L'obiettivo del seguente progetto di ricerca ਠdi ricostruire gli aspetti fondamentali dell'attività  di scrittore e di teorico della letteratura di Vittorini, focalizzandomi sui punti nevralgici che la costituiscono. Malgrado l'abbondante bibliografia critica, questo à¨, infatti, un discorso ancora lontano dall'essere esaurito, raramente letto nell'interezza delle sue molteplici sfumature e implicazioni. La ricerca prende l'avvio dagli anni '30, quando Vittorini inizia a stringere rapporti con le case editrici Mondadori e Bompiani e il suo interesse letterario si dirige verso la letteratura americana. A coronare la fascinazione per l'America, inizialmente alimentata da una serie di traduzioni dall'inglese, sarà  la pubblicazione di Americana, raccolta di scritti di autori statunitensi divisi in sezioni su base cronologica. àˆ un momento cruciale per la formazione di Vittorini, nel quale ਠpossibile individuare il primo radicale distacco da quella prosa d'arte ancora presente, sia pur articolata in una pi๠distesa e oggettivata dimensione narrativa, nel Garofano rosso, romanzo scritto negli anni trenta e apparso a puntate sulla rivista «Solaria» e quindi pubblicato in volume nel 1948. Gli scrittori raccolti in Americana, con le forti implicazioni sociali e politiche, costituiscono la rivelazione di un continente pressochà© sconosciuto in Italia. Da Americana prende avvio quella necessità  di affrancarsi dagli «astratti furori» che si farà  sostanza capitale in Conversazione in Sicilia (1941), un'opera difficile da definire quanto al genere, ma già  orientata verso quello che verrà  definito, nel dopoguerra, engagement in Francia e †œimpegno†� in Italia. àˆ il punto di passaggio necessario per la nascita dello scrittore di Uomini e no e l'ideatore della rivista «Il Politecnico», la polemica con Togliatti e l'uscita dal Partito Comunista, l'attività  di critico militante, suggeritore e dirigente editoriale, la proposta della grande inchiesta su letteratura e industria, le simpatie, molto personalizzate, per l'avanguardia, il ricchissimo repertorio di tematiche affrontate prima sul «Menab಻, la rivista fondata e diretta in collaborazione con Italo Calvino e poi nell'eccezionale libro pubblicato postumo Le due tensioni. Nel mio progetto dunque mi sono dedicata alla ricostruzione e all'interpretazione di diversi ma connessi e interagenti aspetti dell'opera di Vittorini. Fra questi, sempre scarsamente considerata dagli studiosi, la passione per le arti figurative, una sorta di ut pictura poesis tutto vittoriniano, che proietta una nuova luce sull'opera pi๠squisitamente letteraria.

Elio Vittorini : letteratura, critica e società 

2014

Abstract

L'obiettivo del seguente progetto di ricerca ਠdi ricostruire gli aspetti fondamentali dell'attività  di scrittore e di teorico della letteratura di Vittorini, focalizzandomi sui punti nevralgici che la costituiscono. Malgrado l'abbondante bibliografia critica, questo à¨, infatti, un discorso ancora lontano dall'essere esaurito, raramente letto nell'interezza delle sue molteplici sfumature e implicazioni. La ricerca prende l'avvio dagli anni '30, quando Vittorini inizia a stringere rapporti con le case editrici Mondadori e Bompiani e il suo interesse letterario si dirige verso la letteratura americana. A coronare la fascinazione per l'America, inizialmente alimentata da una serie di traduzioni dall'inglese, sarà  la pubblicazione di Americana, raccolta di scritti di autori statunitensi divisi in sezioni su base cronologica. àˆ un momento cruciale per la formazione di Vittorini, nel quale ਠpossibile individuare il primo radicale distacco da quella prosa d'arte ancora presente, sia pur articolata in una pi๠distesa e oggettivata dimensione narrativa, nel Garofano rosso, romanzo scritto negli anni trenta e apparso a puntate sulla rivista «Solaria» e quindi pubblicato in volume nel 1948. Gli scrittori raccolti in Americana, con le forti implicazioni sociali e politiche, costituiscono la rivelazione di un continente pressochà© sconosciuto in Italia. Da Americana prende avvio quella necessità  di affrancarsi dagli «astratti furori» che si farà  sostanza capitale in Conversazione in Sicilia (1941), un'opera difficile da definire quanto al genere, ma già  orientata verso quello che verrà  definito, nel dopoguerra, engagement in Francia e †œimpegno†� in Italia. àˆ il punto di passaggio necessario per la nascita dello scrittore di Uomini e no e l'ideatore della rivista «Il Politecnico», la polemica con Togliatti e l'uscita dal Partito Comunista, l'attività  di critico militante, suggeritore e dirigente editoriale, la proposta della grande inchiesta su letteratura e industria, le simpatie, molto personalizzate, per l'avanguardia, il ricchissimo repertorio di tematiche affrontate prima sul «Menab಻, la rivista fondata e diretta in collaborazione con Italo Calvino e poi nell'eccezionale libro pubblicato postumo Le due tensioni. Nel mio progetto dunque mi sono dedicata alla ricostruzione e all'interpretazione di diversi ma connessi e interagenti aspetti dell'opera di Vittorini. Fra questi, sempre scarsamente considerata dagli studiosi, la passione per le arti figurative, una sorta di ut pictura poesis tutto vittoriniano, che proietta una nuova luce sull'opera pi๠squisitamente letteraria.
2014
it
Categorie ISI-CRUI::Scienze dell'antichità , filologico-letterarie e storico-artistiche::Literature
critica
Novecento
Scienze dell'antichita', filologico-letterarie e storico-artistiche
Settori Disciplinari MIUR::Scienze dell'antichità , filologico-letterarie e storico-artistiche::LETTERATURA ITALIANA
Vittorini
Università degli Studi Roma Tre
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/273063
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA3-273063