una tecnologia possa essere considerata utile all'anti-contraffazione deve avere anche una durata paragonabile a quella del bene da proteggere; questa condizione, per le tecnologie attualmente in uso, non sempre ਠrispettata. L'elevata concorrenza effettuata, specialmente dai paesi emergenti, sfrutta gli investimenti e l'inventiva delle aziende leader per sottrarre loro quote di mercato con prodotti palesemente contraffatti o realizzati in modo molto simile al brand che intendono †œattaccare†�. Sul mercato si rilevano quotidianamente situazioni di contraffazione e di mercato parallelo; il brand subisce gravi danni di immagine, mentre i mercati paralleli danneggiano mercati consolidati a maggiore marginalità , oltre a creare conflittualità con la rete vendita ufficiale. Non tutti i fenomeni di contraffazione puntano allo stesso scopo. Talvolta il prodotto ਠcontraffatto in modo palese e veicolato attraverso canali di vendita chiaramente non ufficiali, una situazione che paradossalmente crea un effetto positivo; diffonde il brand (e il desiderio di possederlo) attraverso una clientela che non potrebbe accederne e consapevole di possedere un falso (ciಠal di là della legislazione). Talvolta il brand viene invece contraffatto in modo molto accurato e veicolato attraverso canali plausibili, in questo caso si creano contemporaneamente due danni: l'utente crede di acquistare un prodotto originale a un prezzo vantaggioso e il brand perde una vendita. L'unico modo per contrastare questi fenomeni ਠconsentire l'identificazione certa del prodotto e la sua tracciabilità durante tutti i passaggi della catena di distribuzione. Le industrie del fashion si propongono sul mercato come aziende consolidate, fortemente strutturate e organizzate, capaci di gestire logiche di filiera produttiva e di mercato a livello internazionale. Un mercato globale caratterizzato da una forte delocalizzazione della produzione e dalla decentralizzazione delle attività , nell'ottica della crescita di competitività , ha tuttavia comportato numerose problematiche, causate soprattutto dall'impossibilità , per l'azienda, di monitorare con certezza attività , risorse, prodotti. Le criticità sono trasversali a tutti gli stadi della filiera, e sono in gran parte riconducibili a un problema fondamentale: l'impossibilità di accertare l'identità univoca del singolo prodotto. Oggigiorno, vista la delocalizzazione della produzione, ਠoneroso assegnare un nome o un numero di serie univoco e non †œclonabile†� al singolo prodotto. L'assenza del riconoscimento †œunico†� non consente una tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera, nonostante le numerosissime tecnologie presenti sul mercato. La quasi totalità dei metodi utilizzati per l'anticontraffazione, si basano su caratteristiche aggiunte all'oggetto. La filosofia finora adottata, prevede di inserire dei †œmarchi/caratteristiche†� utilizzando tecniche complesse e costose. In questo modo, si rende economicamente sconveniente duplicarle. La semplice commercializzazione di oggetti senza il corretto marchio/caratteristica consente l'individuazione della frode. L'inserimento di marchi e caratteristiche †œcomplessi†� ed economicamente onerosi, fa sଠche tali sistemi possano essere utilizzati solo su oggetti di valore economico †œconsiderevole†�. Inoltre, con il progredire della tecnologia, la clonazione delle caratteristiche aggiunte diventa sempre pi๠semplice e compatibile economicamente. Oggetto del lavoro presentato in questa tesi ਠstato quello di cercare di contrastare la clonazione di un oggetto mediante la ricerca di caratteristiche †œinstinseche†�, alla stregua della biometria, che consentissero di identificare univocamente l'oggetto stesso. La teoria che permette un'identificazione di un oggetto in maniera univoca va con il nome di Hylemetria; questa richiede che la caratteristica utilizzata per l'identificazione debba avere le seguenti proprietà : essere unica, numerabile, non-invasiva, coerente, concisa, robusta, resistente alla contraffazione. Qualunque caratteristica che sia randomica e difficile/impossibile da riprodurre puಠpotenzialmente essere una caratteristica Hylemetrica. Nel settore della moda, gli attuali sistemi sono basati quasi esclusivamente sul riconoscimento visivo di dettagli. Scopo quindi della tesi ਠstata quella di cercare e proporre un sistema che consentisse al singolo capo di moda di essere identificato come unico ed essere totalmente verificabile come tale. Lo studio inizia con l'analisi di tutte le tecnologie anticontraffazione oggi presenti sul mercato, sia per mercati globali che di nicchia, ciಠal fine di avere un quadro completo di tutte le soluzioni esistenti, con la definizione dei vantaggi e svantaggi nell'applicazione delle stesse agli oggetti e le relative tutele in termini di sicurezza. Le tecnologie anti-contraffazione possono quindi essere divise in quattro categorie analizzate approfonditamente: visibili (overt), progettate in modo da permettere all'utente finale di verificare l'autenticità di un oggetto su cui ਠposto (es. ODV, ologrammi, inchiostri a colorazione variabile), invisibili (covert), anche se sono invisibili ad occhio nudo (stampa invisibile, filigrane), permettono al proprietario del marchio di fabbrica di identificare i prodotti contraffatti; tecniche forensi, soluzioni ad alta-tecnologia che richiedono test di laboratorio o kit per test elaborati per valutare la loro l'autenticità ; †œSegui e traccia†� (Track and Trace) che consiste nell'assegnare, durante la produzione, un'unica identità ad ogni stock o al singolo pezzo, che poi rimane per tutta la catena di distribuzione sino al consumatore, tracciandone il percorso completo. La tecnologia segui/traccia presenta molte funzioni distinte: traccia un singolo oggetto attraverso tutta la catena di distribuzione, in ogni suo punto, conserva il percorso ed i passaggi eseguiti a seconda dei punti di controllo decisi a priori, permette l'autenticazione della data e dell'ora del pacco o dell'unità in cui sono applicati. Tale soluzione rappresenta quindi una soluzione migliore rispetto alle precedenti in relazione alla ricerca effettuata nella tesi. La tecnica fornisce anche altri importanti vantaggi quale un'elevata capacità di memorizzazione un elevato livello di sicurezza. Le soluzioni, all'interno di questa tecnica, che consentirebbero l'incorporazione dei dati in un capo di abbigliamento, sono due: †œCodici a barre†� e RFID. I primi, in particolare i pi๠evoluti 2D (datamatrix, Qcode, VSCode, VIsual Code, Shotcode, Colorcode), pur incorporando l'identità del prodotto presentano una scarsa capacità di memorizzazione e salvo alcune soluzioni anche una scarsa sicurezza. Gli RFID forniscono un controllo totale, pur necessitando comunque di ulteriori definizioni degli standard. Inoltre, consentono un pieno automatismo, la possibilità di scambio di dati in maniera bidirezionale fra il lettore ed il tag e come detto pocanzi una capacità di memorizzazione potenzialmente elevata, campo fisico di lettura ampio da pochi centimetri ad alcuni metri.
Tecniche hylemetriche per autenticazione : metodologie biometriche applicate ad oggetti inanimati
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2015
Abstract
Negli ultimi anni si ਠassistito alla crescita costante dell'esigenza, da parte delle autorità cosଠcome dei singoli individui, di incrementare la sicurezza contro le frodi; in particolare per quanto riguarda quella legata all'autenticità e alla provenienza garantita degli oggetti. I sistemi di sicurezza tradizionali sono realizzati, quasi esclusivamente, con delle tecnologie che con il tempo possono diventare semplici ed economiche, ciಠgrazie agli sviluppi tecnologici dei mercati; pertanto quello che ora potrebbe essere considerato come antieconomico e complesso puಠdivenire con il tempo oggetto d'interesse per eventuali frodi; inoltre un bene durevole, col trascorrere del tempo, potrebbe acquistare un valore tale per cui l'utilizzo di tecnologie di duplicazione, inizialmente costose, diventano economicamente convenienti. Affinchà© una tecnologia possa essere considerata utile all'anti-contraffazione deve avere anche una durata paragonabile a quella del bene da proteggere; questa condizione, per le tecnologie attualmente in uso, non sempre ਠrispettata. L'elevata concorrenza effettuata, specialmente dai paesi emergenti, sfrutta gli investimenti e l'inventiva delle aziende leader per sottrarre loro quote di mercato con prodotti palesemente contraffatti o realizzati in modo molto simile al brand che intendono †œattaccare†�. Sul mercato si rilevano quotidianamente situazioni di contraffazione e di mercato parallelo; il brand subisce gravi danni di immagine, mentre i mercati paralleli danneggiano mercati consolidati a maggiore marginalità , oltre a creare conflittualità con la rete vendita ufficiale. Non tutti i fenomeni di contraffazione puntano allo stesso scopo. Talvolta il prodotto ਠcontraffatto in modo palese e veicolato attraverso canali di vendita chiaramente non ufficiali, una situazione che paradossalmente crea un effetto positivo; diffonde il brand (e il desiderio di possederlo) attraverso una clientela che non potrebbe accederne e consapevole di possedere un falso (ciಠal di là della legislazione). Talvolta il brand viene invece contraffatto in modo molto accurato e veicolato attraverso canali plausibili, in questo caso si creano contemporaneamente due danni: l'utente crede di acquistare un prodotto originale a un prezzo vantaggioso e il brand perde una vendita. L'unico modo per contrastare questi fenomeni ਠconsentire l'identificazione certa del prodotto e la sua tracciabilità durante tutti i passaggi della catena di distribuzione. Le industrie del fashion si propongono sul mercato come aziende consolidate, fortemente strutturate e organizzate, capaci di gestire logiche di filiera produttiva e di mercato a livello internazionale. Un mercato globale caratterizzato da una forte delocalizzazione della produzione e dalla decentralizzazione delle attività , nell'ottica della crescita di competitività , ha tuttavia comportato numerose problematiche, causate soprattutto dall'impossibilità , per l'azienda, di monitorare con certezza attività , risorse, prodotti. Le criticità sono trasversali a tutti gli stadi della filiera, e sono in gran parte riconducibili a un problema fondamentale: l'impossibilità di accertare l'identità univoca del singolo prodotto. Oggigiorno, vista la delocalizzazione della produzione, ਠoneroso assegnare un nome o un numero di serie univoco e non †œclonabile†� al singolo prodotto. L'assenza del riconoscimento †œunico†� non consente una tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera, nonostante le numerosissime tecnologie presenti sul mercato. La quasi totalità dei metodi utilizzati per l'anticontraffazione, si basano su caratteristiche aggiunte all'oggetto. La filosofia finora adottata, prevede di inserire dei †œmarchi/caratteristiche†� utilizzando tecniche complesse e costose. In questo modo, si rende economicamente sconveniente duplicarle. La semplice commercializzazione di oggetti senza il corretto marchio/caratteristica consente l'individuazione della frode. L'inserimento di marchi e caratteristiche †œcomplessi†� ed economicamente onerosi, fa sଠche tali sistemi possano essere utilizzati solo su oggetti di valore economico †œconsiderevole†�. Inoltre, con il progredire della tecnologia, la clonazione delle caratteristiche aggiunte diventa sempre pi๠semplice e compatibile economicamente. Oggetto del lavoro presentato in questa tesi ਠstato quello di cercare di contrastare la clonazione di un oggetto mediante la ricerca di caratteristiche †œinstinseche†�, alla stregua della biometria, che consentissero di identificare univocamente l'oggetto stesso. La teoria che permette un'identificazione di un oggetto in maniera univoca va con il nome di Hylemetria; questa richiede che la caratteristica utilizzata per l'identificazione debba avere le seguenti proprietà : essere unica, numerabile, non-invasiva, coerente, concisa, robusta, resistente alla contraffazione. Qualunque caratteristica che sia randomica e difficile/impossibile da riprodurre puಠpotenzialmente essere una caratteristica Hylemetrica. Nel settore della moda, gli attuali sistemi sono basati quasi esclusivamente sul riconoscimento visivo di dettagli. Scopo quindi della tesi ਠstata quella di cercare e proporre un sistema che consentisse al singolo capo di moda di essere identificato come unico ed essere totalmente verificabile come tale. Lo studio inizia con l'analisi di tutte le tecnologie anticontraffazione oggi presenti sul mercato, sia per mercati globali che di nicchia, ciಠal fine di avere un quadro completo di tutte le soluzioni esistenti, con la definizione dei vantaggi e svantaggi nell'applicazione delle stesse agli oggetti e le relative tutele in termini di sicurezza. Le tecnologie anti-contraffazione possono quindi essere divise in quattro categorie analizzate approfonditamente: visibili (overt), progettate in modo da permettere all'utente finale di verificare l'autenticità di un oggetto su cui ਠposto (es. ODV, ologrammi, inchiostri a colorazione variabile), invisibili (covert), anche se sono invisibili ad occhio nudo (stampa invisibile, filigrane), permettono al proprietario del marchio di fabbrica di identificare i prodotti contraffatti; tecniche forensi, soluzioni ad alta-tecnologia che richiedono test di laboratorio o kit per test elaborati per valutare la loro l'autenticità ; †œSegui e traccia†� (Track and Trace) che consiste nell'assegnare, durante la produzione, un'unica identità ad ogni stock o al singolo pezzo, che poi rimane per tutta la catena di distribuzione sino al consumatore, tracciandone il percorso completo. La tecnologia segui/traccia presenta molte funzioni distinte: traccia un singolo oggetto attraverso tutta la catena di distribuzione, in ogni suo punto, conserva il percorso ed i passaggi eseguiti a seconda dei punti di controllo decisi a priori, permette l'autenticazione della data e dell'ora del pacco o dell'unità in cui sono applicati. Tale soluzione rappresenta quindi una soluzione migliore rispetto alle precedenti in relazione alla ricerca effettuata nella tesi. La tecnica fornisce anche altri importanti vantaggi quale un'elevata capacità di memorizzazione un elevato livello di sicurezza. Le soluzioni, all'interno di questa tecnica, che consentirebbero l'incorporazione dei dati in un capo di abbigliamento, sono due: †œCodici a barre†� e RFID. I primi, in particolare i pi๠evoluti 2D (datamatrix, Qcode, VSCode, VIsual Code, Shotcode, Colorcode), pur incorporando l'identità del prodotto presentano una scarsa capacità di memorizzazione e salvo alcune soluzioni anche una scarsa sicurezza. Gli RFID forniscono un controllo totale, pur necessitando comunque di ulteriori definizioni degli standard. Inoltre, consentono un pieno automatismo, la possibilità di scambio di dati in maniera bidirezionale fra il lettore ed il tag e come detto pocanzi una capacità di memorizzazione potenzialmente elevata, campo fisico di lettura ampio da pochi centimetri ad alcuni metri.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/247150
URN:NBN:IT:UNIROMA3-247150