Nella seconda parte della ricerca, La condizione ebraica dello scrittore negli anni della guerra e della Shoah in Italia e in Romania, si mostra come, dopo il processo di emancipazione e di integrazione, per gli ebrei si apre, con il fascismo e il nazismo, un nuovo ࢠcapitoloࢠdi esclusione dalla societàƒÂ che determina il loro reingresso non nel tradizionale ghetto imposto, ma in quello concentrazionario. Il tragico evento della Shoah ha cambiato totalmente la condizione ebraica e il modo di esprimersi degli scrittori ebrei. La persecuzione ebraica ha reso possibile il recupero dellࢠebraismo rimosso con la riscoperta e lࢠaffermazione del loro essere ebreo. Lࢠimmenso trauma subito determina gli scrittori ebrei a scrivere, come mai àƒ¨ avvenuto in precedenza, opere con una forte impronta autobiografica che aiutassero, per quanto possibile, a liberarsi dallࢠossessione dellࢠesperienza vissuta e che permettessero di testimoniare gli eventi in cui sono stati coinvolti, affinchàƒ© si sapesse di cosa fosse stato capace di compiere lࢠuomo in una societàƒÂ civile e moderna e si capisse che una simile tragedia non sarebbe mai piàƒ¹ dovuta accadere in alcun luogo o tempo, perchàƒ© la vera pace dipende dalla profonditàƒÂ con cui sono stati esplorati gli abissi di ieri. Queste sono le premesse per creare una societàƒÂ migliore e per educare meglio le nuove generazioni. Da queste riflessioni, àƒ¨ evidente che gli scrittori vedano nella loro testimonianza una missione utile alla collettivitàƒÂ , perchàƒ© convinti che si debba ricordare e capire gli eventi tragici della Shoah per evitare, in futuro, la ripetizione dellࢠorrore: Quando lࢠebreo [ࢠ¦] ha narrato le sofferenze che lui o lei che fosse avevano sopportato, non lo ha fatto
La condizione ebraica nel novecento letterario in Italia e in Romania : da Italo Svevo a Giorgio Bassani e da Mihail Sebastian a Nicu Steinhardt
2013
Abstract
Nella seconda parte della ricerca, La condizione ebraica dello scrittore negli anni della guerra e della Shoah in Italia e in Romania, si mostra come, dopo il processo di emancipazione e di integrazione, per gli ebrei si apre, con il fascismo e il nazismo, un nuovo ࢠcapitoloࢠdi esclusione dalla societàƒÂ che determina il loro reingresso non nel tradizionale ghetto imposto, ma in quello concentrazionario. Il tragico evento della Shoah ha cambiato totalmente la condizione ebraica e il modo di esprimersi degli scrittori ebrei. La persecuzione ebraica ha reso possibile il recupero dellࢠebraismo rimosso con la riscoperta e lࢠaffermazione del loro essere ebreo. Lࢠimmenso trauma subito determina gli scrittori ebrei a scrivere, come mai àƒ¨ avvenuto in precedenza, opere con una forte impronta autobiografica che aiutassero, per quanto possibile, a liberarsi dallࢠossessione dellࢠesperienza vissuta e che permettessero di testimoniare gli eventi in cui sono stati coinvolti, affinchàƒ© si sapesse di cosa fosse stato capace di compiere lࢠuomo in una societàƒÂ civile e moderna e si capisse che una simile tragedia non sarebbe mai piàƒ¹ dovuta accadere in alcun luogo o tempo, perchàƒ© la vera pace dipende dalla profonditàƒÂ con cui sono stati esplorati gli abissi di ieri. Queste sono le premesse per creare una societàƒÂ migliore e per educare meglio le nuove generazioni. Da queste riflessioni, àƒ¨ evidente che gli scrittori vedano nella loro testimonianza una missione utile alla collettivitàƒÂ , perchàƒ© convinti che si debba ricordare e capire gli eventi tragici della Shoah per evitare, in futuro, la ripetizione dellࢠorrore: Quando lࢠebreo [ࢠ¦] ha narrato le sofferenze che lui o lei che fosse avevano sopportato, non lo ha fattoI documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/273062
URN:NBN:IT:UNIROMA3-273062