Questa ricerca si propone di ricostruire l'evoluzione della politica di sicurezza della Repubblica Federale Tedesca durante il periodo generalmente definito di †œdistensione internazionale†� (o dà©tente). Si ਠdeciso di condurre l'analisi intorno ad alcune questioni che sono state individuate come centrali per lo sviluppo della politica di sicurezza dell'Alleanza Atlantica, nelle quali la Germania occidentale ha avuto un ruolo significativo cercando di avanzare propri specifici interessi nazionali. Le tematiche scelte sono: il cambiamento strategico avvenuto nell'ambito del sistema di sicurezza transatlantico, il dibattito intorno al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, i negoziati per la Conferenza di Helsinki e quelli per la riduzione di armamenti convenzionali nel continente europeo (MBFR). Attraverso una ricostruzione della posizione tedesco?occidentale nei dibattiti sopra citati si cercheranno di delineare le caratteristiche della politica di sicurezza che la classe politica di Bonn elaborಠe portಠavanti durante gli anni della distensione. Nella tesi verrà  dato particolare risalto ai tentativi della Germania occidentale di cominciare a porsi nella comunità  internazionale †" a partire dalla metà  degli anni '60 †" come un attore ormai maturo e indipendente. Pur mantenendo uno stretto rapporto con gli alleati occidentali ed evitando accuratamente un rischioso isolamento internazionale, la Bundesrepublik Deutschland (BRD) manifestava infatti in quel periodo un'insofferenza piuttosto esplicita nei confronti di una gestione del contesto internazionale che essa giudicava eccessivamente improntata alle esigenze delle due superpotenze. Tale considerazione fu determinante nella decisione della Germania occidentale di voler partecipare attivamente alla distensione, senza subirla. Una manifestazione evidente di quest'approccio nella politica estera dei governi di Bonn fu senza dubbio la Neue Ostpolitik, ovvero l'innovativa politica portata avanti dalla Repubblica Federale Tedesca nei confronti degli stati del Patto di Varsavia. Negli stessi anni della nuova Ostpolitik (tra la fine degli anni '60 e l'inizio del decennio successivo) la BRD cercಠdi modificare ? almeno in parte ? anche il rapporto con gli alleati occidentali e dunque la propria Westpolitik, con l'intenzione di intraprendere una politica estera che fosse in ogni campo (dunque anche nel delicato settore della sicurezza) maggiormente in linea con i propri specifici interessi. Contesto temporale L'arco temporale che viene preso in esame nella tesi va dal 1967 al 1975. Si ਠscelto come termine iniziale il 1967, considerandolo un anno cruciale sia per le evoluzioni del sistema internazionale, sia per le novità  che si presentarono nel contesto politico interno della Repubblica Federale Tedesca. Per quanto riguarda lo scenario internazionale, nel 1967 ebbero luogo due eventi che a nostro avviso permettono di ritenere tale anno uno spartiacque nella storia della Guerra Fredda, ovvero l'adozione da parte della NATO del †œRapporto Harmel†� e il cambiamento di dottrina strategica della stessa alleanza occidentale. Mentre con il Rapporto Harmel gli stati membri del campo occidentale prendevano in considerazione il perseguimento di una politica †" possibilmente comune e coordinata ? di distensione con il blocco comunista, con l'adozione della dottrina di †œRisposta Flessibile†� l'Alleanza Atlantica di fatto riconosceva il raggiungimento sovietico di una parità  nucleare strategica con gli USA e cercava di adattare la propria strategia ai mutati equilibri internazionali. Anche dal punto di vista della storia della Germania occidentale il 1967 ਠuna data che si puಠgiudicare particolarmente rilevante al fine di stabilire un'utile periodizzazione. Nel dicembre del 1966 infatti ? a seguito della caduta del governo Erhard (CDU/CSU?FDP) †" nella Repubblica Federale Tedesca venne costituito un governo di GroàŸe Koalition, ovvero basato sull'alleanza dei partiti conservatori con i socialdemocratici dell'SPD. Tale coalizione di governo rappresentava una novità  del tutto inedita nella storia politica della Germania occidentale. Sebbene infatti il Cancelliere ? nella persona di Kurt Kiesinger ? fosse ancora una volta espressione delle forze conservatrici della CDU, i socialdemocratici arrivavano per la prima volta al potere (con la nomina di Willy Brandt a capo dell'importante Ministero degli Esteri). L'azione politica di questa nuova alleanza di governo fu funzionale all'avvio di un †œprocesso di emancipazione†� della Repubblica Federale Tedesca, che la vedeva definire i suoi interessi in modo pi๠autonomo dai propri alleati rispetto alla prima fase della propria esistenza politica. L'analisi della politica di sicurezza tedesco?occidentale rappresenta dunque un interessante banco di prova per riscontrare i segni di tale evoluzione e individuare le caratteristiche di continuità  e discontinuità  rispetto agli anni precedenti. Come termine finale della ricerca si ਠscelto invece l'anno 1975, data comunemente considerata dagli storici come l'apice della distensione, a causa della conclusione della Conferenza di Helsinki e dell'emanazione del relativo Atto Finale. La seconda metà  degli anni '70 rappresenta infatti una fase significativamente diversa dal periodo precedente, in cui i presupposti della distensione entrarono progressivamente in crisi e †" con il cambiamento sia delle problematiche del contesto internazionale sia dei suoi principali protagonisti †" si ਠritenuto dunque opportuno non inserirla nella stessa trattazione. Fonti della ricerca Le fonti su cui si basa questa ricerca comprendono sia pubblicazioni di carattere storiografico e memorialistico, sia documenti d'archivio. Per quanto riguarda la letteratura, ci si ਠconcentrati sulle opere fondamentali di storiografia relative alla Guerra Fredda e in particolare alla fase di distensione e su volumi e saggi sulla storia e l'analisi della politica estera e di sicurezza della Germania occidentale, tanto nel contesto generale del conflitto Est?Ovest quanto nel periodo specifico che va dalla fine degli anni '60 alla metà  del decennio successivo. Per l'approfondimento del tema specifico ci si ਠpoi serviti ? oltre che di volumi storiografici, memorialistica e saggi in libri collettanei ? anche di articoli scientifici pubblicati in importanti riviste internazionali quali Cold War History, Diplomatic History, History & Memory, War in History, Contemporary European History, Bulletin of German Historical Institute (Washington D.C.), Journal of Cold War Studies e Journal of Transatlantic Studies, e alcune pubblicazioni tedesche tra cui Europa Archiv (edita dalla Deutsche Gesellschaft fà¼r Auswà¤rtige Politik ? DGAP), Vierteljahrshefte fà¼r Zeitgeschichte (pubblicata dall'Institut fà¼r Zeitgeschichte di Monaco?Berlino) e Archiv fà¼r Sozialgeschichte. Per quanto riguarda poi i protagonisti degli eventi discussi, oltre alla lettura delle relative memorie e autobiografie, sono state di grande utilità  le raccolte pubblicate di loro scritti, interviste e discorsi. Dal punto di vista dei documenti, una fonte particolarmente utile sono stati i documenti diplomatici tedeschi pubblicati nelle raccolte ufficiali degli †œAkten zur Auswà¤rtigen Politik der Bundesrepublik Deutschland†� (AAPD), editi per il Ministero degli Esteri dall'Istituto di Storia Contemporanea di Monaco?Berlino. Sempre nell'ambito dei documenti pubblicati ? tra le altre utili raccolte ? sono state fondamentali per questa ricerca soprattutto le trascrizioni delle sessioni di lavoro della Commissione Esteri del Bundestag (†œDer Auswà¤rtige Ausschuss des Deutschen Bundestages; Sitzungsprotokolle†�), attraverso le quali si ਠpotuto ricostruire con una certa precisione il dibattito parlamentare relativo ai temi affrontati. Il lavoro di ricerca in archivio si ਠfocalizzato esclusivamente sulle fonti tedesco?occidentali.

La politica di sicurezza della Repubblica Federale Tedesca negli anni della distensione,1967-1975

2013

Abstract

Questa ricerca si propone di ricostruire l'evoluzione della politica di sicurezza della Repubblica Federale Tedesca durante il periodo generalmente definito di †œdistensione internazionale†� (o dà©tente). Si ਠdeciso di condurre l'analisi intorno ad alcune questioni che sono state individuate come centrali per lo sviluppo della politica di sicurezza dell'Alleanza Atlantica, nelle quali la Germania occidentale ha avuto un ruolo significativo cercando di avanzare propri specifici interessi nazionali. Le tematiche scelte sono: il cambiamento strategico avvenuto nell'ambito del sistema di sicurezza transatlantico, il dibattito intorno al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, i negoziati per la Conferenza di Helsinki e quelli per la riduzione di armamenti convenzionali nel continente europeo (MBFR). Attraverso una ricostruzione della posizione tedesco?occidentale nei dibattiti sopra citati si cercheranno di delineare le caratteristiche della politica di sicurezza che la classe politica di Bonn elaborಠe portಠavanti durante gli anni della distensione. Nella tesi verrà  dato particolare risalto ai tentativi della Germania occidentale di cominciare a porsi nella comunità  internazionale †" a partire dalla metà  degli anni '60 †" come un attore ormai maturo e indipendente. Pur mantenendo uno stretto rapporto con gli alleati occidentali ed evitando accuratamente un rischioso isolamento internazionale, la Bundesrepublik Deutschland (BRD) manifestava infatti in quel periodo un'insofferenza piuttosto esplicita nei confronti di una gestione del contesto internazionale che essa giudicava eccessivamente improntata alle esigenze delle due superpotenze. Tale considerazione fu determinante nella decisione della Germania occidentale di voler partecipare attivamente alla distensione, senza subirla. Una manifestazione evidente di quest'approccio nella politica estera dei governi di Bonn fu senza dubbio la Neue Ostpolitik, ovvero l'innovativa politica portata avanti dalla Repubblica Federale Tedesca nei confronti degli stati del Patto di Varsavia. Negli stessi anni della nuova Ostpolitik (tra la fine degli anni '60 e l'inizio del decennio successivo) la BRD cercಠdi modificare ? almeno in parte ? anche il rapporto con gli alleati occidentali e dunque la propria Westpolitik, con l'intenzione di intraprendere una politica estera che fosse in ogni campo (dunque anche nel delicato settore della sicurezza) maggiormente in linea con i propri specifici interessi. Contesto temporale L'arco temporale che viene preso in esame nella tesi va dal 1967 al 1975. Si ਠscelto come termine iniziale il 1967, considerandolo un anno cruciale sia per le evoluzioni del sistema internazionale, sia per le novità  che si presentarono nel contesto politico interno della Repubblica Federale Tedesca. Per quanto riguarda lo scenario internazionale, nel 1967 ebbero luogo due eventi che a nostro avviso permettono di ritenere tale anno uno spartiacque nella storia della Guerra Fredda, ovvero l'adozione da parte della NATO del †œRapporto Harmel†� e il cambiamento di dottrina strategica della stessa alleanza occidentale. Mentre con il Rapporto Harmel gli stati membri del campo occidentale prendevano in considerazione il perseguimento di una politica †" possibilmente comune e coordinata ? di distensione con il blocco comunista, con l'adozione della dottrina di †œRisposta Flessibile†� l'Alleanza Atlantica di fatto riconosceva il raggiungimento sovietico di una parità  nucleare strategica con gli USA e cercava di adattare la propria strategia ai mutati equilibri internazionali. Anche dal punto di vista della storia della Germania occidentale il 1967 ਠuna data che si puಠgiudicare particolarmente rilevante al fine di stabilire un'utile periodizzazione. Nel dicembre del 1966 infatti ? a seguito della caduta del governo Erhard (CDU/CSU?FDP) †" nella Repubblica Federale Tedesca venne costituito un governo di GroàŸe Koalition, ovvero basato sull'alleanza dei partiti conservatori con i socialdemocratici dell'SPD. Tale coalizione di governo rappresentava una novità  del tutto inedita nella storia politica della Germania occidentale. Sebbene infatti il Cancelliere ? nella persona di Kurt Kiesinger ? fosse ancora una volta espressione delle forze conservatrici della CDU, i socialdemocratici arrivavano per la prima volta al potere (con la nomina di Willy Brandt a capo dell'importante Ministero degli Esteri). L'azione politica di questa nuova alleanza di governo fu funzionale all'avvio di un †œprocesso di emancipazione†� della Repubblica Federale Tedesca, che la vedeva definire i suoi interessi in modo pi๠autonomo dai propri alleati rispetto alla prima fase della propria esistenza politica. L'analisi della politica di sicurezza tedesco?occidentale rappresenta dunque un interessante banco di prova per riscontrare i segni di tale evoluzione e individuare le caratteristiche di continuità  e discontinuità  rispetto agli anni precedenti. Come termine finale della ricerca si ਠscelto invece l'anno 1975, data comunemente considerata dagli storici come l'apice della distensione, a causa della conclusione della Conferenza di Helsinki e dell'emanazione del relativo Atto Finale. La seconda metà  degli anni '70 rappresenta infatti una fase significativamente diversa dal periodo precedente, in cui i presupposti della distensione entrarono progressivamente in crisi e †" con il cambiamento sia delle problematiche del contesto internazionale sia dei suoi principali protagonisti †" si ਠritenuto dunque opportuno non inserirla nella stessa trattazione. Fonti della ricerca Le fonti su cui si basa questa ricerca comprendono sia pubblicazioni di carattere storiografico e memorialistico, sia documenti d'archivio. Per quanto riguarda la letteratura, ci si ਠconcentrati sulle opere fondamentali di storiografia relative alla Guerra Fredda e in particolare alla fase di distensione e su volumi e saggi sulla storia e l'analisi della politica estera e di sicurezza della Germania occidentale, tanto nel contesto generale del conflitto Est?Ovest quanto nel periodo specifico che va dalla fine degli anni '60 alla metà  del decennio successivo. Per l'approfondimento del tema specifico ci si ਠpoi serviti ? oltre che di volumi storiografici, memorialistica e saggi in libri collettanei ? anche di articoli scientifici pubblicati in importanti riviste internazionali quali Cold War History, Diplomatic History, History & Memory, War in History, Contemporary European History, Bulletin of German Historical Institute (Washington D.C.), Journal of Cold War Studies e Journal of Transatlantic Studies, e alcune pubblicazioni tedesche tra cui Europa Archiv (edita dalla Deutsche Gesellschaft fà¼r Auswà¤rtige Politik ? DGAP), Vierteljahrshefte fà¼r Zeitgeschichte (pubblicata dall'Institut fà¼r Zeitgeschichte di Monaco?Berlino) e Archiv fà¼r Sozialgeschichte. Per quanto riguarda poi i protagonisti degli eventi discussi, oltre alla lettura delle relative memorie e autobiografie, sono state di grande utilità  le raccolte pubblicate di loro scritti, interviste e discorsi. Dal punto di vista dei documenti, una fonte particolarmente utile sono stati i documenti diplomatici tedeschi pubblicati nelle raccolte ufficiali degli †œAkten zur Auswà¤rtigen Politik der Bundesrepublik Deutschland†� (AAPD), editi per il Ministero degli Esteri dall'Istituto di Storia Contemporanea di Monaco?Berlino. Sempre nell'ambito dei documenti pubblicati ? tra le altre utili raccolte ? sono state fondamentali per questa ricerca soprattutto le trascrizioni delle sessioni di lavoro della Commissione Esteri del Bundestag (†œDer Auswà¤rtige Ausschuss des Deutschen Bundestages; Sitzungsprotokolle†�), attraverso le quali si ਠpotuto ricostruire con una certa precisione il dibattito parlamentare relativo ai temi affrontati. Il lavoro di ricerca in archivio si ਠfocalizzato esclusivamente sulle fonti tedesco?occidentali.
2013
it
Categorie ISI-CRUI::Scienze politiche e sociali::Social Work & Social Policy
conferenza di Helsinki
distensione
negoziati
Repubblica Federale Tedesca
Scienze politiche e sociali
Settori Disciplinari MIUR::Scienze politiche e sociali::STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
Università degli Studi Roma Tre
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/273052
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA3-273052