BACKGROUND: La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) mediante stimolazione biventricolare àƒ¨ una procedura consolidata nei pazienti affetti da scompenso cardiaco, in classe NYHA III-IV, nel caso in cui la terapia medica ottimizzata non sia risultata efficace. Gli studi condotti in letteratura hanno dimostrato come la CRT sia in grado di migliorare la sopravivenza dei pazienti oltre a determinare la regressione del rimodellamento ventricolare sinistro in circa il 70% dei pazienti. Una percentuale tuttavia rilevante, circa 30%, non risponde positivamente a tale terapia. Negli ultimi anni diversi metodi sono stati proposti per identificare i pazienti best-responder a questa terapia senza tuttavia arrivare ad un risultato definitivo. Il riconoscimento preventivo di tali fattori àƒ¨ di rilevante importanza al fine di riservare la CRT a quei pazienti che hanno la maggiore probabilitàƒÂ di rispondere positivamente. SCOPO: Valutare la risposta clinica e funzionale alla CRT in pazienti con scompenso cardiaco affetti da cardiopatia ipocinetica ischemica; studiare la perfusione miocardica basale mediante gated-SPECT in questi pazienti candidati alla CRT per verificare se lo stato di perfusione basale puàƒ² giocare un ruolo nellࢠidentificare i pazienti best-responder a tale terapia; esaminare se lo studio della perfusione miocardica mediante gated-SPECT risulti affidabile per identificare i pazienti responder e se esiste una correlazione tra risposta clinica e parametri di reverse remodeling. MATERIALI E METODI: nel periodo tra il 2007-2008, 22 pazienti affetti da cardiopatia ipocinetica di natura ischemica, FE < 35%, classe NYHA III-IV, QRS > 120 msc sono stati sottoposti a gated SPECT per valutare la perfusione miocardica prima e dopo 6 mesi l'impianto di pacemaker biventricolare. Sono stati misurati i parametri LVEF, LVED, LVES, WMSI, SRS; i pazienti erano sottoposti ad esame ecocardiografico, valutazione clinica (ECG, determinazione classe NYHA, QoL mediante Minnesota Living with Heart Failure Questionnaire), esami ematici prima della procedura e dopo 6 mesi dallࢠimpianto del dispositivo. Sono stati considerati responder i pazienti con miglioramento di almeno 1 grado di classe NYHA correlato ad un miglioramento del QoL oppure con reverse remodeling efficace se LVEF ? 25% o LVESV < 15%. RISULTATI: Ad un follow-up di 6 mesi 20 pazienti sono rimasti nel follow up; la percentuale di pazienti non responder àƒ¨ risultata elevata: infatti 11 pts (55%) non hanno risposto positivamente e le condizioni cliniche sono rimaste stabili mentre 9 pazienti hanno risposto positivamente alla terapia di resincronizzazione cardiaca secondo i parametri clinici. Se valutiamo globalmente i pazienti non si àƒ¨ assistito ad un miglioramento significativo della FE (LVEF 27.6% à,± 5.1% vs 29.1 à,± 4.6%) e dei parametri volumetrici LVED (163 à,± 46 ml vs 158 à,± 38 ml) LVES (118 à,± 41 vs 112 à,± 32 ml) e degli altri parametri, WMSI (2.3 à,± 0.3 vs 2.2 à,± 0.2), SRS (24 à,± 3 vs 22 à,± 2); differenziando i pts responder (gruppo A) da quelli non responder (gruppo B) invece si nota come i pazienti responder presentino non solo un miglioramento clinico ma anche reverse remodeling con miglioramento della FE (27.5 à,± 4.2 vs 30.9 à,± 4.6 % p< 0.05), e riduzione significativa dellࢠLVES (123à,± 35 ml vs 105 à,± 30 ml p< 0.05) . La differenza basale tra i due gruppi piàƒ¹ significativa riguarda i difetti di captazione di perfusione basale, infatti i pts non responder presentano maggiori difetti di perfusione rispetto ai pazienti responder WMS e SRS (P<0.05) oltre che ridotti volumi diastolici ventricolari basali. CONCLUSIONI: La scintigrafia miocardica gated SPECT, in associazione alle altre metodiche, sembra essere utile nellࢠidentificare i pazienti potenziali responder alla terapia di resincronizzazione cardiaca tra i pazienti affetti da cardiopatia dilatativa ipocinetica postischemica; infatti i pazienti con gravi difetti di perfusione miocardica basale, ridotti volumi ventricolari telediastolici non sembrano presentare un miglioramento da tale terapia. Inoltre gated-SPECT puàƒ² assicurare di caratterizzare lo stato basale dei pazienti con scompenso cardiaco e definire un metodo oggettivo di valutazione nel follow-up durante CRT correlando bene i parametri volumetrici e di funzione e le variazioni cliniche.
Utilizzo della gated-SPECT nella valutazione di pazienti sottoposti a terapia di resincronizzazione cardiaca
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2009
Abstract
BACKGROUND: La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) mediante stimolazione biventricolare àƒ¨ una procedura consolidata nei pazienti affetti da scompenso cardiaco, in classe NYHA III-IV, nel caso in cui la terapia medica ottimizzata non sia risultata efficace. Gli studi condotti in letteratura hanno dimostrato come la CRT sia in grado di migliorare la sopravivenza dei pazienti oltre a determinare la regressione del rimodellamento ventricolare sinistro in circa il 70% dei pazienti. Una percentuale tuttavia rilevante, circa 30%, non risponde positivamente a tale terapia. Negli ultimi anni diversi metodi sono stati proposti per identificare i pazienti best-responder a questa terapia senza tuttavia arrivare ad un risultato definitivo. Il riconoscimento preventivo di tali fattori àƒ¨ di rilevante importanza al fine di riservare la CRT a quei pazienti che hanno la maggiore probabilitàƒÂ di rispondere positivamente. SCOPO: Valutare la risposta clinica e funzionale alla CRT in pazienti con scompenso cardiaco affetti da cardiopatia ipocinetica ischemica; studiare la perfusione miocardica basale mediante gated-SPECT in questi pazienti candidati alla CRT per verificare se lo stato di perfusione basale puàƒ² giocare un ruolo nellࢠidentificare i pazienti best-responder a tale terapia; esaminare se lo studio della perfusione miocardica mediante gated-SPECT risulti affidabile per identificare i pazienti responder e se esiste una correlazione tra risposta clinica e parametri di reverse remodeling. MATERIALI E METODI: nel periodo tra il 2007-2008, 22 pazienti affetti da cardiopatia ipocinetica di natura ischemica, FE < 35%, classe NYHA III-IV, QRS > 120 msc sono stati sottoposti a gated SPECT per valutare la perfusione miocardica prima e dopo 6 mesi l'impianto di pacemaker biventricolare. Sono stati misurati i parametri LVEF, LVED, LVES, WMSI, SRS; i pazienti erano sottoposti ad esame ecocardiografico, valutazione clinica (ECG, determinazione classe NYHA, QoL mediante Minnesota Living with Heart Failure Questionnaire), esami ematici prima della procedura e dopo 6 mesi dallࢠimpianto del dispositivo. Sono stati considerati responder i pazienti con miglioramento di almeno 1 grado di classe NYHA correlato ad un miglioramento del QoL oppure con reverse remodeling efficace se LVEF ? 25% o LVESV < 15%. RISULTATI: Ad un follow-up di 6 mesi 20 pazienti sono rimasti nel follow up; la percentuale di pazienti non responder àƒ¨ risultata elevata: infatti 11 pts (55%) non hanno risposto positivamente e le condizioni cliniche sono rimaste stabili mentre 9 pazienti hanno risposto positivamente alla terapia di resincronizzazione cardiaca secondo i parametri clinici. Se valutiamo globalmente i pazienti non si àƒ¨ assistito ad un miglioramento significativo della FE (LVEF 27.6% à,± 5.1% vs 29.1 à,± 4.6%) e dei parametri volumetrici LVED (163 à,± 46 ml vs 158 à,± 38 ml) LVES (118 à,± 41 vs 112 à,± 32 ml) e degli altri parametri, WMSI (2.3 à,± 0.3 vs 2.2 à,± 0.2), SRS (24 à,± 3 vs 22 à,± 2); differenziando i pts responder (gruppo A) da quelli non responder (gruppo B) invece si nota come i pazienti responder presentino non solo un miglioramento clinico ma anche reverse remodeling con miglioramento della FE (27.5 à,± 4.2 vs 30.9 à,± 4.6 % p< 0.05), e riduzione significativa dellࢠLVES (123à,± 35 ml vs 105 à,± 30 ml p< 0.05) . La differenza basale tra i due gruppi piàƒ¹ significativa riguarda i difetti di captazione di perfusione basale, infatti i pts non responder presentano maggiori difetti di perfusione rispetto ai pazienti responder WMS e SRS (P<0.05) oltre che ridotti volumi diastolici ventricolari basali. CONCLUSIONI: La scintigrafia miocardica gated SPECT, in associazione alle altre metodiche, sembra essere utile nellࢠidentificare i pazienti potenziali responder alla terapia di resincronizzazione cardiaca tra i pazienti affetti da cardiopatia dilatativa ipocinetica postischemica; infatti i pazienti con gravi difetti di perfusione miocardica basale, ridotti volumi ventricolari telediastolici non sembrano presentare un miglioramento da tale terapia. Inoltre gated-SPECT puàƒ² assicurare di caratterizzare lo stato basale dei pazienti con scompenso cardiaco e definire un metodo oggettivo di valutazione nel follow-up durante CRT correlando bene i parametri volumetrici e di funzione e le variazioni cliniche.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/272851
URN:NBN:IT:UNIPR-272851