L’obiettivo preliminare della tesi è stato, oltre all’edizione critica e alla traduzione, la contestualizzazione dell’Historia Sicula nel panorama cronachistico dei secoli XI-XII, rapportandola alle cronache che da sempre hanno rivestito un ruolo principale nella storiografia di ambito normanno. Proprio a questo proposito, dopo una breve sintesi delle già menzionate cronache principali , si è ritenuto opportuno offrire un confronto serrato tra gli episodi narrati in tutte le cronache, così da evidenziare i tratti distintivi di ognuna di esse, ma soprattutto farne risaltare i parallelismi. Terminato il raffronto tra le cronache, è stata analizzata in maniera più specifica la figura del cosiddetto Anonimo Vaticano, così da poter presentare in maniera metodologicamente più fondata, su basi filologiche adeguate, alcune ipotesi relative alle circostanze in cui la cronaca fu scritta. Nella Nota al testo, che precede l’edizione critica, è contenuta una dettagliata descrizione dei sei manoscritti noti e delle relazioni che intercorrono tra essi. Al termine, con lo stemma codicum si rappresenta graficamente il lavoro di recensio effettuato al fine di stabilire il testo. Infine, si è ritenuto utile far emergere con evidenza le differenze tra la cronaca dell’Anonimo e quella di Malaterra da sempre considerate molto vicine.
I Chronica Roberti Biscardi et fratrum ac Rogerii comitis Mileti o Historia Sicula del cosiddetto Anonimo Vaticano: introduzione, edizione critica e traduzione italiana
BRESCIA, ANGELA
2021
Abstract
L’obiettivo preliminare della tesi è stato, oltre all’edizione critica e alla traduzione, la contestualizzazione dell’Historia Sicula nel panorama cronachistico dei secoli XI-XII, rapportandola alle cronache che da sempre hanno rivestito un ruolo principale nella storiografia di ambito normanno. Proprio a questo proposito, dopo una breve sintesi delle già menzionate cronache principali , si è ritenuto opportuno offrire un confronto serrato tra gli episodi narrati in tutte le cronache, così da evidenziare i tratti distintivi di ognuna di esse, ma soprattutto farne risaltare i parallelismi. Terminato il raffronto tra le cronache, è stata analizzata in maniera più specifica la figura del cosiddetto Anonimo Vaticano, così da poter presentare in maniera metodologicamente più fondata, su basi filologiche adeguate, alcune ipotesi relative alle circostanze in cui la cronaca fu scritta. Nella Nota al testo, che precede l’edizione critica, è contenuta una dettagliata descrizione dei sei manoscritti noti e delle relazioni che intercorrono tra essi. Al termine, con lo stemma codicum si rappresenta graficamente il lavoro di recensio effettuato al fine di stabilire il testo. Infine, si è ritenuto utile far emergere con evidenza le differenze tra la cronaca dell’Anonimo e quella di Malaterra da sempre considerate molto vicine.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/65579
URN:NBN:IT:UNIBAS-65579