La tesi si propone di individuare le traiettorie e le dinamiche comuni nel cinema europeo contemporaneo considerato in una prospettiva transnazionale, sia attraverso l'analisi del film che prendendo in considerazione le riflessioni apportate dagli studi postcoloniali e dai gender studies (fra gli altri, sono stati affrontati gli scritti di Judith Butler, Rey Chow, Homi K. Bhabha, Stuart Hall, Arjun Appadurai, Gayatri Ch. Spivak, Gloria Anzaldàºa, à‰douard Glissant). La ricerca si ਠconcentrata soprattutto sul rapporto fra linguaggio cinematografico e la rappresentazione delle teorie dell'identità nell'ambito del cinema europeo, con particolare enfasi sui corpi diasporici e le posizioni di gender; ma anche sulla rappresentazione della famiglia e sulle forme di creazione delle comunità . Infine, si ਠproceduto con l'analisi delle forme e delle strutture della narrazione e della costruzione spazio-temporale, con particolare attenzione alle database narratives e alle narrazioni modulari. Nella mia ricerca ho affrontato la rappresentazione degli immaginari nel cinema europeo in rapporto ad alcune questioni fondamentali per il pensiero contemporaneo, come il boder thinking, la creolizzazione, la differenza culturale, la sfera pubblica diasporica, i subaltern studies, ma anche la prospettiva transnazionale, la Feminist Film Theory e i gender studies. Di conseguenza, ho cercato di sottolineare la convergenza avvenuta negli anni Novanta fra i cambiamenti nella riflessione teorica, nella cultura, negli immaginari, nelle rappresentazioni e nel linguaggio cinematografico. Ho analizzato in particolare film come †œMy Beautiful Laundrette†� (Stephen Frears, UK, 1985) e †œYoung Soul Rebels†� (Isaac Julien, UK, 1991), ma anche †œLola corre - Lola Rennt†� (Tom Tykwer, Germania, 1998), †œAbout Adam†� (Gerard Stembridge, Irlanda, 2000), †œCold Fever - à� kà¶ldum klaka†� (Frià°rik àžà³r Frià°riksson, Islanda, 1995), †œTic Tac†� (Daniel Alfredson, Svezia, 1997), †œLamerica†� (Gianni Amelio, Italia, 1994), e †œPane e tulipani†� (Silvio Soldini, Italia, 2000), nonchà© film di Gurinder Chadha, Fatih Akin, Aki Kaurismà¤ki e Mathieu Kassovitz. L'analisi ha mostrato la metamorfosi avvenuta nelle forme di rappresentazione dell'identità , anche in rapporto all'idea di †œidentità rizomatica†� proposta da à‰douard Glissant e con la †œmultiple occupancy†� recentemente teorizzata da Thomas Elsaesser. Inoltre, si ਠsottolineato come le forme di collettività non si declinino pi๠attraverso il linguaggio dell'†�appartenenza†� ma in rapporto alla ripresa delle teorie sulla tolleranza, la simpatia e il rispetto proposte da Emmanuel Là©vinas e Paul Ricoeur. Grazie a queste dinamiche comuni nella rappresentazione, il cinema europeo contemporaneo puಠessere considerato in una prospettiva transnazionale, che oltrepassa i confini identitari nazionali e puಠessere messo in relazione con i flussi globali. Anche in relazione ad alcune riflessioni sul cinema postmoderno, si puಠnotare infine come il cinema in Europa (e non solo) abbia sviluppato una sorta di †œretorica della molteplicità †�, in grado di mettere in scena gli immaginari ibridi della contemporaneità .
La soglia del cambiamento : Immaginari in metamorfosi nel cinema europeo fra la fine degli anni Ottanta e l'inizio del nuovo Millennio
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2012
Abstract
La tesi si propone di individuare le traiettorie e le dinamiche comuni nel cinema europeo contemporaneo considerato in una prospettiva transnazionale, sia attraverso l'analisi del film che prendendo in considerazione le riflessioni apportate dagli studi postcoloniali e dai gender studies (fra gli altri, sono stati affrontati gli scritti di Judith Butler, Rey Chow, Homi K. Bhabha, Stuart Hall, Arjun Appadurai, Gayatri Ch. Spivak, Gloria Anzaldàºa, à‰douard Glissant). La ricerca si ਠconcentrata soprattutto sul rapporto fra linguaggio cinematografico e la rappresentazione delle teorie dell'identità nell'ambito del cinema europeo, con particolare enfasi sui corpi diasporici e le posizioni di gender; ma anche sulla rappresentazione della famiglia e sulle forme di creazione delle comunità . Infine, si ਠproceduto con l'analisi delle forme e delle strutture della narrazione e della costruzione spazio-temporale, con particolare attenzione alle database narratives e alle narrazioni modulari. Nella mia ricerca ho affrontato la rappresentazione degli immaginari nel cinema europeo in rapporto ad alcune questioni fondamentali per il pensiero contemporaneo, come il boder thinking, la creolizzazione, la differenza culturale, la sfera pubblica diasporica, i subaltern studies, ma anche la prospettiva transnazionale, la Feminist Film Theory e i gender studies. Di conseguenza, ho cercato di sottolineare la convergenza avvenuta negli anni Novanta fra i cambiamenti nella riflessione teorica, nella cultura, negli immaginari, nelle rappresentazioni e nel linguaggio cinematografico. Ho analizzato in particolare film come †œMy Beautiful Laundrette†� (Stephen Frears, UK, 1985) e †œYoung Soul Rebels†� (Isaac Julien, UK, 1991), ma anche †œLola corre - Lola Rennt†� (Tom Tykwer, Germania, 1998), †œAbout Adam†� (Gerard Stembridge, Irlanda, 2000), †œCold Fever - à� kà¶ldum klaka†� (Frià°rik àžà³r Frià°riksson, Islanda, 1995), †œTic Tac†� (Daniel Alfredson, Svezia, 1997), †œLamerica†� (Gianni Amelio, Italia, 1994), e †œPane e tulipani†� (Silvio Soldini, Italia, 2000), nonchà© film di Gurinder Chadha, Fatih Akin, Aki Kaurismà¤ki e Mathieu Kassovitz. L'analisi ha mostrato la metamorfosi avvenuta nelle forme di rappresentazione dell'identità , anche in rapporto all'idea di †œidentità rizomatica†� proposta da à‰douard Glissant e con la †œmultiple occupancy†� recentemente teorizzata da Thomas Elsaesser. Inoltre, si ਠsottolineato come le forme di collettività non si declinino pi๠attraverso il linguaggio dell'†�appartenenza†� ma in rapporto alla ripresa delle teorie sulla tolleranza, la simpatia e il rispetto proposte da Emmanuel Là©vinas e Paul Ricoeur. Grazie a queste dinamiche comuni nella rappresentazione, il cinema europeo contemporaneo puಠessere considerato in una prospettiva transnazionale, che oltrepassa i confini identitari nazionali e puಠessere messo in relazione con i flussi globali. Anche in relazione ad alcune riflessioni sul cinema postmoderno, si puಠnotare infine come il cinema in Europa (e non solo) abbia sviluppato una sorta di †œretorica della molteplicità †�, in grado di mettere in scena gli immaginari ibridi della contemporaneità .I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/272456
URN:NBN:IT:UNIROMA3-272456