Introduzione: Il danno renale da ischemia-riperfusione (IRI) riduce acutamente il filtrato glomerulare (GFR) e danneggia la funzione renale nel lungo termine. Il trattamento con acido chetomellico (KM), un inibitore della farnesilazione delle proteine di membrana Ha-Ras, dimostra effetti benefici sul danno ischemico acuto. Metodi: Lo studio valuta se il Micofenolato Mofetile, un immunosoppressore con proprietà  antinfiammatorie (20mg/die per 4 giorni prima dell'ischemia) migliora la sopravvivenza del rene sottoposto a IRI in ratti monorene (45 minuti di ischemia), da solo o in associazione con KM. Risultati: il giorno dopo l'ischemia il GFR era marcatamente ridotto nei ratti non trattati (-75% vs ratti normali) e il pretrattamento con MMF non modificava questa caduta (-75% vs ratti normali). Il KM (0,23 microgrammi/kg prima dell'IRI) riduceva la caduta del GFR (-39% vs ratti normali) ma questa protezione non era ulteriormente migliorata dalla associazione con il MMF (gfr -45% vs ratti normali). Il MMF riduceva l'espressione di ICAM-1 ed il reclutamento dei monociti, ma l'istologia renale dei ratti MMF era simile ai ratti non trattati. I ratti venivano esaminati 6 mesi dopo l'induzione di IRI: i ratti non trattati mostravano una riduzione della funzione renale del 42% e proteinuria; i ratti trattati con MMF avevano lo stesso comportamento, mentre i ratti trattati con KM prima dell'IRI presentavano migliorati valori di GFR e proteinuria. La combinazione di KM e MMF non determinava migliori risultati Conclusioni:il pretrattamento con MMF prima dell'IRI non conferiva protezione funzionale e morfologica ai reni, malgrado l'inibizione dell'espressione di alcuni marcatori infiammatori. L'associazione di KM e MMF non offre vantaggio rispetto al trattamento con KM.

Effetti acuti e cronici dell'associazione micofenolato mofetile ed inibitori della farnesilazione sul danno acuto da ischemia riperfusione nel ratto

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2011

Abstract

Introduzione: Il danno renale da ischemia-riperfusione (IRI) riduce acutamente il filtrato glomerulare (GFR) e danneggia la funzione renale nel lungo termine. Il trattamento con acido chetomellico (KM), un inibitore della farnesilazione delle proteine di membrana Ha-Ras, dimostra effetti benefici sul danno ischemico acuto. Metodi: Lo studio valuta se il Micofenolato Mofetile, un immunosoppressore con proprietà  antinfiammatorie (20mg/die per 4 giorni prima dell'ischemia) migliora la sopravvivenza del rene sottoposto a IRI in ratti monorene (45 minuti di ischemia), da solo o in associazione con KM. Risultati: il giorno dopo l'ischemia il GFR era marcatamente ridotto nei ratti non trattati (-75% vs ratti normali) e il pretrattamento con MMF non modificava questa caduta (-75% vs ratti normali). Il KM (0,23 microgrammi/kg prima dell'IRI) riduceva la caduta del GFR (-39% vs ratti normali) ma questa protezione non era ulteriormente migliorata dalla associazione con il MMF (gfr -45% vs ratti normali). Il MMF riduceva l'espressione di ICAM-1 ed il reclutamento dei monociti, ma l'istologia renale dei ratti MMF era simile ai ratti non trattati. I ratti venivano esaminati 6 mesi dopo l'induzione di IRI: i ratti non trattati mostravano una riduzione della funzione renale del 42% e proteinuria; i ratti trattati con MMF avevano lo stesso comportamento, mentre i ratti trattati con KM prima dell'IRI presentavano migliorati valori di GFR e proteinuria. La combinazione di KM e MMF non determinava migliori risultati Conclusioni:il pretrattamento con MMF prima dell'IRI non conferiva protezione funzionale e morfologica ai reni, malgrado l'inibizione dell'espressione di alcuni marcatori infiammatori. L'associazione di KM e MMF non offre vantaggio rispetto al trattamento con KM.
2011
Italiano
Chaetomellic acid
Ischaemia-reperfusion injury
Micophenolate mofetil
Università degli Studi di Parma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/273077
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPR-273077