L'applicazione di tecniche di visione artificiale in diversi domini spettrali ਠargomento molto trattato in letteratura. L'approccio che abbiamo deciso di seguire riguarda l'applicazione di alcune tra tali tecniche in situazioni poco affrontate dai lavori precedenti e con uno sguardo rivolto a quanto avviene nel sistema visivo umano, cercando di sopperire alle carenze valutative tipiche di un sistema artificiale che tenta di emularne uno naturale, anche con l'impiego di sensori che forniscono immagini dal contenuto informativo diverso rispetto a quello che caratterizza le immagini percepibili dall'occhio. Sono state effettuate tre sperimentazioni, impiegando sensori operanti nelle tre regioni dello spettro elettromagnetico che risultano abitualmente utilizzate nell'ambito della visione artificiale: visibile, NIR e FIR. Obiettivo comune delle sperimentazioni ਠstato individuare oggetti, anche se di natura diversa, nelle immagini acquisite: pedoni e veicoli, nel caso della prima indagine; solo pedoni, nella seconda, ed oggetti generici nella terza. Per ogni sperimentazione, le ricerche sono state condotte concentrando l'attenzione sull'aspetto che, dall'osservazione delle immagini, abbiamo ritenuto pi๠significativo per la discriminazione degli oggetti all'interno delle immagini stesse da parte del nostro sistema visivo di osservatori umani. Cosà¬, ci ਠsembrato che il movimento potesse essere l'aspetto distintivo degli oggetti nelle immagini acquisite per la prima sperimentazione, mentre la forma ਠstata ritenuta la caratteristica pi๠idonea alla trattazione della seconda e, per la terza, il colore degli oggetti rispetto a quello di sfondo.

Applicazione di tecniche di visione artificiale in diversi domini spettrali

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2008

Abstract

L'applicazione di tecniche di visione artificiale in diversi domini spettrali ਠargomento molto trattato in letteratura. L'approccio che abbiamo deciso di seguire riguarda l'applicazione di alcune tra tali tecniche in situazioni poco affrontate dai lavori precedenti e con uno sguardo rivolto a quanto avviene nel sistema visivo umano, cercando di sopperire alle carenze valutative tipiche di un sistema artificiale che tenta di emularne uno naturale, anche con l'impiego di sensori che forniscono immagini dal contenuto informativo diverso rispetto a quello che caratterizza le immagini percepibili dall'occhio. Sono state effettuate tre sperimentazioni, impiegando sensori operanti nelle tre regioni dello spettro elettromagnetico che risultano abitualmente utilizzate nell'ambito della visione artificiale: visibile, NIR e FIR. Obiettivo comune delle sperimentazioni ਠstato individuare oggetti, anche se di natura diversa, nelle immagini acquisite: pedoni e veicoli, nel caso della prima indagine; solo pedoni, nella seconda, ed oggetti generici nella terza. Per ogni sperimentazione, le ricerche sono state condotte concentrando l'attenzione sull'aspetto che, dall'osservazione delle immagini, abbiamo ritenuto pi๠significativo per la discriminazione degli oggetti all'interno delle immagini stesse da parte del nostro sistema visivo di osservatori umani. Cosà¬, ci ਠsembrato che il movimento potesse essere l'aspetto distintivo degli oggetti nelle immagini acquisite per la prima sperimentazione, mentre la forma ਠstata ritenuta la caratteristica pi๠idonea alla trattazione della seconda e, per la terza, il colore degli oggetti rispetto a quello di sfondo.
2008
Italiano
artificial vision, visible spectrum, near infrared, far infrared, pedestrian detection, pedestrian crossing, autonomous boat
Elaboratori elettronici - Visione
Università degli Studi di Parma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/290002
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPR-290002