Tuttavia moltissime opere, sia di Muriel Spark che di Laura Mancinelli, sono costellate non solo di libri ma 7 di oggetti di qualsiasi tipo. Non ਠun caso che una delle passioni che le accomuna sia proprio il collezionismo di oggetti, siano questi libri, documenti o spartiti. Entrambe hanno dedicato pagine molto significative delle loro autobiografie proprio agli oggetti a cui erano legate fin dall'infanzia. Oggetti che dalla vita vissuta sono passati poi alle loro opere. Ci si potrebbe chiedere come mai Muriel Spark e Laura Mancinelli abbiano utilizzato proprio oggetti di uso quotidiano come protagonisti di alcuni dei loro romanzi pi๠significativi. Nei loro scritti autobiografici o nelle interviste, nessuna delle due in realtà  fornisce una risposta vera e propria a questa domanda. Entrambe sono accumulatrici e collezioniste di oggetti, sono ben consce del ruolo preponderante che gli oggetti hanno assunto nell'era contemporanea. Gli oggetti, infatti, hanno sempre pi๠assunto un ruolo centrale nelle nostre vite perchà© durano nel tempo, mentre tutto il resto o ਠgià  passato o passa via velocemente. L'illusione di eternità  che l'oggetto regala ਠuna delle ragioni dell'attaccamento dell'uomo alle cose che lo circondano. àˆ anche la ragione per cui l'uomo combatte per possedere certi oggetti, illudendosi che questi sopravvivranno all'incuria del tempo. L'oggetto ਠil trofeo di chi lo acquista, ma ਠanche qualcosa che ci puಠrendere schiavi, che puಠinfluenzare la no

L'oggetto e la sua trasfigurazione nei romanzi di Muriel Spark e Laura Mancinelli

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2012

Abstract

Tuttavia moltissime opere, sia di Muriel Spark che di Laura Mancinelli, sono costellate non solo di libri ma 7 di oggetti di qualsiasi tipo. Non ਠun caso che una delle passioni che le accomuna sia proprio il collezionismo di oggetti, siano questi libri, documenti o spartiti. Entrambe hanno dedicato pagine molto significative delle loro autobiografie proprio agli oggetti a cui erano legate fin dall'infanzia. Oggetti che dalla vita vissuta sono passati poi alle loro opere. Ci si potrebbe chiedere come mai Muriel Spark e Laura Mancinelli abbiano utilizzato proprio oggetti di uso quotidiano come protagonisti di alcuni dei loro romanzi pi๠significativi. Nei loro scritti autobiografici o nelle interviste, nessuna delle due in realtà  fornisce una risposta vera e propria a questa domanda. Entrambe sono accumulatrici e collezioniste di oggetti, sono ben consce del ruolo preponderante che gli oggetti hanno assunto nell'era contemporanea. Gli oggetti, infatti, hanno sempre pi๠assunto un ruolo centrale nelle nostre vite perchà© durano nel tempo, mentre tutto il resto o ਠgià  passato o passa via velocemente. L'illusione di eternità  che l'oggetto regala ਠuna delle ragioni dell'attaccamento dell'uomo alle cose che lo circondano. àˆ anche la ragione per cui l'uomo combatte per possedere certi oggetti, illudendosi che questi sopravvivranno all'incuria del tempo. L'oggetto ਠil trofeo di chi lo acquista, ma ਠanche qualcosa che ci puಠrendere schiavi, che puಠinfluenzare la no
2012
it
Categorie ISI-CRUI::Scienze dell'antichitàƒÂ , filologico-letterarie e storico-artistiche::Literature
Mancinelli
Scienze dell'antichita', filologico-letterarie e storico-artistiche
Settori Disciplinari MIUR::Scienze dell'antichitàƒÂ , filologico-letterarie e storico-artistiche::CRITICA LETTERARIA E LETTERATURE COMPARATE
Spark
Università degli Studi Roma Tre
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/290444
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA3-290444