Abstarct Razionale teorico Il processo assistenziale dell'infermiere non si esaurisce soltanto nell'applicazione di protocolli assistenziali definiti dall'Evidence Base Nursing (EBN), ma prende anche in considerazione i fattori psicologici, sociali e culturali della persona come variabili altrettanto importanti quanto quelle biologiche. La narrazione offre al professionista infermiere l'opportunità  di sviluppare un approccio assistenziale di attento e costante ascolto del paziente, che permetta una sua conoscenza individuale; infatti, †œquando si pensa narrativamente, si sta cercando di comprendere un singolo caso†� (Zannini, 2008, p.73). In letteratura, nello specifico delle malattie cardiovascolari, sono scarse le applicazioni nella pratica assistenziale dell'approccio narrativo e, anche dove presente, ਠlimitato all'ambito cardio-chirurgico (Lapum, Angus, Peter, Watt-Watson, 2010). Anche in altri contesti, nei quali il modello narrativo ਠstato applicato efficacemente come ad esempio nell'ambito oncologico (Gordon e Peruselli, 2001), psichiatrico (Kelly & Howie, 2007) e nell'ambito delle malattie degenerative (Baley & Tilley, 2002; Sander & Pedersen, 2009), non si riscontrano tentativi compiuti di valutare se e come l'applicazione dell'approccio narrativo possa migliorare l'assistenza nelle diverse fasi del processo nursing e impattare sulle condizioni di salute del paziente. Obiettivo La presente ricerca aveva come obiettivo generale quello di testare l'efficacia di un modello assistenziale che utilizza la narrazione rispetto ad un modello assistenziale tradizionale, nel quale l'approccio narrativo non ਠprevisto. In particolare, l'obiettivo era quello di verificare se l'adozione di un modello assistenziale †œintegrato†�, da parte dei professionisti infermieri dell'Unità  di Terapia Intensiva Coronaria (U.T.I.C) dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, modificasse gli outcomes di salute sia bio-clinici che psico-socio-relazionali del paziente con Sindrome Coronaria Acuta (SCA): infarto del Miocardio Acuto ST sopraslivellato (STEMI), infarto del miocardio non ST sopraslivellato (NSTEMI) e angina instabile (AI). Metodo La ricerca attraverso un disegno misto di tipo quasi sperimentale, si ਠarticolato in tre studi consequenziali. Lo Studio 1^ di natura descrittiva-esplorativa, ha avuto l'obiettivo di analizzare il modello assistenziale esistente all'interno dell'U.T.I.C., attraverso l'analisi dei documenti formali (schede infermieristiche) e un questionario costruito ad hoc per indagare le attività  cliniche e psico-socio-relazioni degli infermieri. Lo Studio 2^, che ha previsto un approccio multimetodo, ha quindi avuto come obiettivo quello di implementare un percorso formativo per gli infermieri dell'U.T.I.C. orientato all'attuazione di un modello assistenziale †œnarrative nursing integrato†�. Lo Studio 3^ , che aveva l'obiettivo di verificare se il modello assistenziale narrative nursing integrato, implementato e trasferito nell'operato professionale, potesse migliorare gli outcomes di salute (bio/psico/socio/relazionali) delle persone con SCA, prevdedeva la somministrazione di un self-report, pre-post, ai pazienti con SCA . Risultati Lo Studio 1^ ha confermato che il modello assistenziale utilizzato dai professionisti infermieri in U.T.I.C. era di tipo †œtradizionale†� ovvero orientato in senso bio-clinico piuttosto che attento agli aspetti psico-socio-relazionale. Lo Studio 2^ ha confermato che i professionisti infermieri formati (gruppo sperimentale) hanno acquisito e trasferite sul campo le competenze distintive fornite dal percorso formativo e ,quindi, hanno adottato un modello assistenziale integrato. Rispetto allo Studio 3^, ਠstato possibile soltanto rilevare gli outcomes riferiti ai pazienti seguiti dagli infermieri del gruppo di controllo che non avevano partecipato alla formazione. Pertanto si ਠstati impossibilitati al confronto.

Modello assistenziale tradizionale e integrato a confronto : outcomes bio-clinici e psico-socio-relazionali del paziente con sindrome coronarica acuta

-
2013

Abstract

Abstarct Razionale teorico Il processo assistenziale dell'infermiere non si esaurisce soltanto nell'applicazione di protocolli assistenziali definiti dall'Evidence Base Nursing (EBN), ma prende anche in considerazione i fattori psicologici, sociali e culturali della persona come variabili altrettanto importanti quanto quelle biologiche. La narrazione offre al professionista infermiere l'opportunità  di sviluppare un approccio assistenziale di attento e costante ascolto del paziente, che permetta una sua conoscenza individuale; infatti, †œquando si pensa narrativamente, si sta cercando di comprendere un singolo caso†� (Zannini, 2008, p.73). In letteratura, nello specifico delle malattie cardiovascolari, sono scarse le applicazioni nella pratica assistenziale dell'approccio narrativo e, anche dove presente, ਠlimitato all'ambito cardio-chirurgico (Lapum, Angus, Peter, Watt-Watson, 2010). Anche in altri contesti, nei quali il modello narrativo ਠstato applicato efficacemente come ad esempio nell'ambito oncologico (Gordon e Peruselli, 2001), psichiatrico (Kelly & Howie, 2007) e nell'ambito delle malattie degenerative (Baley & Tilley, 2002; Sander & Pedersen, 2009), non si riscontrano tentativi compiuti di valutare se e come l'applicazione dell'approccio narrativo possa migliorare l'assistenza nelle diverse fasi del processo nursing e impattare sulle condizioni di salute del paziente. Obiettivo La presente ricerca aveva come obiettivo generale quello di testare l'efficacia di un modello assistenziale che utilizza la narrazione rispetto ad un modello assistenziale tradizionale, nel quale l'approccio narrativo non ਠprevisto. In particolare, l'obiettivo era quello di verificare se l'adozione di un modello assistenziale †œintegrato†�, da parte dei professionisti infermieri dell'Unità  di Terapia Intensiva Coronaria (U.T.I.C) dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, modificasse gli outcomes di salute sia bio-clinici che psico-socio-relazionali del paziente con Sindrome Coronaria Acuta (SCA): infarto del Miocardio Acuto ST sopraslivellato (STEMI), infarto del miocardio non ST sopraslivellato (NSTEMI) e angina instabile (AI). Metodo La ricerca attraverso un disegno misto di tipo quasi sperimentale, si ਠarticolato in tre studi consequenziali. Lo Studio 1^ di natura descrittiva-esplorativa, ha avuto l'obiettivo di analizzare il modello assistenziale esistente all'interno dell'U.T.I.C., attraverso l'analisi dei documenti formali (schede infermieristiche) e un questionario costruito ad hoc per indagare le attività  cliniche e psico-socio-relazioni degli infermieri. Lo Studio 2^, che ha previsto un approccio multimetodo, ha quindi avuto come obiettivo quello di implementare un percorso formativo per gli infermieri dell'U.T.I.C. orientato all'attuazione di un modello assistenziale †œnarrative nursing integrato†�. Lo Studio 3^ , che aveva l'obiettivo di verificare se il modello assistenziale narrative nursing integrato, implementato e trasferito nell'operato professionale, potesse migliorare gli outcomes di salute (bio/psico/socio/relazionali) delle persone con SCA, prevdedeva la somministrazione di un self-report, pre-post, ai pazienti con SCA . Risultati Lo Studio 1^ ha confermato che il modello assistenziale utilizzato dai professionisti infermieri in U.T.I.C. era di tipo †œtradizionale†� ovvero orientato in senso bio-clinico piuttosto che attento agli aspetti psico-socio-relazionale. Lo Studio 2^ ha confermato che i professionisti infermieri formati (gruppo sperimentale) hanno acquisito e trasferite sul campo le competenze distintive fornite dal percorso formativo e ,quindi, hanno adottato un modello assistenziale integrato. Rispetto allo Studio 3^, ਠstato possibile soltanto rilevare gli outcomes riferiti ai pazienti seguiti dagli infermieri del gruppo di controllo che non avevano partecipato alla formazione. Pertanto si ਠstati impossibilitati al confronto.
2013
Italiano
cardiac rehabilitation
narrative nursing
Università degli Studi di Parma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/273352
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPR-273352