Come àƒ¨ possibile costruire cittàƒÂ accoglienti, inclusive e plurali? Da dove cominciare e con quali strumenti critici e pratici àƒ¨ possibile innescare dei processi di trasformazione in tal senso? Per rispondere a queste domande la tesi si concentra nel ricercare gli spazi e le pratiche in cui sia possibile riconfigurare il rapporto, talvolta conflittuale, fra le ࢠtraiettorie simultaneeࢠ(Massey) che abitano lࢠarcipelago (Cacciari) urbano attuale. Emergono cosàƒ¬ da un lato gli spazi di Soglia, come quei terreni liminali, indecisi, ambigui, instabili, ibridi, in cui àƒ¨ possibile ripensare il rapporto fra le parti e dallࢠaltro la pratica dellࢠAbitare come lࢠopportunitàƒÂ di creare una connessione attraverso lo sguardo, il corpo e lo spazio, fra alteritàƒÂ . Il lavoro nasce dalla convinzione che il rapporto con lࢠAltro si debba ricercare in quella distanza che separa entitàƒÂ distinte e la cui misura àƒ¨ determinata da una complessa stratificazione di condizioni sociali, economiche, culturali, politiche che fanno del limite uno spazio di frontiera. La tesi si compone di due parti: la prima in cui si costruisce un quadro teorico-critico di riferimento, atto a rivelare le potenzialitàƒÂ insite negli spazi di Soglia e nella pratica dellࢠAbitare; la seconda parte invece si sofferma ad osservare un luogo specifico, le Manifatture Knos a Lecce, in cui il quadro metodologico-operativo enunciato nella prima parte trova un efficace campo di osservazione e sperimentazione nel percorso che dagli Incontri del Terzo Luogo sta via via portando verso la formazione di una Scuola del Terzo Luogo.
Abitare la soglia : spazi e pratiche per una cittàƒÂ plurale
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2015
Abstract
Come àƒ¨ possibile costruire cittàƒÂ accoglienti, inclusive e plurali? Da dove cominciare e con quali strumenti critici e pratici àƒ¨ possibile innescare dei processi di trasformazione in tal senso? Per rispondere a queste domande la tesi si concentra nel ricercare gli spazi e le pratiche in cui sia possibile riconfigurare il rapporto, talvolta conflittuale, fra le ࢠtraiettorie simultaneeࢠ(Massey) che abitano lࢠarcipelago (Cacciari) urbano attuale. Emergono cosàƒ¬ da un lato gli spazi di Soglia, come quei terreni liminali, indecisi, ambigui, instabili, ibridi, in cui àƒ¨ possibile ripensare il rapporto fra le parti e dallࢠaltro la pratica dellࢠAbitare come lࢠopportunitàƒÂ di creare una connessione attraverso lo sguardo, il corpo e lo spazio, fra alteritàƒÂ . Il lavoro nasce dalla convinzione che il rapporto con lࢠAltro si debba ricercare in quella distanza che separa entitàƒÂ distinte e la cui misura àƒ¨ determinata da una complessa stratificazione di condizioni sociali, economiche, culturali, politiche che fanno del limite uno spazio di frontiera. La tesi si compone di due parti: la prima in cui si costruisce un quadro teorico-critico di riferimento, atto a rivelare le potenzialitàƒÂ insite negli spazi di Soglia e nella pratica dellࢠAbitare; la seconda parte invece si sofferma ad osservare un luogo specifico, le Manifatture Knos a Lecce, in cui il quadro metodologico-operativo enunciato nella prima parte trova un efficace campo di osservazione e sperimentazione nel percorso che dagli Incontri del Terzo Luogo sta via via portando verso la formazione di una Scuola del Terzo Luogo.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/251178
URN:NBN:IT:UNIROMA3-251178