Il numero di Cellule Progenitrici Endoteliali (EPCs) circolanti e la Lunghezza Telomerica Leucocitaria (LTL) sono considerati marcatori emergenti di rischio cardiovascolare (CV), in quanto ridotti in presenza di fattori di rischio e patologie CV. Non esistono, ad oggi, studi riguardanti il loro possibile ruolo quali marcatori di stratificazione precoce di rischio CV in una popolazione di soggetti giovani adulti sani. Obiettivi: Il progetto di ricerca si divide in due parti. STUDIO 1 Valutare il numero di EPCs in una popolazione di giovani adulti sani, in relazione alla presenza di fattori di rischio CV noti con particolare riferimento all'insulinoresistenza (IR). STUDIO 2 Valutare la LTL in giovani adulti sani, in relazione alla presenza di fattori di rischio CV, di aterosclerosi subclinica e di indice cumulativo di rischio CV. Materiali e metodi: E' stato valutato il numero di EPCs circolanti in 122 soggetti adulti sani (73M/49F; età 37±8 anni), normotesi ed in assenza di alcuna terapia farmacologica. In tutti i soggetti sono state raccolte le principali variabili cliniche ed antropometriche. E' stato effettuato un prelievo a digiuno per la determinazione di glicemia, insulinemia (IRI), profilo lipidico, uricemia, inibitore dell'attivatore del plasminogeno (PAI-1), proteina C reattiva ad alta sensibilità (hsPCR) ed emocromo. L'IR ਠstata definita in base ai valori di IRI a digiuno. E' stato effettuato un esame ultrasonografico per la determinazione dello spessore medio intimale (IMT) che rileva l'ispessimento della parete dell'arteria carotidea, e quindi indice di aterosclerosi subclinica, e calcolato il Framingham Risk score (FRs), un indice cumulativo di rischio CV. Il numero di EPCs ਠstato valutato mediante tecnica citofluorimetrica misurando l'espressione di specifici antigeni di superficie (CD133, CD34, e KDR) nella popolazione linfomonocitaria. Si ਠproceduto dapprima alla ottimizzazione delle fasi del protocollo d'analisi (lisi dei globuli rossi, settaggio delle condizioni di analisi FACS). Per ogni soggetto sono stati allestiti due campioni: il primo marcato con gli Abs specifici per la valutazione del numero di EPCs il secondo marcato con immunoglobuline IgG1 aspecifiche (controllo negativo). All'interno della stessa popolazione, in un sottogruppo di 82 soggetti, ਠstata misurata anche la lunghezza dei telomeri in cellule mononucleate isolate da sangue periferico. E' stato dapprima estratto il DNA con metodica standard e quindi valutata la lunghezza dei telomeri tramite PCR quantitativa. Per normalizzare i campioni in contenuto di DNA ਠstato valutato in parallelo un gene presente in singola copia per ottenere una T/S ratio tra Ct telomerico e Ct del singolo gene ulteriormente normalizzato per la T/S ratio di un DNA controllo (standard interno). Risultati: STUDIO 1 Il numero di EPCs ਠrisultato inversamente correlato con l'indice di massa corporea (rho=-0.18;p<0.05), circonferenza vita (-0.2;<0.05), pressione sistolica (-0.23;<0.01) e diastolica (-0.21;<0.05), uricemia (-0.24;<0.005), PAI-1 (-0.19;<0.05) ed IRI (-0.2;<0.05) e direttamente correlato con i valori di colesterolo HDL (0.18;<0.05). Il genere maschile ਠrisultato indipendentemente associato ad un ridotto numero di EPCs rispetto alle altre covariate(p<0.05). Dividendo la popolazione in sottogruppi in base al genere e alla presenza di IR, il numero di EPCs risultava minore nei maschi insulinoresistenti rispetto ai maschi insulinosensibili (p<0.05), questa differenza non si evidenziava nel genere femminile. STUDIO 2 La LTL ਠrisultata inversamente correlata con i valori di età (rho=-0.24; p<0.05), circonferenza vita (-0.29;<0.01), trigliceridi (-0.25;<0.05), PAI-1 (-0.28;=0.01), hsPCR (-0.23;<0.05), IMT (-0.24;<0.05) e FRs (-0.28;<0.01) e direttamente correlata con colesterolo HDL (0.35;=0.001) ed EPCs (0.26;<0.05). I valori di IMT, di colesterolo HDL ed il numero di EPCs, sono risultati indipendentemente correlati alla LTL (p<0.05). Conclusioni: STUDIO 1 Il ridotto numero di EPCs nei maschi potrebbe contribuire a spiegare il maggiore rischio CV nel genere maschile rispetto a quello femminile in premenopausa di pari età . Inoltre, il ridotto numero di EPCs nei maschi insulinoresistenti potrebbe rappresentare uno dei possibili meccanismi tramite cui la IR si accompagna ad un aumentato rischio CV nel genere maschile. STUDIO 2 I risultati suggeriscono che la LTL possa essere considerata un marcatore precoce di rischio CV e di aterosclerosi subclinica, anche in una popolazione di soggetti giovani adulti sani a basso rischio CV. La correlazione indipendente tra LTL e numero di EPCs e l'origine midollare comune di queste due popolazioni cellulari, suggerisce l'esistenza di una meccanismo fisiopatologico condiviso alla base di queste alterazioni implicate nello sviluppo e progressione della patologia CV. Numero di EPCs e LTL si confermano possibili marcatori di stratificazione precoce di rischio CV anche in soggetti giovani adulti sani, seppure ulteriori studi siano necessari per confermarne un ruolo prognostico.
Numero di cellule progenitrici endoteliali e lunghezza dei telomeri nei leucociti circolanti: nuovi marcatori precoci di rischio cardiovascolare
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2010
Abstract
Il numero di Cellule Progenitrici Endoteliali (EPCs) circolanti e la Lunghezza Telomerica Leucocitaria (LTL) sono considerati marcatori emergenti di rischio cardiovascolare (CV), in quanto ridotti in presenza di fattori di rischio e patologie CV. Non esistono, ad oggi, studi riguardanti il loro possibile ruolo quali marcatori di stratificazione precoce di rischio CV in una popolazione di soggetti giovani adulti sani. Obiettivi: Il progetto di ricerca si divide in due parti. STUDIO 1 Valutare il numero di EPCs in una popolazione di giovani adulti sani, in relazione alla presenza di fattori di rischio CV noti con particolare riferimento all'insulinoresistenza (IR). STUDIO 2 Valutare la LTL in giovani adulti sani, in relazione alla presenza di fattori di rischio CV, di aterosclerosi subclinica e di indice cumulativo di rischio CV. Materiali e metodi: E' stato valutato il numero di EPCs circolanti in 122 soggetti adulti sani (73M/49F; età 37±8 anni), normotesi ed in assenza di alcuna terapia farmacologica. In tutti i soggetti sono state raccolte le principali variabili cliniche ed antropometriche. E' stato effettuato un prelievo a digiuno per la determinazione di glicemia, insulinemia (IRI), profilo lipidico, uricemia, inibitore dell'attivatore del plasminogeno (PAI-1), proteina C reattiva ad alta sensibilità (hsPCR) ed emocromo. L'IR ਠstata definita in base ai valori di IRI a digiuno. E' stato effettuato un esame ultrasonografico per la determinazione dello spessore medio intimale (IMT) che rileva l'ispessimento della parete dell'arteria carotidea, e quindi indice di aterosclerosi subclinica, e calcolato il Framingham Risk score (FRs), un indice cumulativo di rischio CV. Il numero di EPCs ਠstato valutato mediante tecnica citofluorimetrica misurando l'espressione di specifici antigeni di superficie (CD133, CD34, e KDR) nella popolazione linfomonocitaria. Si ਠproceduto dapprima alla ottimizzazione delle fasi del protocollo d'analisi (lisi dei globuli rossi, settaggio delle condizioni di analisi FACS). Per ogni soggetto sono stati allestiti due campioni: il primo marcato con gli Abs specifici per la valutazione del numero di EPCs il secondo marcato con immunoglobuline IgG1 aspecifiche (controllo negativo). All'interno della stessa popolazione, in un sottogruppo di 82 soggetti, ਠstata misurata anche la lunghezza dei telomeri in cellule mononucleate isolate da sangue periferico. E' stato dapprima estratto il DNA con metodica standard e quindi valutata la lunghezza dei telomeri tramite PCR quantitativa. Per normalizzare i campioni in contenuto di DNA ਠstato valutato in parallelo un gene presente in singola copia per ottenere una T/S ratio tra Ct telomerico e Ct del singolo gene ulteriormente normalizzato per la T/S ratio di un DNA controllo (standard interno). Risultati: STUDIO 1 Il numero di EPCs ਠrisultato inversamente correlato con l'indice di massa corporea (rho=-0.18;p<0.05), circonferenza vita (-0.2;<0.05), pressione sistolica (-0.23;<0.01) e diastolica (-0.21;<0.05), uricemia (-0.24;<0.005), PAI-1 (-0.19;<0.05) ed IRI (-0.2;<0.05) e direttamente correlato con i valori di colesterolo HDL (0.18;<0.05). Il genere maschile ਠrisultato indipendentemente associato ad un ridotto numero di EPCs rispetto alle altre covariate(p<0.05). Dividendo la popolazione in sottogruppi in base al genere e alla presenza di IR, il numero di EPCs risultava minore nei maschi insulinoresistenti rispetto ai maschi insulinosensibili (p<0.05), questa differenza non si evidenziava nel genere femminile. STUDIO 2 La LTL ਠrisultata inversamente correlata con i valori di età (rho=-0.24; p<0.05), circonferenza vita (-0.29;<0.01), trigliceridi (-0.25;<0.05), PAI-1 (-0.28;=0.01), hsPCR (-0.23;<0.05), IMT (-0.24;<0.05) e FRs (-0.28;<0.01) e direttamente correlata con colesterolo HDL (0.35;=0.001) ed EPCs (0.26;<0.05). I valori di IMT, di colesterolo HDL ed il numero di EPCs, sono risultati indipendentemente correlati alla LTL (p<0.05). Conclusioni: STUDIO 1 Il ridotto numero di EPCs nei maschi potrebbe contribuire a spiegare il maggiore rischio CV nel genere maschile rispetto a quello femminile in premenopausa di pari età . Inoltre, il ridotto numero di EPCs nei maschi insulinoresistenti potrebbe rappresentare uno dei possibili meccanismi tramite cui la IR si accompagna ad un aumentato rischio CV nel genere maschile. STUDIO 2 I risultati suggeriscono che la LTL possa essere considerata un marcatore precoce di rischio CV e di aterosclerosi subclinica, anche in una popolazione di soggetti giovani adulti sani a basso rischio CV. La correlazione indipendente tra LTL e numero di EPCs e l'origine midollare comune di queste due popolazioni cellulari, suggerisce l'esistenza di una meccanismo fisiopatologico condiviso alla base di queste alterazioni implicate nello sviluppo e progressione della patologia CV. Numero di EPCs e LTL si confermano possibili marcatori di stratificazione precoce di rischio CV anche in soggetti giovani adulti sani, seppure ulteriori studi siano necessari per confermarne un ruolo prognostico.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/272939
URN:NBN:IT:UNIPR-272939