L'epitelio olfattivo ਠcostituito da distinte tipologie cellulari quali i neuroni sensoriali, le cellule di sostegno e le cellule staminali. L'elevata dinamicità  dell'epitelio olfattivo ਠuna delle sue pi๠peculiari caratteristiche: l'apparato neurorigenerativo di cui esso ਠdotato, per la presenza di cellule staminali, assicura un continuo ricambio di tutti i componenti cellulari durante l'arco della vita. Numerosi sembrano essere i fattori in grado di inibire o promuovere la neurogenesi olfattiva. Recentemente abbiamo identificato una nuova classe di cellule sensoriali che si distinguono dai neuroni olfattivi per a) la presenza di microvilli anzichà© ciglia b) la presenza di prolungamenti che penetrano verticalmente nello spessore dell'epitelio fino prendere contatto con le cellule staminali della zona germinale; c) l'espressione di proteine di trasduzione specifiche della via metabolica dei fosfatidil-inositidi come la fosfolipasi-C beta2, il recettore di tipo III per l'IP3 ed il TRPC6 (transient receptor potential channels di tipo 6. Queste caratteristiche morfo-molecolari hanno consentito di formulare l'ipotesi che le cellule microvillari possano essere coinvolte nei processi neurorigenerativi dell'epitelio olfattivo. A dimostrazione di quanto affermato, abbiamo rilevato che le cellule microvillari producono attivamente il neuropepdide Y, un polipeptide noto per la sua azione neurotrofica sull'epitelio olfattivo. L'espressione del neuropeptide Y nelle cellule microvillari ਠmassima durante la vita adulta suggerendo, pertanto, che il ruolo specifico di queste cellule sia quello di mantenere un'omeostasi epiteliale attraverso un corretto turn-over dei neuroni olfattivi. In studi preliminari, abbiamo inoltre osservato una probabile correlazione tra la secrezione di sostanze neurotrofiche ed il sistema di trasduzione primario delle cellule microvillari. Topi mutanti negativi per la fosfolipasi-C beta2 presentano un epitelio olfattivo significativamente pi๠assottigliato rispetto a quelli di controllo, con una riduzione marcata nel numero dei neuroni olfattivi maturi. Esperimenti sono tuttora in corso per identificare le cause di questo interessante fenotipo.

La neurogenesi nell'epitelio olfattivo: il ruolo delle cellule microvillari

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2008

Abstract

L'epitelio olfattivo ਠcostituito da distinte tipologie cellulari quali i neuroni sensoriali, le cellule di sostegno e le cellule staminali. L'elevata dinamicità  dell'epitelio olfattivo ਠuna delle sue pi๠peculiari caratteristiche: l'apparato neurorigenerativo di cui esso ਠdotato, per la presenza di cellule staminali, assicura un continuo ricambio di tutti i componenti cellulari durante l'arco della vita. Numerosi sembrano essere i fattori in grado di inibire o promuovere la neurogenesi olfattiva. Recentemente abbiamo identificato una nuova classe di cellule sensoriali che si distinguono dai neuroni olfattivi per a) la presenza di microvilli anzichà© ciglia b) la presenza di prolungamenti che penetrano verticalmente nello spessore dell'epitelio fino prendere contatto con le cellule staminali della zona germinale; c) l'espressione di proteine di trasduzione specifiche della via metabolica dei fosfatidil-inositidi come la fosfolipasi-C beta2, il recettore di tipo III per l'IP3 ed il TRPC6 (transient receptor potential channels di tipo 6. Queste caratteristiche morfo-molecolari hanno consentito di formulare l'ipotesi che le cellule microvillari possano essere coinvolte nei processi neurorigenerativi dell'epitelio olfattivo. A dimostrazione di quanto affermato, abbiamo rilevato che le cellule microvillari producono attivamente il neuropepdide Y, un polipeptide noto per la sua azione neurotrofica sull'epitelio olfattivo. L'espressione del neuropeptide Y nelle cellule microvillari ਠmassima durante la vita adulta suggerendo, pertanto, che il ruolo specifico di queste cellule sia quello di mantenere un'omeostasi epiteliale attraverso un corretto turn-over dei neuroni olfattivi. In studi preliminari, abbiamo inoltre osservato una probabile correlazione tra la secrezione di sostanze neurotrofiche ed il sistema di trasduzione primario delle cellule microvillari. Topi mutanti negativi per la fosfolipasi-C beta2 presentano un epitelio olfattivo significativamente pi๠assottigliato rispetto a quelli di controllo, con una riduzione marcata nel numero dei neuroni olfattivi maturi. Esperimenti sono tuttora in corso per identificare le cause di questo interessante fenotipo.
2008
Italiano
Olfactory epithelium
Università degli Studi di Parma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/273285
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPR-273285