Il presente studio intende focalizzare l’attenzione sull’edilizia scolastica, indagando in particolare la tematica cruciale della riqualificazione energetica. Nello scenario attuale, dove la maggior parte del patrimonio edilizio italiano risulta obsoleto, con edifici costruiti in un periodo che non prendeva in adeguata considerazione il contenimento dei consumi, l’attività di efficientamento energetico si pone come una delle possibili soluzioni. Le innovazioni tecnologiche dei materiali e la transizione all’industria 4.0 consentono, oggi, di realizzare interventi efficaci e altamente performanti, aiutati in questo dai recenti stanziamenti di fondi europei a sostegno degli investimenti sulla riqualificazione energetica degli edifici. Nell’ambito degli investimenti nel settore dell’edilizia e della digitalizzazione, a tale proposito, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) stima un aumento del 7,7% degli interventi sulle opere pubbliche dovuto principalmente alle misure di sostegno stanziate nelle ultime leggi di bilancio e dai fondi strutturali europei. Analogamente, anche il modello educativo chiede fortemente e da tempo un ripensamento dei metodi didattici; l’attuale organizzazione scolastica lascia trasparire la fragilità di un modello basato su logiche di insegnamento a discapito di quelle di apprendimento. Nell’ottica di una nuova prospettiva di vita per l'edificio, risulta necessario intervenire con un progetto di trasformazione globale che unisca l’efficientamento energetico con l’introduzione di un nuovo modello educativo idoneo al contesto storico contemporaneo. Le tematiche, mai così attuali, di sostenibilità ambientale, riduzione dei consumi e salubrità degli spazi sono strettamente collegate e imprescindibili dall’educazione civica, che parte proprio dalle nuove generazioni. La riqualificazione del plesso scolastico, dunque, non riguarda più solamente l’aspetto energetico bensì mira a una rigenerazione integrata; l’utilizzo di fonti rinnovabili, di materiali ecosostenibili e riciclabili combinati con la creazione di nuove spazialità flessibili, consentono di rigenerare un edificio scolastico rendendolo protagonista ed esempio tangibile del nuovo processo educativo. Al fine di garantire interventi efficaci, si rende anche necessario un aggiornamento del metodo di lavoro in ambito edile, nel quale l’ambiente BIM1 diventi elemento cardine dell’intero processo. Il BIM, infatti, non costituisce tanto un'applicazione software, bensì un sistema basato sul flusso di informazioni, che crea un valore a lungo termine e promuove l'innovazione. A oggi non esiste una vera e propria procedura standardizzata per la riqualificazione dell’esistente; spesso i metodi attuali consentono di realizzare interventi puntuali che non considerano la riqualificazione da un punto di vista globale. Gli strumenti di rilievo, progettazione e gestione non sempre vengono utilizzati al massimo del loro potenziale, ottenendo risultati poco attendibili o parziali. Alla luce di tali evidenze, l’aggiornamento del metodo di lavoro può essere agevolato dalla stesura di linee guida che consentano una replicabilità e una pianificazione del flusso di lavoro, spostando il focus della progettazione dal how to do al just do. In parallelo, la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche concorre all’obiettivo di promuovere la riqualificazione del patrimonio esistente in un’ottica di sostenibilità ambientale.
Dal rilievo al Bim: il progetto di riqualificazione attraverso strumenti di produzione edilizia avanzata
PADOAN, ALESSANDRO
2023
Abstract
Il presente studio intende focalizzare l’attenzione sull’edilizia scolastica, indagando in particolare la tematica cruciale della riqualificazione energetica. Nello scenario attuale, dove la maggior parte del patrimonio edilizio italiano risulta obsoleto, con edifici costruiti in un periodo che non prendeva in adeguata considerazione il contenimento dei consumi, l’attività di efficientamento energetico si pone come una delle possibili soluzioni. Le innovazioni tecnologiche dei materiali e la transizione all’industria 4.0 consentono, oggi, di realizzare interventi efficaci e altamente performanti, aiutati in questo dai recenti stanziamenti di fondi europei a sostegno degli investimenti sulla riqualificazione energetica degli edifici. Nell’ambito degli investimenti nel settore dell’edilizia e della digitalizzazione, a tale proposito, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) stima un aumento del 7,7% degli interventi sulle opere pubbliche dovuto principalmente alle misure di sostegno stanziate nelle ultime leggi di bilancio e dai fondi strutturali europei. Analogamente, anche il modello educativo chiede fortemente e da tempo un ripensamento dei metodi didattici; l’attuale organizzazione scolastica lascia trasparire la fragilità di un modello basato su logiche di insegnamento a discapito di quelle di apprendimento. Nell’ottica di una nuova prospettiva di vita per l'edificio, risulta necessario intervenire con un progetto di trasformazione globale che unisca l’efficientamento energetico con l’introduzione di un nuovo modello educativo idoneo al contesto storico contemporaneo. Le tematiche, mai così attuali, di sostenibilità ambientale, riduzione dei consumi e salubrità degli spazi sono strettamente collegate e imprescindibili dall’educazione civica, che parte proprio dalle nuove generazioni. La riqualificazione del plesso scolastico, dunque, non riguarda più solamente l’aspetto energetico bensì mira a una rigenerazione integrata; l’utilizzo di fonti rinnovabili, di materiali ecosostenibili e riciclabili combinati con la creazione di nuove spazialità flessibili, consentono di rigenerare un edificio scolastico rendendolo protagonista ed esempio tangibile del nuovo processo educativo. Al fine di garantire interventi efficaci, si rende anche necessario un aggiornamento del metodo di lavoro in ambito edile, nel quale l’ambiente BIM1 diventi elemento cardine dell’intero processo. Il BIM, infatti, non costituisce tanto un'applicazione software, bensì un sistema basato sul flusso di informazioni, che crea un valore a lungo termine e promuove l'innovazione. A oggi non esiste una vera e propria procedura standardizzata per la riqualificazione dell’esistente; spesso i metodi attuali consentono di realizzare interventi puntuali che non considerano la riqualificazione da un punto di vista globale. Gli strumenti di rilievo, progettazione e gestione non sempre vengono utilizzati al massimo del loro potenziale, ottenendo risultati poco attendibili o parziali. Alla luce di tali evidenze, l’aggiornamento del metodo di lavoro può essere agevolato dalla stesura di linee guida che consentano una replicabilità e una pianificazione del flusso di lavoro, spostando il focus della progettazione dal how to do al just do. In parallelo, la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche concorre all’obiettivo di promuovere la riqualificazione del patrimonio esistente in un’ottica di sostenibilità ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/61089
URN:NBN:IT:IUAV-61089