Il presente lavoro di ricerca, requisito necessario per il conseguimento del dottorato, si proponeva di sviluppare uno studio sull'adeguatezza della magistratura alle normative sulla protezione dei dati in Brasile e in Italia per quanto riguarda lo svolgimento di udienze in videoconferenza. Per fare ciò, l'analisi è partita dal punto in comune tra i due Paesi: il regolamento europeo - GDPR. L'esame di questa norma si è basato sulla considerazione che la posizione europea esercita un'influenza in diversi Paesi, proprio come in Brasile. Le normative brasiliane hanno utilizzato il regolamento europeo sulla protezione dei dati come paradigma. È stato quindi importante studiare il ruolo europeo, nonché lo sviluppo del GDPR e la comprensione del principio di trasparenza e privacy. Si è quindi esaminato lo sviluppo normativo in Italia, in quanto Paese appartenente all'Unione Europea, e in Brasile per quanto riguarda le norme procedurali giudiziarie e la protezione dei dati, per individuare la conformità con le norme generali. Infine, il lavoro si è proposto di analizzare le relazioni pubblicamente disponibili su come il sistema giudiziario si è adattato alla normativa sulla protezione dei dati in ciascuno dei tribunali selezionati, nonché di sviluppare un questionario per due tribunali con domande basate sullo studio della legislazione, uno italiano e uno brasiliano, al fine di comprendere la routine dello svolgimento di udienze in videoconferenza nei tribunali qui citati. Alla luce dell'analisi, sono state fatte considerazioni sulle sfide e le vulnerabilità a cui sono soggetti i dati personali raccolti nelle udienze a distanza di fronte a Internet e alla società iperconnessa. La ricerca si è avvalsa di bibliografie nazionali ed estere, nonché di documenti pubblicamente accessibili. L'obiettivo era quello di rispondere alla domanda: L'Italia e il Brasile sono in linea con le rispettive normative sulla protezione dei dati quando si tratta di tenere udienze in videoconferenza? La ricerca ha ipotizzato che siano adeguate; tuttavia, è emerso che le relazioni non forniscono dettagli sulla gestione quotidiana del sistema giudiziario e non sono state ricevute risposte ai questionari, rendendo impossibile capire come vengono svolti gli atti durante le udienze a distanza.
ANALISI DELL'ADEGUATEZZA DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DURANTE LE UDIENZE IN VIDEOCONFERENZA IN BRASILE E ITALIA AL SISTEMA PROCESSUALE.
TARAZIUK NICODEMOS, ALINE
2024
Abstract
Il presente lavoro di ricerca, requisito necessario per il conseguimento del dottorato, si proponeva di sviluppare uno studio sull'adeguatezza della magistratura alle normative sulla protezione dei dati in Brasile e in Italia per quanto riguarda lo svolgimento di udienze in videoconferenza. Per fare ciò, l'analisi è partita dal punto in comune tra i due Paesi: il regolamento europeo - GDPR. L'esame di questa norma si è basato sulla considerazione che la posizione europea esercita un'influenza in diversi Paesi, proprio come in Brasile. Le normative brasiliane hanno utilizzato il regolamento europeo sulla protezione dei dati come paradigma. È stato quindi importante studiare il ruolo europeo, nonché lo sviluppo del GDPR e la comprensione del principio di trasparenza e privacy. Si è quindi esaminato lo sviluppo normativo in Italia, in quanto Paese appartenente all'Unione Europea, e in Brasile per quanto riguarda le norme procedurali giudiziarie e la protezione dei dati, per individuare la conformità con le norme generali. Infine, il lavoro si è proposto di analizzare le relazioni pubblicamente disponibili su come il sistema giudiziario si è adattato alla normativa sulla protezione dei dati in ciascuno dei tribunali selezionati, nonché di sviluppare un questionario per due tribunali con domande basate sullo studio della legislazione, uno italiano e uno brasiliano, al fine di comprendere la routine dello svolgimento di udienze in videoconferenza nei tribunali qui citati. Alla luce dell'analisi, sono state fatte considerazioni sulle sfide e le vulnerabilità a cui sono soggetti i dati personali raccolti nelle udienze a distanza di fronte a Internet e alla società iperconnessa. La ricerca si è avvalsa di bibliografie nazionali ed estere, nonché di documenti pubblicamente accessibili. L'obiettivo era quello di rispondere alla domanda: L'Italia e il Brasile sono in linea con le rispettive normative sulla protezione dei dati quando si tratta di tenere udienze in videoconferenza? La ricerca ha ipotizzato che siano adeguate; tuttavia, è emerso che le relazioni non forniscono dettagli sulla gestione quotidiana del sistema giudiziario e non sono state ricevute risposte ai questionari, rendendo impossibile capire come vengono svolti gli atti durante le udienze a distanza.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/308339
URN:NBN:IT:UNIPI-308339