The thesis proposes a new interpretative framework to reread throught the lens of Constitutional rights the decree on urban planning standards (1444/68), understood in their physical consistency and in relation to the grassroots unstable social practices that reactivate this obsolete and inadequate heritage inherited from the Modernist paradigm of expansion of the city. Through a threefold movement, which passes from collective spaces to social practices, from practices to constitutional rights and from rights falls back onto standard spaces, a process of emancipation is recognized that gives dignity to both the equipment and the local communities.

Il lavoro di tesi propone una Il lavoro nuova cornice ermeneutica per rileggere in chiave costituzionale il decreto sugli standard urbanistici (1444/68), intesi nella loro consistenza fisica e in relazione alle pratiche spontanee e instabili che riattivano questo patrimonio obsoleto e inadeguato ereditato dai processi moderni di espansione della città. Attraverso un triplice movimento, che dagli spazi delle attrezzature passa alle pratiche sociali, dalle pratiche ai diritti costituzionali e dai diritti precipita di nuovo sugli spazi a standard, si riconosce un processo di emancipazione che dà dignità sia alle attrezzature che alle comunità intorno ad essi si costruiscono.

La transizione di uno standard. Una geografia di diritti costituzionali

FRANZESE, ALESSIA
2022

Abstract

The thesis proposes a new interpretative framework to reread throught the lens of Constitutional rights the decree on urban planning standards (1444/68), understood in their physical consistency and in relation to the grassroots unstable social practices that reactivate this obsolete and inadequate heritage inherited from the Modernist paradigm of expansion of the city. Through a threefold movement, which passes from collective spaces to social practices, from practices to constitutional rights and from rights falls back onto standard spaces, a process of emancipation is recognized that gives dignity to both the equipment and the local communities.
27-set-2022
Italiano
Il lavoro di tesi propone una Il lavoro nuova cornice ermeneutica per rileggere in chiave costituzionale il decreto sugli standard urbanistici (1444/68), intesi nella loro consistenza fisica e in relazione alle pratiche spontanee e instabili che riattivano questo patrimonio obsoleto e inadeguato ereditato dai processi moderni di espansione della città. Attraverso un triplice movimento, che dagli spazi delle attrezzature passa alle pratiche sociali, dalle pratiche ai diritti costituzionali e dai diritti precipita di nuovo sugli spazi a standard, si riconosce un processo di emancipazione che dà dignità sia alle attrezzature che alle comunità intorno ad essi si costruiscono.
standard urbanistici; pratiche dal basso; Costituzione; diritti
TOSI, MARIA CHIARA
Università IUAV di Venezia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/61176
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:IUAV-61176