Il progetto, si ਠprefisso lo scopo di sviluppare, utilizzando un materiale come il chitosano, uno scaffold polimerico tubulare biodegradabile-bioriassorbibile, di dimensioni compatibili con il coledoco umano e che abbia la capacità di fungere da supporto per il rilascio controllato di farmaci, come i peptidi antimicrobici precedentemente descritti. Lo scaffold ਠstato utilizzato come protesi per la riparazione o sostituzione chirurgica in quelle patologie traumatiche e degenerativo/infiammatorie che colpiscono il dotto biliare. Per raggiungere tale finalità , la ricerca ਠstata condotta in collaborazione con i Dipartimenti di Medicina Sperimentale e di Scienze Chirurgiche dell'Università di Parma. Obbiettivo iniziale ਠstato quello di valutare le soluzioni di chitosano migliori per la costruzione dello scaffold. In particolare lo scopo ਠstato quello di costruire uno scaffold 3D citocompatibile, impermeabile alla bile e meccanicamente resistente alle suture chirurgiche; ciಠਠstato fatto studiando l'influenza della concentrazione di chitosano e di viscosizzanti nella soluzione di partenza, sulla struttura microscopica ed sulla microarchitettura dello scaffold. Inoltre, ਠstata determinata la porosità e la rugosità della superficie per determinare quale influenza hanno tali parametri sulla colonizzazione cellulare e sulla funzionalità di impianto della protesi. La tappa successiva ha riguardato lo studio del caricamento di un polipeptide, ad azione antimicrobica, sullo scaffold e la determinazione della cinetica di rilascio, della citotossicità e dell'attività antimicrobica in vitro. La caratterizzazione del biomateriale e del dispositivo destinato ad un contatto sul medio e lungo termine con l'organismo non puಠessere completa senza una valutazione di biocompatibilità ; per cui sono stati effettuati, su conigli, dei test di breve durata i quali hanno fornito informazioni circa l'interazione tra materiale e tessuti viventi e le eventuali complicanze sistemiche. Si sono inoltre valutati gli effetti pirogenici, immunologici e tossici associati alla presenza del dispositivo.
Nuovi Idrogeli per l'Ingegneria Tissutale ed il Drug Delivery
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2010
Abstract
Il progetto, si ਠprefisso lo scopo di sviluppare, utilizzando un materiale come il chitosano, uno scaffold polimerico tubulare biodegradabile-bioriassorbibile, di dimensioni compatibili con il coledoco umano e che abbia la capacità di fungere da supporto per il rilascio controllato di farmaci, come i peptidi antimicrobici precedentemente descritti. Lo scaffold ਠstato utilizzato come protesi per la riparazione o sostituzione chirurgica in quelle patologie traumatiche e degenerativo/infiammatorie che colpiscono il dotto biliare. Per raggiungere tale finalità , la ricerca ਠstata condotta in collaborazione con i Dipartimenti di Medicina Sperimentale e di Scienze Chirurgiche dell'Università di Parma. Obbiettivo iniziale ਠstato quello di valutare le soluzioni di chitosano migliori per la costruzione dello scaffold. In particolare lo scopo ਠstato quello di costruire uno scaffold 3D citocompatibile, impermeabile alla bile e meccanicamente resistente alle suture chirurgiche; ciಠਠstato fatto studiando l'influenza della concentrazione di chitosano e di viscosizzanti nella soluzione di partenza, sulla struttura microscopica ed sulla microarchitettura dello scaffold. Inoltre, ਠstata determinata la porosità e la rugosità della superficie per determinare quale influenza hanno tali parametri sulla colonizzazione cellulare e sulla funzionalità di impianto della protesi. La tappa successiva ha riguardato lo studio del caricamento di un polipeptide, ad azione antimicrobica, sullo scaffold e la determinazione della cinetica di rilascio, della citotossicità e dell'attività antimicrobica in vitro. La caratterizzazione del biomateriale e del dispositivo destinato ad un contatto sul medio e lungo termine con l'organismo non puಠessere completa senza una valutazione di biocompatibilità ; per cui sono stati effettuati, su conigli, dei test di breve durata i quali hanno fornito informazioni circa l'interazione tra materiale e tessuti viventi e le eventuali complicanze sistemiche. Si sono inoltre valutati gli effetti pirogenici, immunologici e tossici associati alla presenza del dispositivo.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/272994
URN:NBN:IT:UNIPR-272994