Il reflusso gastroesofageo (RGE) ਠil passaggio retrogrado del contenuto gastrico in esofago; ਠconsiderato fisiologico se non associato a complicanze sistemiche e se non interferisce con il normale accrescimento staturo-ponderale. Si definisce invece malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) la condizione clinica caratterizzata dall'associazione del RGE con dei sintomi, distinti in tipici ed atipici, e dalla presenza di possibili complicanze esofagee o extraesofagee tali da compromettere la qualità  della vita. Il RGE puಠessere studiato con varie indagini strumentali alcune valutano le cause e le conseguenze del RGE mentre altre consentono di documentare la presenza e l'entità  del RGE; recentemente in particolare ਠstata introdotta la pH-impedenzometria (MII-pH). La MII-pH permette di rilevare i reflussi acidi e non acidi e di distinguere i reflussi liquidi, gassosi e misti, consentendo di studiare la patologia da RGE correlata anche al reflusso non acido. Lo scopo di questa tesi ਠstato quello di valutare la MII-pH su una casistica di 104 pazienti, di cui 65 presentavano sintomi tipici e 39 sintomi atipici di RGE, di età  compresa tra 1-18 anni, afferiti all'Unità  Operativa Complessa di Gastroenterologia da Agosto 2006 ad Agosto 2010. Erano in terapia con inibitori di pompa protonica 38 dei 65 pazienti con sintomi tipici e 17 dei 39 con sintomi atipici. In questi pazienti sono stati valutati il numero dei reflussi sia acidi che non acidi e i seguenti parametri: l'indice di reflusso (RI), l'indice di esposizione al bolo (BEI), la media del tempo di clearing dell'acido (MACT), la mediana del tempo di clearing del bolo (MBCT), l'indice sintomatico (SI) e la probabilità  di correlazione dei sintomi (SAP). Dall'analisi dei risultati ਠemerso un numero medio di reflussi per paziente pressochà© sovrapponibile tra le due popolazioni e, se si escludono i pazienti in terapia, una prevalenza di reflussi acidi rispetto ai non acidi, ancora pi๠evidente nei pazienti con sintomi tipici (reflussi acidi 78%/alcalini 22% vs reflussi acidi 74%/alcalini 26%). L'80% dei reflussi inoltre in entrambe le popolazioni si sono verificati in posizione eretta. In entrambi i gruppi il 50% dei casi con BEI positivo presentava un valore di RI negativo e MACT ਠrisultata circa 3,5 volte pi๠alta della MBCT (MACT/MBCT: gruppo A 3,4; gruppo B 3,5). Per quanto riguarda il SI e SAP si sono ottenuti dati scarsamente valutabili probabilmente per la poca attendibilità  di tali indici, in particolare in età  pediatrica. Dal nostro studio ਠstato pertanto possibile desumere dei parametri MII-pHmetrici che potrebbero definire il †œpattern impedenzometrico†� di pazienti con sintomi tipici e atipici di tipo respiratorio attualmente non disponibili in letteratura, specie per l'età  pediatrica per la quale non esistono ancora parametri di normalità . La MII-pH sembrerebbe, inoltre, vista la percentuale non trascurabile di pazienti con BEI positivo, una tecnica utile nello studio del RGE di tipo tipico e nelle patologie respiratorie correlabili al RGE e sembrerebbe essere anche superiore alla pH-metria considerata fino ad oggi il †œgold standard†�.

La pH-impedenzometria nelle 24 ore: manifestazioni tipiche e atipiche della malattia da reflusso gastroesofageo

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2011

Abstract

Il reflusso gastroesofageo (RGE) ਠil passaggio retrogrado del contenuto gastrico in esofago; ਠconsiderato fisiologico se non associato a complicanze sistemiche e se non interferisce con il normale accrescimento staturo-ponderale. Si definisce invece malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) la condizione clinica caratterizzata dall'associazione del RGE con dei sintomi, distinti in tipici ed atipici, e dalla presenza di possibili complicanze esofagee o extraesofagee tali da compromettere la qualità  della vita. Il RGE puಠessere studiato con varie indagini strumentali alcune valutano le cause e le conseguenze del RGE mentre altre consentono di documentare la presenza e l'entità  del RGE; recentemente in particolare ਠstata introdotta la pH-impedenzometria (MII-pH). La MII-pH permette di rilevare i reflussi acidi e non acidi e di distinguere i reflussi liquidi, gassosi e misti, consentendo di studiare la patologia da RGE correlata anche al reflusso non acido. Lo scopo di questa tesi ਠstato quello di valutare la MII-pH su una casistica di 104 pazienti, di cui 65 presentavano sintomi tipici e 39 sintomi atipici di RGE, di età  compresa tra 1-18 anni, afferiti all'Unità  Operativa Complessa di Gastroenterologia da Agosto 2006 ad Agosto 2010. Erano in terapia con inibitori di pompa protonica 38 dei 65 pazienti con sintomi tipici e 17 dei 39 con sintomi atipici. In questi pazienti sono stati valutati il numero dei reflussi sia acidi che non acidi e i seguenti parametri: l'indice di reflusso (RI), l'indice di esposizione al bolo (BEI), la media del tempo di clearing dell'acido (MACT), la mediana del tempo di clearing del bolo (MBCT), l'indice sintomatico (SI) e la probabilità  di correlazione dei sintomi (SAP). Dall'analisi dei risultati ਠemerso un numero medio di reflussi per paziente pressochà© sovrapponibile tra le due popolazioni e, se si escludono i pazienti in terapia, una prevalenza di reflussi acidi rispetto ai non acidi, ancora pi๠evidente nei pazienti con sintomi tipici (reflussi acidi 78%/alcalini 22% vs reflussi acidi 74%/alcalini 26%). L'80% dei reflussi inoltre in entrambe le popolazioni si sono verificati in posizione eretta. In entrambi i gruppi il 50% dei casi con BEI positivo presentava un valore di RI negativo e MACT ਠrisultata circa 3,5 volte pi๠alta della MBCT (MACT/MBCT: gruppo A 3,4; gruppo B 3,5). Per quanto riguarda il SI e SAP si sono ottenuti dati scarsamente valutabili probabilmente per la poca attendibilità  di tali indici, in particolare in età  pediatrica. Dal nostro studio ਠstato pertanto possibile desumere dei parametri MII-pHmetrici che potrebbero definire il †œpattern impedenzometrico†� di pazienti con sintomi tipici e atipici di tipo respiratorio attualmente non disponibili in letteratura, specie per l'età  pediatrica per la quale non esistono ancora parametri di normalità . La MII-pH sembrerebbe, inoltre, vista la percentuale non trascurabile di pazienti con BEI positivo, una tecnica utile nello studio del RGE di tipo tipico e nelle patologie respiratorie correlabili al RGE e sembrerebbe essere anche superiore alla pH-metria considerata fino ad oggi il †œgold standard†�.
2011
Italiano
Children
Gastroesophageal reflux disease
impedance-pH monitoring
pH-impedance
24 hour ambulatory impedance-pH monitoring
Università degli Studi di Parma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/273120
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPR-273120