Gli studi empirici sulle determinanti dell'export sono stati normalmente condotti confrontando paesi e settori industriali. Solo recentemente, e grazie alla vasta disponibilità  di micro-dati aziendali, un crescente numero di analisi ਠstato condotto per capire perchà© alcune imprese esportano pi๠di altre, e perchà© chi esporta ਠmaggiormente produttivo di chi non esporta. In un vasto numero di studi recenti ਠstato dimostrato che esportare non incrementa la produttività , mentre ਠvalida la relazione inversa, che le imprese maggiormente produttive diventano esportatrici (Self seletion theory contro Learning by exporting theory). Questa tesi di dottorato mira a favorire una maggiore conoscenza dei fattori di competitività  delle imprese italiane che esportano vino, con una particolare attenzione alle imprese toscane e piemontesi. Mediante l'utilizzo di modelli econometrici come il Tobit per variabili dipendenti censurate, e il Probit per variabili dipendenti limitate, sono state analizzate differenti tipologie di imprese che esportano vino tratte da un vasto campione di fonte COE-Istat dal 2001 al 2007. L'analisi si ਠsoffermata sulle componenti che determinano le diverse performance nell'export confrontando le imprese che hanno relazioni internazionali saltuarie, rispetto a quelle che intrattengono relazioni continuative, soffermandosi inoltre sulle imprese multi-regionali, rispetto a quelle regionali. I risultati suggeriscono una conferma della teoria della self selection rispetto ad una bassa evidenza del learning by exporting. Questi risultati suggeriscono inoltre di indirizzare le politiche promozionali sui mercati esteri sulle caratteristiche delle aziende.

La ricerca dei fattori di competitività  sui mercati esteri. Solo una questione di produttività  o di qualità ? Analisi esplorativa dell'export di vino dalla Toscana e dal Piemonte.

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2010

Abstract

Gli studi empirici sulle determinanti dell'export sono stati normalmente condotti confrontando paesi e settori industriali. Solo recentemente, e grazie alla vasta disponibilità  di micro-dati aziendali, un crescente numero di analisi ਠstato condotto per capire perchà© alcune imprese esportano pi๠di altre, e perchà© chi esporta ਠmaggiormente produttivo di chi non esporta. In un vasto numero di studi recenti ਠstato dimostrato che esportare non incrementa la produttività , mentre ਠvalida la relazione inversa, che le imprese maggiormente produttive diventano esportatrici (Self seletion theory contro Learning by exporting theory). Questa tesi di dottorato mira a favorire una maggiore conoscenza dei fattori di competitività  delle imprese italiane che esportano vino, con una particolare attenzione alle imprese toscane e piemontesi. Mediante l'utilizzo di modelli econometrici come il Tobit per variabili dipendenti censurate, e il Probit per variabili dipendenti limitate, sono state analizzate differenti tipologie di imprese che esportano vino tratte da un vasto campione di fonte COE-Istat dal 2001 al 2007. L'analisi si ਠsoffermata sulle componenti che determinano le diverse performance nell'export confrontando le imprese che hanno relazioni internazionali saltuarie, rispetto a quelle che intrattengono relazioni continuative, soffermandosi inoltre sulle imprese multi-regionali, rispetto a quelle regionali. I risultati suggeriscono una conferma della teoria della self selection rispetto ad una bassa evidenza del learning by exporting. Questi risultati suggeriscono inoltre di indirizzare le politiche promozionali sui mercati esteri sulle caratteristiche delle aziende.
2010
Italiano
Export
Tobit Model
Vino - Commercio
Vino - Produzione
Wine
Università degli Studi di Parma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/272953
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPR-272953