In the context of Hellenistic architecture studies, the theater plays a role of absolute importance in the construction of a royal landscape in the dynastic capital cities. The birth of the great monarchies, which came about after the division of Alexander’s empire, generated a key figure in the governmental system of monarchy: the basileus. To ensure the legitimacy of their power and permanence on the throne, the Hellenistic rulers had to seek a language shared by both the Greek-Macedonian component and the local one that characterized their kingdoms. The analysis of the major centers of power has underlined an overlapping of the topography of royalty to the urban topography: the capitals founded by the basileis were the cultural expression of the royal ideology, where the planning of the new cities and the construction of individual monuments reflect precise propaganda messages. The examination of these cities carried out in this work highlights the connection that is created between the royal palace and the theater, which is consolidated as the emblem of dynastic power, with a reverberation that will also reach the Roman age in the relation between the imperial palace and the circus. At the same time, the processional streets become part of that connective pattern of the Hellenistic city which connects the symbolic monuments of monarchic power - the palace, the theater and the dynastic sanctuary - as becomes evident during the sumptuous festive celebrations in which the sovereign has the opportunity to appear in public, according to a specific court protocol, capable of exalting his qualities, his power and his great wealth.

Nell’ambito degli studi sull’architettura ellenistica, il teatro riveste un ruolo di assoluta rilevanza nella costruzione di un paesaggio della regalità nelle capitali dinastiche. La nascita delle grandi monarchie, venutesi a creare dopo la spartizione dell’impero di Alessandro Magno, ha generato una figura cardine del sistema governativo delle regalità: il basileus. Per garantire la legittimità del proprio potere e la permanenza sul trono, i sovrani ellenistici dovettero ricercare un linguaggio condiviso sia dalla componente greco-macedoni che da quella locale che caratterizzava i loro regni. L’analisi dei maggiori centri del potere ha rimarcato una sovrapposizione della topografia della regalità alla topografia urbana: le capitali fondate dai basileis furono, pertanto, l’espressione culturale dell’ideologia regale, in cui la pianificazione delle nuove città e la costruzione dei singoli monumenti al loro interno riflettono precisi messaggi propagandistici. La disamina di queste città svolta in questo lavoro mette in luce la connessione che viene così a crearsi fra il palazzo reale e il teatro, che si consolida come l’emblema del potere dinastico, con un riverbero che raggiungerà anche l’età romana nella relazione fra il palazzo imperiale e il circo. Al contempo, le vie processionali diventano parte di quel tessuto connettivo della città ellenistica che raccorda i monumenti simboli del potere monarchico - il palazzo, il teatro e il santuario dinastico - come diventa ben evidente durante le sontuose celebrazioni festive in cui il sovrano ha occasione di mostrarsi in pubblico, secondo uno specifico protocollo di corte, atto ad esaltare le sue qualità, il suo potere e la sua grande ricchezza.

Il teatro e il basileus. La creazione di un paesaggio del potere nelle capitali ellenistiche

Laera, Alessandro
2023

Abstract

In the context of Hellenistic architecture studies, the theater plays a role of absolute importance in the construction of a royal landscape in the dynastic capital cities. The birth of the great monarchies, which came about after the division of Alexander’s empire, generated a key figure in the governmental system of monarchy: the basileus. To ensure the legitimacy of their power and permanence on the throne, the Hellenistic rulers had to seek a language shared by both the Greek-Macedonian component and the local one that characterized their kingdoms. The analysis of the major centers of power has underlined an overlapping of the topography of royalty to the urban topography: the capitals founded by the basileis were the cultural expression of the royal ideology, where the planning of the new cities and the construction of individual monuments reflect precise propaganda messages. The examination of these cities carried out in this work highlights the connection that is created between the royal palace and the theater, which is consolidated as the emblem of dynastic power, with a reverberation that will also reach the Roman age in the relation between the imperial palace and the circus. At the same time, the processional streets become part of that connective pattern of the Hellenistic city which connects the symbolic monuments of monarchic power - the palace, the theater and the dynastic sanctuary - as becomes evident during the sumptuous festive celebrations in which the sovereign has the opportunity to appear in public, according to a specific court protocol, capable of exalting his qualities, his power and his great wealth.
2023
Italiano
Nell’ambito degli studi sull’architettura ellenistica, il teatro riveste un ruolo di assoluta rilevanza nella costruzione di un paesaggio della regalità nelle capitali dinastiche. La nascita delle grandi monarchie, venutesi a creare dopo la spartizione dell’impero di Alessandro Magno, ha generato una figura cardine del sistema governativo delle regalità: il basileus. Per garantire la legittimità del proprio potere e la permanenza sul trono, i sovrani ellenistici dovettero ricercare un linguaggio condiviso sia dalla componente greco-macedoni che da quella locale che caratterizzava i loro regni. L’analisi dei maggiori centri del potere ha rimarcato una sovrapposizione della topografia della regalità alla topografia urbana: le capitali fondate dai basileis furono, pertanto, l’espressione culturale dell’ideologia regale, in cui la pianificazione delle nuove città e la costruzione dei singoli monumenti al loro interno riflettono precisi messaggi propagandistici. La disamina di queste città svolta in questo lavoro mette in luce la connessione che viene così a crearsi fra il palazzo reale e il teatro, che si consolida come l’emblema del potere dinastico, con un riverbero che raggiungerà anche l’età romana nella relazione fra il palazzo imperiale e il circo. Al contempo, le vie processionali diventano parte di quel tessuto connettivo della città ellenistica che raccorda i monumenti simboli del potere monarchico - il palazzo, il teatro e il santuario dinastico - come diventa ben evidente durante le sontuose celebrazioni festive in cui il sovrano ha occasione di mostrarsi in pubblico, secondo uno specifico protocollo di corte, atto ad esaltare le sue qualità, il suo potere e la sua grande ricchezza.
Rocco, Giorgio
Moccia, Carlo
Politecnico di Bari
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/64460
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:POLIBA-64460