L'elaborato, dal titolo †œGenitori nell'ombra: analisi della riforma penitenziaria alla luce delle esigenze di tutela della persona nella relazione genitore/figlio†�, ਠsuddiviso in due parti essenziali. Nella prima, si tratteggiano le linee di tendenza delle scelte di politica penitenziaria che hanno ispirato la riforma del 1975 fino agli adeguamenti normativi pi๠recenti, con particolare riferimento alle prerogative e facoltà  che la legge riserva agli istituti di pena e ai soggetti detenuti per garantire la tutela dei legami affettivi e familiari durante l'esecuzione di una misura penale. Nella seconda parte, si riportano gli esiti della ricerca empirica svolta presso i tre istituti penitenziari presenti sul territorio della regione Molise (Campobasso, Larino, Isernia) e presso l'Ufficio UEPE di Campobasso (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) che ha competenza sull'intero territorio regionale. La ricerca sul campo si ਠbasata, in una prima fase, su una raccolta dati di tipo quantitativo, successivamente si ਠavvalsa di strumenti di indagine propri della ricerca qualitativa, come l'intervista in profondità  (con schema semi-strutturato) e il focus group. La tipologia di soggetti coinvolti nell'indagine qualitativa comprende: figure istituzionali; collaboratori esterni e rappresentanti del mondo del volontariato; soggetti detenuti; mogli e figli di detenuti. Il quadro complessivo dell'elaborato finale, oltre a mettere in evidenza le potenzialità  e i limiti delle disposizioni normative oggi a disposizione per garantire il mantenimento della relazione tra genitori-detenuti e figli, cerca di cogliere la specificità  (rispetto al tema indagato) del divario tra legge scritta e sue possibilità  di concreta attuazione, nel tentativo di afferrarne la relazione con le strutture, l'organizzazione, il personale. E partendo sostanzialmente dal presupposto che la problematica della genitorialità  in carcere non ha radici nella sola disciplina giuridica, e dunque non ਠsolo nel diritto astratto che puಠessere compresa e trovare soluzione. La ricerca, inoltre, dando spazio all'esperienza diretta di soggetti che a vario titolo sono coinvolti nella complessa questione, oltre a rilevare il rapporto tra legislazione e prassi, tenta di cogliere l'incidenza dei fattori culturali e dell'expertise professionale sull'applicazione delle norme giuridiche che vedono ampliarsi o restringere le proprie potenzialità  a seconda delle prospettive di chi ਠtenuto ad interpretarle, applicarle o chiederne l'applicazione.

Genitori nell'ombra: analisi della riforma penitenziaria alla luce delle esigenze di tutela della persona nella relazione genitore/figlio

2011

Abstract

L'elaborato, dal titolo †œGenitori nell'ombra: analisi della riforma penitenziaria alla luce delle esigenze di tutela della persona nella relazione genitore/figlio†�, ਠsuddiviso in due parti essenziali. Nella prima, si tratteggiano le linee di tendenza delle scelte di politica penitenziaria che hanno ispirato la riforma del 1975 fino agli adeguamenti normativi pi๠recenti, con particolare riferimento alle prerogative e facoltà  che la legge riserva agli istituti di pena e ai soggetti detenuti per garantire la tutela dei legami affettivi e familiari durante l'esecuzione di una misura penale. Nella seconda parte, si riportano gli esiti della ricerca empirica svolta presso i tre istituti penitenziari presenti sul territorio della regione Molise (Campobasso, Larino, Isernia) e presso l'Ufficio UEPE di Campobasso (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) che ha competenza sull'intero territorio regionale. La ricerca sul campo si ਠbasata, in una prima fase, su una raccolta dati di tipo quantitativo, successivamente si ਠavvalsa di strumenti di indagine propri della ricerca qualitativa, come l'intervista in profondità  (con schema semi-strutturato) e il focus group. La tipologia di soggetti coinvolti nell'indagine qualitativa comprende: figure istituzionali; collaboratori esterni e rappresentanti del mondo del volontariato; soggetti detenuti; mogli e figli di detenuti. Il quadro complessivo dell'elaborato finale, oltre a mettere in evidenza le potenzialità  e i limiti delle disposizioni normative oggi a disposizione per garantire il mantenimento della relazione tra genitori-detenuti e figli, cerca di cogliere la specificità  (rispetto al tema indagato) del divario tra legge scritta e sue possibilità  di concreta attuazione, nel tentativo di afferrarne la relazione con le strutture, l'organizzazione, il personale. E partendo sostanzialmente dal presupposto che la problematica della genitorialità  in carcere non ha radici nella sola disciplina giuridica, e dunque non ਠsolo nel diritto astratto che puಠessere compresa e trovare soluzione. La ricerca, inoltre, dando spazio all'esperienza diretta di soggetti che a vario titolo sono coinvolti nella complessa questione, oltre a rilevare il rapporto tra legislazione e prassi, tenta di cogliere l'incidenza dei fattori culturali e dell'expertise professionale sull'applicazione delle norme giuridiche che vedono ampliarsi o restringere le proprie potenzialità  a seconda delle prospettive di chi ਠtenuto ad interpretarle, applicarle o chiederne l'applicazione.
2011
it
Carcere
GenitorialitàƒÂ 
Riforma penitenziaria
Settori Disciplinari MIUR::Scienze politiche e sociali::SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE
Soggetto di diritti
Università degli Studi del Molise
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272695
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIMOL-272695