La chirurgia colorettale àƒ¨ la chirurgia ࢠmaggioreࢠa piàƒ¹ elevata incidenza nelle popolazioni occidentali. Questo dato àƒ¨ legato alla frequenza con cui la patologia tumorale di tale distretto interessa entrambi i sessi (secondo tumore in termini di incidenza per gli uomini dopo il polmone, terzo nella popolazione femminile dove segue quello mammario e quello polmonare). A questi numeri vanno aggiunti quelli della patologia diverticolare e delle patologie infiammatorie croniche intestinali. Lࢠestrema frequenza giustifica i profondi stravolgimenti cui àƒ¨ stata sottoposta la chirurgia di tale distretto. Oltre alla diagnostica e allo screening si àƒ¨ modificato anche lࢠapproccio chirurgico. Lࢠavvento delle tecniche mininvasive, delle suturatrici meccaniche e i protocolli ࢠfast trackࢠnon hanno peràƒ² modificato le incidenze della complicanza piàƒ¹ temuta: la deiscenza anastomotica. Tale evenienza àƒ¨ causa nota di incremento della morbilitàƒÂ  e della mortalitàƒÂ  postoperatoria. Plurimi fattori rischio sono stati riconosciuti: alcuni legati alla malattia come la sede dellࢠanastomosi e la stadiazione nella patologia tumorale, altri legati allࢠintervento come la durata o le perdite ematiche perioperatorie. Meno chiari risultano i fattori di rischio legati allࢠospite. Stato nutrizionale, etàƒÂ , BMI, fattori di rischio cardiovascolare sono sicuramente da considerare nella valutazione complessiva del malato. Il nostro studio iniziale si propone di correlare il grado di aterosclerosi dei vasi viscerali esaminati con metodica ecocolorodoppler con le complicanze postoperatorie (deiscenza anastomotica,ileo prolungato) dei malati sottoposti ad intervento del distretto colo rettale. Sfortunatamente dai dati iniziali (23 casi) non àƒ¨ possibile correlare statisticamente lࢠateromatosi splancinica come fattore di rischio nàƒ¨ per la fistola anastomotica, nàƒ¨ per un ritardo di canalizzazione. Sono risultati piàƒ¹ a rischio di sviluppo di ileo prolungato i pazienti con ipoalbuminemia e valori diminuiti di emoglobina nel preoperatorio. A conferma indiretta, che altrettanta attenzione va posta nella valutazione dello stato del malato (dal punto di vista nutrizionale e di ossigenazione ed apporto ematico tissutale). In 1 solo caso lࢠapproccio chirurgico àƒ¨ stato modificato dal dato ecocolordoppler che ha permesso di identificare preoperatoriamente una stenosi dellࢠarteria mesenterica superiore condizionante una insufficienza celiaco-mesenterica cronica che ha beneficiato di un trattamento vascolare anteriore a quello resettivo colico. In conclusione, al momento data la scarsitàƒÂ  di dati non possiamo consigliare lࢠutilizzo routinario della metodica ECD viscerale nel preoperatorio della patologia colo rettale ad indicazione chirurgica. Conclusioni definite si potranno trarre solo con lࢠaumento della casistica.

Ateromatosi del distretto splancnico e chirurgia colorettale. Studio pilota del valore dell'ecocolordoppler viscerale preoperatorio.

-
2012

Abstract

La chirurgia colorettale àƒ¨ la chirurgia ࢠmaggioreࢠa piàƒ¹ elevata incidenza nelle popolazioni occidentali. Questo dato àƒ¨ legato alla frequenza con cui la patologia tumorale di tale distretto interessa entrambi i sessi (secondo tumore in termini di incidenza per gli uomini dopo il polmone, terzo nella popolazione femminile dove segue quello mammario e quello polmonare). A questi numeri vanno aggiunti quelli della patologia diverticolare e delle patologie infiammatorie croniche intestinali. Lࢠestrema frequenza giustifica i profondi stravolgimenti cui àƒ¨ stata sottoposta la chirurgia di tale distretto. Oltre alla diagnostica e allo screening si àƒ¨ modificato anche lࢠapproccio chirurgico. Lࢠavvento delle tecniche mininvasive, delle suturatrici meccaniche e i protocolli ࢠfast trackࢠnon hanno peràƒ² modificato le incidenze della complicanza piàƒ¹ temuta: la deiscenza anastomotica. Tale evenienza àƒ¨ causa nota di incremento della morbilitàƒÂ  e della mortalitàƒÂ  postoperatoria. Plurimi fattori rischio sono stati riconosciuti: alcuni legati alla malattia come la sede dellࢠanastomosi e la stadiazione nella patologia tumorale, altri legati allࢠintervento come la durata o le perdite ematiche perioperatorie. Meno chiari risultano i fattori di rischio legati allࢠospite. Stato nutrizionale, etàƒÂ , BMI, fattori di rischio cardiovascolare sono sicuramente da considerare nella valutazione complessiva del malato. Il nostro studio iniziale si propone di correlare il grado di aterosclerosi dei vasi viscerali esaminati con metodica ecocolorodoppler con le complicanze postoperatorie (deiscenza anastomotica,ileo prolungato) dei malati sottoposti ad intervento del distretto colo rettale. Sfortunatamente dai dati iniziali (23 casi) non àƒ¨ possibile correlare statisticamente lࢠateromatosi splancinica come fattore di rischio nàƒ¨ per la fistola anastomotica, nàƒ¨ per un ritardo di canalizzazione. Sono risultati piàƒ¹ a rischio di sviluppo di ileo prolungato i pazienti con ipoalbuminemia e valori diminuiti di emoglobina nel preoperatorio. A conferma indiretta, che altrettanta attenzione va posta nella valutazione dello stato del malato (dal punto di vista nutrizionale e di ossigenazione ed apporto ematico tissutale). In 1 solo caso lࢠapproccio chirurgico àƒ¨ stato modificato dal dato ecocolordoppler che ha permesso di identificare preoperatoriamente una stenosi dellࢠarteria mesenterica superiore condizionante una insufficienza celiaco-mesenterica cronica che ha beneficiato di un trattamento vascolare anteriore a quello resettivo colico. In conclusione, al momento data la scarsitàƒÂ  di dati non possiamo consigliare lࢠutilizzo routinario della metodica ECD viscerale nel preoperatorio della patologia colo rettale ad indicazione chirurgica. Conclusioni definite si potranno trarre solo con lࢠaumento della casistica.
2012
Italiano
colorectal surgery
digestive tract atheromatosis
visceral ecocolordoppler ultrasound
Università degli Studi di Parma
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/273194
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPR-273194