Da questa stessa destinazione (unitamente alla priorità  della componente assiologica del diritto su cui oltre) possiamo ricavare il criterio ermeneutico primario †" sia per ragioni temporali che per ordine di importanza †" della unità  o coerenza assiologica del diritto che fa il paio al principio di uguaglianza sostanziale tale per cui l'introduzione all'interno dell'ordinamento giuridico di valori contrastanti con quelli già  incorporati nell'architettura assiologica dello stesso ਠconsentita solo quando vi siano contingenze tali da giustificare l'adozione di un sistema di governo delle stesse secondo rationes diverse da quelle già  in uso. A titolo esemplificativo si riporta la vicenda dell'anatocismo bancario e la sua ultima fortunata svolta (con l'introduzione del divieto di cui all'art. 1283 c.c. anche nel nuovo art. 120 Tub) che ha messo bene in luce come il legislatore abbia per molto tempo violato il criterio di unità  o coerenza assiologica senza poter invocare la necessità  di trattare in modo diverso i diversi, poichà© niente giustificava il maggior favore dimostrato fino a ieri alle banche e agli intermediari finanziari rispetto al creditore pecuniario comune. Sotto l'ulteriore profilo dell'attività  richiesta all'interprete al fine di dare applicazione alle forme della generalizzazione cosଠindividuate, la differenza ਠnotevole. Mentre, infatti, le regole richiedono di norma una mera operazione sussuntiva †" di riconduzione del fatto alla fattispecie sotto il profilo fattualedescrittivo †" le clausole generali e i principi implicano un attività  diversa e pi๠complessa, dovendo in primo luogo l'interprete riempire di senso il valore dalle stess

Clausole generali e altre forme della generalizzazione normativa

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2015

Abstract

Da questa stessa destinazione (unitamente alla priorità  della componente assiologica del diritto su cui oltre) possiamo ricavare il criterio ermeneutico primario †" sia per ragioni temporali che per ordine di importanza †" della unità  o coerenza assiologica del diritto che fa il paio al principio di uguaglianza sostanziale tale per cui l'introduzione all'interno dell'ordinamento giuridico di valori contrastanti con quelli già  incorporati nell'architettura assiologica dello stesso ਠconsentita solo quando vi siano contingenze tali da giustificare l'adozione di un sistema di governo delle stesse secondo rationes diverse da quelle già  in uso. A titolo esemplificativo si riporta la vicenda dell'anatocismo bancario e la sua ultima fortunata svolta (con l'introduzione del divieto di cui all'art. 1283 c.c. anche nel nuovo art. 120 Tub) che ha messo bene in luce come il legislatore abbia per molto tempo violato il criterio di unità  o coerenza assiologica senza poter invocare la necessità  di trattare in modo diverso i diversi, poichà© niente giustificava il maggior favore dimostrato fino a ieri alle banche e agli intermediari finanziari rispetto al creditore pecuniario comune. Sotto l'ulteriore profilo dell'attività  richiesta all'interprete al fine di dare applicazione alle forme della generalizzazione cosଠindividuate, la differenza ਠnotevole. Mentre, infatti, le regole richiedono di norma una mera operazione sussuntiva †" di riconduzione del fatto alla fattispecie sotto il profilo fattualedescrittivo †" le clausole generali e i principi implicano un attività  diversa e pi๠complessa, dovendo in primo luogo l'interprete riempire di senso il valore dalle stess
2015
it
buona fede
Categorie ISI-CRUI::Scienze giuridiche::Law
ermeneutica
generalizzazione normativa
Scienze giuridiche
Settori Disciplinari MIUR::Scienze giuridiche::DIRITTO PRIVATO
Università degli Studi Roma Tre
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/260723
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA3-260723