La presente ricerca, mediante un approccio geografico, ponendo come obiettivo la centralità del territorio in una prospettiva multiscalare, si propone di indagare le dinamiche evolutive della valle del fiume Amaseno nel corso dei secoli, e precisamente dal XVII secolo al XX secolo. Alla luce di un approccio semiotico e decostruttivista ਠstata utilizzata la fonte cartografica storica per rintracciare gli elementi di continuità e discontinuità nelle fasi di territorializzazione; essa ਠuno strumento di particolare utilità e rilievo nelle indagini sui fenomeni spaziali propri della geografia storica1. Nello specifico, l'obiettivo di questa ricerca ਠquello di riconoscere le valenze culturali del territorio in esame, al fine di promuovere e potenziare i valori identitari, acquisendo e interpretando le dinamiche dei processi evolutivi. Il lavoro si propone di fornire uno strumento per una fruizione consapevole e razionale del complesso di beni geografici che costituiscono l'identità locale al fine di promuovere una tutela e una valorizzazione durevole delle componenti storiche, sociali ed economiche sedimentate nel paesaggio odierno e dell'intero territorio della valle. Marc Bloch ci fa riflettere su una delle tematiche di rilievo dell'indagine geostorica, il tempo: «il tempo della storia, realtà concreta e viva restituita all'irreversibilità del suo corso, ਠil plasma stesso in cui stanno i fenomeni, e come il luogo della loro intellegibilità […] ora, questo tempo vero à¨, per sua natura, continuità . Ma ਠanche perpetuo mutamento. Dall'antitesi tra questi due attributi derivano i grandi problemi della ricerca storica» (BLOCH, 1950, p. 43). Accanto al tempo, vi ਠil territorio, nella sua concezione sistemica, patrimonio di stratificazioni storiche depositate nel corso di fasi di territorializzazione in cui si ਠesplicata l'azione umana che ha contribuito a dare forma e identità al paesaggio. La posizione geografica della Valle ha costituito per l'insediamento umano fin dall'antichità motivo di attenzione e di interesse particolare. Si tratta di una realtà territoriale costituita da una varietà geomorfologica e paesistica che spazia dall'Agro, in cui si possono cogliere i tratti caratteristici del sistema mezzadrile, alla montagna, costituita da estese aree boschive dove domina l'organizzazione socio-economica agro-silvo-pastorale; dalla palude ai campi fertili circondati da sorgive, dalle zone di fondovalle, attraversate dal fiume Amaseno, ai centri urbani inerpicati sulle colline del monti Lepini e Ausoni. Questa interessante dicotomia territoriale fa della valle dell'Amaseno un caso di studio di rilevante interesse per gli studi delle dinamiche geostoriche. Un'identità radicata che ha le proprie origini e radici nel Latium preromano e che si ਠconservata nel corso del Medioevo e nell'Età moderna, negli avvicendamenti di poteri, configurazioni statuali e domini politici. àˆ la storia di una terra di confine, luogo di contese feudali e conflitti, di annessioni e riconfigurazioni della geografia politico amministrativa. Puಠrientrare a buon diritto nel filone di studi di storia locale, in cui lo studio specialistico di questo circoscritto territorio puಠcostituire uno strumento scientifico di conoscenza per l'analisi di fenomeni di carattere pi๠generale. La ricerca si ਠfocalizzata sulla messa a punto di un'architettura di sistema in grado di soddisfare svariate indagini mediante l'ausilio dei Sistemi Informativi Geografici (GIS): dall'analisi geo storica a quella gelogico-geomorfologica, per passare a un'analisi archeologica e toponomastica attraverso il confronto tra diversi livelli informativi a scala generale o di dettaglio, al fine di fornire uno strumento di lavoro volto alla lettura diacronica del paesaggio, all'archiviazione e alla fruizione dei dati cartografici e archivistici e infine alla tutela e valorizzazione di un patrimonio di particolare pregio e valore storico culturale. Sulla base della cartografia selezionata e sullo studio dei vari itinerari di pellegrinaggio della via Francigena del sud già esistenti sono stati elaborati due itinerari culturali che ripercorrono le principali fasi di strutturazione del territorio, attraverso l'identificazione degli edifici religiosi pi๠rilevanti, meta e sosta dei pellegrini. I percorsi di ecoturismo ipotizzati hanno lo scopo di rendere fruibile e accessibile alla popolazione locale il patrimonio naturalistico di cui dispone il territorio, creando un contatto con la natura e un rafforzamento dell'identità culturale del territorio. A tal proposito, la fruizione, strettamente collegata al concetto di valorizzazione, rappresenta il «momento della messa a disposizione del bene, perchà© costruisca la cultura del pubblico e divenga radice della sua identità » (GULLINI, 1999, p. 18). L'obiettivo non ਠunicamente quello di attirare potenziali visitatori, quanto quello di promuovere processi di consapevolezza e riconoscimento nella rete locale, delle enormi potenzialità del territorio in cui vive e lavora.
La valle dell'Amaseno tra memoria storica e processi di valorizzazione del patrimonio storico culturale
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2016
Abstract
La presente ricerca, mediante un approccio geografico, ponendo come obiettivo la centralità del territorio in una prospettiva multiscalare, si propone di indagare le dinamiche evolutive della valle del fiume Amaseno nel corso dei secoli, e precisamente dal XVII secolo al XX secolo. Alla luce di un approccio semiotico e decostruttivista ਠstata utilizzata la fonte cartografica storica per rintracciare gli elementi di continuità e discontinuità nelle fasi di territorializzazione; essa ਠuno strumento di particolare utilità e rilievo nelle indagini sui fenomeni spaziali propri della geografia storica1. Nello specifico, l'obiettivo di questa ricerca ਠquello di riconoscere le valenze culturali del territorio in esame, al fine di promuovere e potenziare i valori identitari, acquisendo e interpretando le dinamiche dei processi evolutivi. Il lavoro si propone di fornire uno strumento per una fruizione consapevole e razionale del complesso di beni geografici che costituiscono l'identità locale al fine di promuovere una tutela e una valorizzazione durevole delle componenti storiche, sociali ed economiche sedimentate nel paesaggio odierno e dell'intero territorio della valle. Marc Bloch ci fa riflettere su una delle tematiche di rilievo dell'indagine geostorica, il tempo: «il tempo della storia, realtà concreta e viva restituita all'irreversibilità del suo corso, ਠil plasma stesso in cui stanno i fenomeni, e come il luogo della loro intellegibilità […] ora, questo tempo vero à¨, per sua natura, continuità . Ma ਠanche perpetuo mutamento. Dall'antitesi tra questi due attributi derivano i grandi problemi della ricerca storica» (BLOCH, 1950, p. 43). Accanto al tempo, vi ਠil territorio, nella sua concezione sistemica, patrimonio di stratificazioni storiche depositate nel corso di fasi di territorializzazione in cui si ਠesplicata l'azione umana che ha contribuito a dare forma e identità al paesaggio. La posizione geografica della Valle ha costituito per l'insediamento umano fin dall'antichità motivo di attenzione e di interesse particolare. Si tratta di una realtà territoriale costituita da una varietà geomorfologica e paesistica che spazia dall'Agro, in cui si possono cogliere i tratti caratteristici del sistema mezzadrile, alla montagna, costituita da estese aree boschive dove domina l'organizzazione socio-economica agro-silvo-pastorale; dalla palude ai campi fertili circondati da sorgive, dalle zone di fondovalle, attraversate dal fiume Amaseno, ai centri urbani inerpicati sulle colline del monti Lepini e Ausoni. Questa interessante dicotomia territoriale fa della valle dell'Amaseno un caso di studio di rilevante interesse per gli studi delle dinamiche geostoriche. Un'identità radicata che ha le proprie origini e radici nel Latium preromano e che si ਠconservata nel corso del Medioevo e nell'Età moderna, negli avvicendamenti di poteri, configurazioni statuali e domini politici. àˆ la storia di una terra di confine, luogo di contese feudali e conflitti, di annessioni e riconfigurazioni della geografia politico amministrativa. Puಠrientrare a buon diritto nel filone di studi di storia locale, in cui lo studio specialistico di questo circoscritto territorio puಠcostituire uno strumento scientifico di conoscenza per l'analisi di fenomeni di carattere pi๠generale. La ricerca si ਠfocalizzata sulla messa a punto di un'architettura di sistema in grado di soddisfare svariate indagini mediante l'ausilio dei Sistemi Informativi Geografici (GIS): dall'analisi geo storica a quella gelogico-geomorfologica, per passare a un'analisi archeologica e toponomastica attraverso il confronto tra diversi livelli informativi a scala generale o di dettaglio, al fine di fornire uno strumento di lavoro volto alla lettura diacronica del paesaggio, all'archiviazione e alla fruizione dei dati cartografici e archivistici e infine alla tutela e valorizzazione di un patrimonio di particolare pregio e valore storico culturale. Sulla base della cartografia selezionata e sullo studio dei vari itinerari di pellegrinaggio della via Francigena del sud già esistenti sono stati elaborati due itinerari culturali che ripercorrono le principali fasi di strutturazione del territorio, attraverso l'identificazione degli edifici religiosi pi๠rilevanti, meta e sosta dei pellegrini. I percorsi di ecoturismo ipotizzati hanno lo scopo di rendere fruibile e accessibile alla popolazione locale il patrimonio naturalistico di cui dispone il territorio, creando un contatto con la natura e un rafforzamento dell'identità culturale del territorio. A tal proposito, la fruizione, strettamente collegata al concetto di valorizzazione, rappresenta il «momento della messa a disposizione del bene, perchà© costruisca la cultura del pubblico e divenga radice della sua identità » (GULLINI, 1999, p. 18). L'obiettivo non ਠunicamente quello di attirare potenziali visitatori, quanto quello di promuovere processi di consapevolezza e riconoscimento nella rete locale, delle enormi potenzialità del territorio in cui vive e lavora.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/269101
URN:NBN:IT:UNIROMA3-269101