Il presente lavoro cerca di formire un modello complessivo delle modalità in cui il mito, in particolare il mito di Proserpina definisce la struttura semantica dei drammi romanzeschi determinandone la forma e i dispositivi retorici fondamentali e quindi l'†˜estetica'. Si intende indicare con tale termine, anche in conformità alla sua etimologia, la †˜percezione del mondo' che definisce le modalità della modellizzazione artistica. L'estetica di Proserpina si configura in prima istanza in senso semantico come serie di temi e immagini polarizzati intorno alla contrapposizione profonda natura †" cultura. Questo contrasto tra categorie fondamentali del sistema culturale, legata alla destrutturazione del modello epistemico classico-medievale, riattiva questo mito metamorfico-matrimoniale come modello narrativo-semantico che ri-elabora alcune aree primarie dell'esperienza antropologica: nascita e morte, distacco dal gruppo familiare e ripristino del legame tra genitori e figli, rapporti tra sessi e natura compromissoria del vincolo matrimoniale. Il modello narrativo del mito tende a strutturarsi secondo modalità romanzesche e patetico-sentimentali attraverso l'uso di trame di agnizione e un' attanzializzazione-attorializzazione schematica e oppositiva dei personaggi femminili. Questo tipo di modellizzazione artistica consente di spiegare alcune delle questioni pi๠elusive dell'estetica dei romances ovvero il rapporto tra mimesis e diegesis, e quella che Harold Bloom ha definito la kenosis della suprema arte shakespearena del personaggio. Le strutture semantiche vengono dispiegate in patterns figurativo- simbolici costanti che permettono una rinnovata percezione del mondo ed una sia pur provvisoria ri-semantizzazione delle categorie antropologiche legate alla sfera del mito di Proserpina.
Il mito di Proserpina e l'estetica dei romances di William Shakespeare: una prospettiva semioretorica
2010
Abstract
Il presente lavoro cerca di formire un modello complessivo delle modalità in cui il mito, in particolare il mito di Proserpina definisce la struttura semantica dei drammi romanzeschi determinandone la forma e i dispositivi retorici fondamentali e quindi l'†˜estetica'. Si intende indicare con tale termine, anche in conformità alla sua etimologia, la †˜percezione del mondo' che definisce le modalità della modellizzazione artistica. L'estetica di Proserpina si configura in prima istanza in senso semantico come serie di temi e immagini polarizzati intorno alla contrapposizione profonda natura †" cultura. Questo contrasto tra categorie fondamentali del sistema culturale, legata alla destrutturazione del modello epistemico classico-medievale, riattiva questo mito metamorfico-matrimoniale come modello narrativo-semantico che ri-elabora alcune aree primarie dell'esperienza antropologica: nascita e morte, distacco dal gruppo familiare e ripristino del legame tra genitori e figli, rapporti tra sessi e natura compromissoria del vincolo matrimoniale. Il modello narrativo del mito tende a strutturarsi secondo modalità romanzesche e patetico-sentimentali attraverso l'uso di trame di agnizione e un' attanzializzazione-attorializzazione schematica e oppositiva dei personaggi femminili. Questo tipo di modellizzazione artistica consente di spiegare alcune delle questioni pi๠elusive dell'estetica dei romances ovvero il rapporto tra mimesis e diegesis, e quella che Harold Bloom ha definito la kenosis della suprema arte shakespearena del personaggio. Le strutture semantiche vengono dispiegate in patterns figurativo- simbolici costanti che permettono una rinnovata percezione del mondo ed una sia pur provvisoria ri-semantizzazione delle categorie antropologiche legate alla sfera del mito di Proserpina.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/289585
URN:NBN:IT:UNIVE-289585