La presente tesi nasce nel tentativo di apportare un contributo modesto allo studio della relazione tra le caratteristiche cliniche del disturbo da deficit di attenzione/iperattività  come definito dal DSM-IV (APA, 2004) e la capacità  di percepire il passaggio del tempio in soggetti che hanno ricevuto una diagnosi di ADHD. La percezione del tempo ਠun'abilità  essenziale per l'adattamento degli uomini all'ambiente, ci permette di mantenere attive le relazioni con i nostri simili, ci permette di compiere azioni coordinate con l'ambiente circostante. Nel primo capitolo faremo una panoramica sui modelli che nel tempo si sono susseguiti ed hanno cercato di spiegare i meccanismi cerebrali, che permettono all´uomo di percepire, stimare, discriminare, produrre o riprodurre intervalli di tempo. Nel secondo capitolo percorreremo un percorso di definizione del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività , ne descriveremo le caratteristiche cliniche e faremo una virata verso quella parte di letteratura che cerca di spiegarne l´eziologia in termini di deficit delle funzioni esecutive. Comprenderemo i questo passaggi la discussione della letterature che pone l´attenzione sul tentativo di dimostrare l´esistenza di un deficit nella percezione del tempo. il terzo capitolo descrive la ricerca, il metodo, la procedura ed i materiali. I dati, seppur con le dovute cautele, indicano che i partecipanti del gruppo sperimentale (bambini con ADHD) rispetto al gruppo di controllo dimostrano una certa relazione tra le abilità  cognitive connesse alla percezione del tempo e la capacità  di inibizione della risposta, resa soprattutto evidente dallo studio dei tempi di risposta.

Percezione del Tempo e Inibizione della Risposta. Valutazione su un Gruppo di Bambini con ADHD.

-
2009

Abstract

La presente tesi nasce nel tentativo di apportare un contributo modesto allo studio della relazione tra le caratteristiche cliniche del disturbo da deficit di attenzione/iperattività  come definito dal DSM-IV (APA, 2004) e la capacità  di percepire il passaggio del tempio in soggetti che hanno ricevuto una diagnosi di ADHD. La percezione del tempo ਠun'abilità  essenziale per l'adattamento degli uomini all'ambiente, ci permette di mantenere attive le relazioni con i nostri simili, ci permette di compiere azioni coordinate con l'ambiente circostante. Nel primo capitolo faremo una panoramica sui modelli che nel tempo si sono susseguiti ed hanno cercato di spiegare i meccanismi cerebrali, che permettono all´uomo di percepire, stimare, discriminare, produrre o riprodurre intervalli di tempo. Nel secondo capitolo percorreremo un percorso di definizione del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività , ne descriveremo le caratteristiche cliniche e faremo una virata verso quella parte di letteratura che cerca di spiegarne l´eziologia in termini di deficit delle funzioni esecutive. Comprenderemo i questo passaggi la discussione della letterature che pone l´attenzione sul tentativo di dimostrare l´esistenza di un deficit nella percezione del tempo. il terzo capitolo descrive la ricerca, il metodo, la procedura ed i materiali. I dati, seppur con le dovute cautele, indicano che i partecipanti del gruppo sperimentale (bambini con ADHD) rispetto al gruppo di controllo dimostrano una certa relazione tra le abilità  cognitive connesse alla percezione del tempo e la capacità  di inibizione della risposta, resa soprattutto evidente dallo studio dei tempi di risposta.
2009
Italiano
ADHD
Interval Production
Interval Reproduction
Response Inhibition
Time Perception
Università degli Studi di Parma
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272846
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPR-272846