I bambini sono esseri umani che - proprio per la giovane età  e la conseguente vulnerabilità  - hanno bisogno di una specifica protezione. E' nella fase dell'infanzia che si pongono le basi per la realizzazione della vita da adulto: garantire un'infanzia felice e libera da preoccupazioni e problemi significa assicurare al bambino la possibilità  di diventare un adulto felice, realizzato e responsabile. Quindi qualsiasi situazione economica o sociale che possa mettere in pericolo la corretta crescita e lo sviluppo del minore costituisce una violazione dei suoi diritti. La cooperazione allo sviluppo si pone come obiettivo principale quello di contribuire all'innalzamento del livello di protezione dei diritti dei bambini su scala mondiale. Nonostante in materia di diritti dell'infanzia si disponga, ormai, a livello internazionale, di una normativa esauriente e universalmente condivisa, milioni di bambine e bambini e di adolescenti nel mondo continuano a subire soprusi di ogni tipo: basta leggere le cronache quotidiane, i rapporti delle Ong, della Commissione ONU per i diritti umani o del Comitato per i diritti del fanciullo delle Nazioni Unite. La cooperazione alo sviluppo si orienta verso la risoluzione di questi problemi affrontando le problematiche pi๠gravi che colpiscono i minori in situazioni di vulnerabilità  e rischio in tante parti del mondo. In questo lavoro si ਠesaminata la cooperazione allo sviluppo italiana e l'approccio ai diritti dell'infanzia; dapprima, si ਠanalizzata la cooperazione governativa attuata dal Ministero degli Esteri; successivamente la cooperazione non governativa e decentrata posta in essere dalle ong e dagli enti locali; ਠstata realizzata quindi una ricerca di campo su alcune tra le maggiori ong italiane che si occupano di infanzia e di adolescenza ed ਠstato analizzato un progetto di cooperazione realizzato da una ong italiana in Marocco, Algeria, Francia, Spagna e Italia sulla tutela dei minori migranti. Nel lavoro si cerca di rispondere a un quesito fondamentale: in tempi di crisi, finanziaria, economica e, a volte, anche di valori, puಠla cooperazione allo sviluppo non governativa, e in particolare quella decentrata, salvare la cooperazione italiana e ridarle quello slancio di cui ha bisogno per riacquistare efficacia e fiducia da parte degli Italiani, e ridare all'Italia un posto importante nello scacchiere internazionale che si occupa di sviluppo?

L'approccio della cooperazione allo sviluppo non governativa italiana ai diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Valutazioni e prospettive

2012

Abstract

I bambini sono esseri umani che - proprio per la giovane età  e la conseguente vulnerabilità  - hanno bisogno di una specifica protezione. E' nella fase dell'infanzia che si pongono le basi per la realizzazione della vita da adulto: garantire un'infanzia felice e libera da preoccupazioni e problemi significa assicurare al bambino la possibilità  di diventare un adulto felice, realizzato e responsabile. Quindi qualsiasi situazione economica o sociale che possa mettere in pericolo la corretta crescita e lo sviluppo del minore costituisce una violazione dei suoi diritti. La cooperazione allo sviluppo si pone come obiettivo principale quello di contribuire all'innalzamento del livello di protezione dei diritti dei bambini su scala mondiale. Nonostante in materia di diritti dell'infanzia si disponga, ormai, a livello internazionale, di una normativa esauriente e universalmente condivisa, milioni di bambine e bambini e di adolescenti nel mondo continuano a subire soprusi di ogni tipo: basta leggere le cronache quotidiane, i rapporti delle Ong, della Commissione ONU per i diritti umani o del Comitato per i diritti del fanciullo delle Nazioni Unite. La cooperazione alo sviluppo si orienta verso la risoluzione di questi problemi affrontando le problematiche pi๠gravi che colpiscono i minori in situazioni di vulnerabilità  e rischio in tante parti del mondo. In questo lavoro si ਠesaminata la cooperazione allo sviluppo italiana e l'approccio ai diritti dell'infanzia; dapprima, si ਠanalizzata la cooperazione governativa attuata dal Ministero degli Esteri; successivamente la cooperazione non governativa e decentrata posta in essere dalle ong e dagli enti locali; ਠstata realizzata quindi una ricerca di campo su alcune tra le maggiori ong italiane che si occupano di infanzia e di adolescenza ed ਠstato analizzato un progetto di cooperazione realizzato da una ong italiana in Marocco, Algeria, Francia, Spagna e Italia sulla tutela dei minori migranti. Nel lavoro si cerca di rispondere a un quesito fondamentale: in tempi di crisi, finanziaria, economica e, a volte, anche di valori, puಠla cooperazione allo sviluppo non governativa, e in particolare quella decentrata, salvare la cooperazione italiana e ridarle quello slancio di cui ha bisogno per riacquistare efficacia e fiducia da parte degli Italiani, e ridare all'Italia un posto importante nello scacchiere internazionale che si occupa di sviluppo?
2012
it
Cooperazione
Diritti dell'infanzia
ONG
Settori Disciplinari MIUR::Scienze politiche e sociali::SOCIOLOGIA GENERALE
Sviluppo
Università degli Studi del Molise
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272445
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMOL-272445