La tesi idaga la presenza di riferimenti biblici all'interno dei testi di due fra i più antichi, e importanti, poeti occitani: Guglielmo IX e Jaufre Rudel. Alcuni testi del primo – Ben vueill que sapchon li pluzor, Companho, tant ai agutz d’avols conres e Companho, farai un vers … covinen – hanno rivelato una tale densità di allusioni bibliche, utilizzate per lo più in chiave polemica e dissacrante, da richiedere analisi minuziose e approfondite. Nel caso di Jaufre Rudel la presenza di espressioni e temi biblici, o più generalmente religiosi, era già stata messa in luce da diversi interpreti; ma un più accurato esame del suo breve e compatto canzoniere ha portato a scoprire altri riferimenti, a correggerne alcuni già proposti, a proporre alla luce di queste indagini nuove interpretazioni di passi oscuri o controversi. I capitoli dedicati a questi due trovatori sono preceduti da un’introduzione nella quale è discusso un problema di grande rilevanza metodologica: quello che riguarda i testi, i canali e le mediazioni attraverso i quali era conosciuta la Bibbia nel medioevo, in particolare nel Sud della Francia.

La Bibbia nei primi trovatori

Cocco, Silvia
2016

Abstract

La tesi idaga la presenza di riferimenti biblici all'interno dei testi di due fra i più antichi, e importanti, poeti occitani: Guglielmo IX e Jaufre Rudel. Alcuni testi del primo – Ben vueill que sapchon li pluzor, Companho, tant ai agutz d’avols conres e Companho, farai un vers … covinen – hanno rivelato una tale densità di allusioni bibliche, utilizzate per lo più in chiave polemica e dissacrante, da richiedere analisi minuziose e approfondite. Nel caso di Jaufre Rudel la presenza di espressioni e temi biblici, o più generalmente religiosi, era già stata messa in luce da diversi interpreti; ma un più accurato esame del suo breve e compatto canzoniere ha portato a scoprire altri riferimenti, a correggerne alcuni già proposti, a proporre alla luce di queste indagini nuove interpretazioni di passi oscuri o controversi. I capitoli dedicati a questi due trovatori sono preceduti da un’introduzione nella quale è discusso un problema di grande rilevanza metodologica: quello che riguarda i testi, i canali e le mediazioni attraverso i quali era conosciuta la Bibbia nel medioevo, in particolare nel Sud della Francia.
2016
Italiano
Zambon, Francesco
Università degli studi di Trento
TRENTO
191
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNITN-59550