Il lavoro si ਠposto anzitutto l'obiettivo di esaminare in modo sistematico le presenze liturgiche nella terza cantica del poema dantesco e il loro valore strutturale. Tuttora manca infatti un lavoro che si rivolga al "Paradiso" in un'ottica d'insieme. Il Paradiso dantesco ਠconcepito come il regno della continua lode a Dio. Tanto i beati quanto le schiere angeliche sono immerse in una perenne contemplazione e adorazione della divinità , che interrompono soltanto temporaneamente per soddisfare il desiderio di conoscenza di Dante personaggio, privilegiato pellegrino dell'aldilà . Questa ricerca prende dunque le mosse dalla consapevolezza che la presenza della liturgia nella terza cantica ਠpervasiva e varia: essa ha un nucleo fondamentale nelle esplicite occorrenze di testi liturgici, ma si allarga a comprendere ogni forma del discorso rivolto a Dio, non solo dai beati, ma anche da Dante poeta e da Dante personaggio, che spesso, su piani diversi, partecipano a questa fenomenologia della preghiera. Infine, l'ultima parte ਠdedicata a un'analisi trasversale di tutti gli elementi liturgici non verbali, che costituiscono una parte importante nella perenne lode paradisiaca.
Retorica liturgica nel «Paradiso» di Dante
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2017
Abstract
Il lavoro si ਠposto anzitutto l'obiettivo di esaminare in modo sistematico le presenze liturgiche nella terza cantica del poema dantesco e il loro valore strutturale. Tuttora manca infatti un lavoro che si rivolga al "Paradiso" in un'ottica d'insieme. Il Paradiso dantesco ਠconcepito come il regno della continua lode a Dio. Tanto i beati quanto le schiere angeliche sono immerse in una perenne contemplazione e adorazione della divinità , che interrompono soltanto temporaneamente per soddisfare il desiderio di conoscenza di Dante personaggio, privilegiato pellegrino dell'aldilà . Questa ricerca prende dunque le mosse dalla consapevolezza che la presenza della liturgia nella terza cantica ਠpervasiva e varia: essa ha un nucleo fondamentale nelle esplicite occorrenze di testi liturgici, ma si allarga a comprendere ogni forma del discorso rivolto a Dio, non solo dai beati, ma anche da Dante poeta e da Dante personaggio, che spesso, su piani diversi, partecipano a questa fenomenologia della preghiera. Infine, l'ultima parte ਠdedicata a un'analisi trasversale di tutti gli elementi liturgici non verbali, che costituiscono una parte importante nella perenne lode paradisiaca.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/273081
URN:NBN:IT:UNIPR-273081